Articoli dalla sezione: » Cittadinanza Attiva «

Martedì,18 Gennaio 2011 | Scritto da: didattica

scarica il volantino: 25gennaio11noicredevamo

“NOI CREDEVAMO”:

UNA STORIA NELLA STORIA

5^ INCONTRO DEL POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. 2010/2011

Ecco le belle considerazioni elaborate dagli alunni delle classi 3^ D della Scuola Media Statale “V. Alfieri” di S. Damiano d’Asti e della cl. 3^B della Scuola Media Statale “Goria” di Villafranca d’Asti supportati rispettivamente dalle ins. Franzin e Rolfo.

Cliccare sul link per leggerle:

Riflessioni alunni IIID SMS S. DAMIANO D’ASTI A.S. ’10 ’11

Riflessioni IIIB[1]


riflessioni-alunni-iiid-sms-s-damiano-dasti-as-10-112riflessioni-iiib1

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°Il 25 gennaio 2011, il Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese, di cui la Direzione Didattica di San Damiano è capofila, in collaborazione con il Cinema Cristallo di San Damiano d’Asti, ha proposto il film: “Noi credevamo” di Mario Martone. Durante la mattinata l’iniziativa è stata rivolta a più di 200 ragazzi, alunni delle scuole che hanno aderito (scuole secondarie di primo grado di San Damiano, Villafranca, Montafia, Baldichieri, l’istituto comprensivo di Canale e la sezione distaccata del Giobert di San Damiano d’Asti).

La serata, invece, è stata rivolta alla popolazione. Entrambi gli appuntamenti hanno avuto ingresso gratuito grazie al Polo Cittattiva, rientrando all’ interno delle iniziative proposte che, per l’a.s. 2010/2011, avranno come tema l’UNITÀ considerata non solo dal punto di vista Risorgimentale ma anche culturale, sociale, ambientale. more…

Lunedì,10 Gennaio 2011 | Scritto da: didattica

scarica il volantino: 14genn11fasano

1914 -1918

L’INUTILE MASSACRO

Quarto incontro del Polo Cittattiva per l’ Astigiano e l’ Albese

della Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti per l’a.s. ’10/’11

Venerdì 14 gennaio 2011 si è tenuto - in collaborazione con l‘Associazione “Franco Casetta” e la Biblioteca Comunale di Canale d’Alba - il primo incontro del nuovo anno promosso dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese che vede la Direzione Didattica di S. Damiano come capofila.

Un nuovo interessante appuntamento con la dott.ssa Nicoletta Fasano dell’ Israt di Asti che ha presentato il suo ultimo lavoro di ricerca, confluito nella pubblicazione: “1914 – 1918 – L’ inutile massacro”.

Il libro parte da una mostra itinerante partita nel 2007 – e ancora disponibile - per ricordare il novantesimo anniversario di Caporetto perché la Grande Guerra rimane ancora oggi una presenza molto più viva di quanto non si pensi. La mostra, tematizzata alla ricerca degli aspetti meno conosciuti di questa guerra unica in Europa, parte soprattutto dal punto di vista dei soldati.

Un conflitto unico, innanzitutto, per il numero spropositato di morti e feriti ma anche la mobilitazione di uomini tra trincee e lavoro bellico all’interno delle fabbriche. Infatti, proprio quest’ ultimo, è uno degli aspetti nuovi di questa guerra che, però, dall’ altro lato porterà come conseguenza un fortissimo tasso di disoccupazione al termine del conflitto. Un’altra caratteristica è l’utilizzo, in chiave bellica e distruttiva, degli ultimi ritrovati dei processi scientifici e tecnologici che, proprio per questo, verranno fortemente incentivati in questo periodo.

Per oltre quattro anni progresso e arcaicità si scontrano fino a modificare nel profondo lo stesso modo di fare guerra portando, per esempio, alla fine della cavalleria e alla supremazia dell’ artiglieria pesante.

Immensi paesaggi vengono trasformati e devastati per sempre insieme ai corpi e alle anime di uomini, quasi sempre impreparati e mal equipaggiati, che per anni lasceranno le loro famiglie spesso senza farvi più ritorno. Quando invece riusciranno a farlo, sovente saranno ridotti a “larve”, privi di arti, in preda ad allucinazioni che impediranno loro di riprendere una vita normale. Una messe di giovani falcidiati sotto una terribile scure di cui, talvolta, non comprendevano neppure il motivo. more…

Martedì,30 Novembre 2010 | Scritto da: didattica
“OGNI BAMBINO HA UN NOME: UN LIBRO ED UNA MOSTRA PER RACCONTARE I BAMBINI DELLA SHOAH”
Secondo e terzo incontro del Polo Cittattiva per l’ Astigiano e l’ Albese
Della Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti per l’a.s. 2010/2011
Il Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese, che vede nella Direzione Didattica di S. Damiano la scuola capofila, si è fatto promotore di due importanti eventi nel mese di novembre: la presentazione di un libro ed una mostra. Il primo dal titolo: “Il libro della shoah. Ogni bambino ha un nome” (Editrice Sonda) è stato presentato il 15 novembre 2010 presso l’ Istituto Comprensivo di Canale che già in altre occasioni ha dimostrato sensibilità nei confronti delle inziative del Polo grazie alla collaborazione del Dirigente Scolastico prof. Cabutto e della vicepreside prof.ssa Delrivo. Numerosi gli insegnanti presenti (dall’ infanzia alla secondaria di primo grado). L’incontro, partendo dalla presentazione del libro, è stato uno stimolo per discutere e riflettere sulla didattica della Shoah anche con l’utilizzo della multimedialità. Era presente la dott.ssa Maria Teresa Milano (dottore di ricerca in ebraistica e musicista, ha seguito un corso di perfezionamento su “Musica e Shoah” all’Università di Tel Aviv) che, con Sarah Kaminski (docente di ebraico moderno presso l’Università di Torino, specializzata in Didattica della Shoah presso la prestigiosa Scuola di Yad Vashem a Gerusalemme), è autrice del testo, L’Istituzione del Giorno della Memoria, con la legge n. 211 del 20 luglio 2000, sollecita l’insegnante a trovare nuove strategie educative da attuare a scuola, là dove si formano le nuove generazioni e si costruisce una identità culturale e sociale condivisa. Il corso multimediale ha inteso mettere in luce il valore dell’istruzione e della cultura quale forma di resilienza, quella capacità di trasmettere in famiglia e a scuola un forte messaggio di opposizione al male e si è focalizzato sull’importanza delle attività educative condotte dagli adulti nei ghetti e nei campi di concentramento per preservare i bambini dalle atrocità della guerra e della deportazione. Caratterizzato da un approccio interdisciplinare che è passato attraverso la produzione letteraria per ragazzi, l’arte, il cinema e la musica, il corso ha avuto come scopo quello di permettere agli insegnanti di elaborare percorsi formativi dedicati all’insegnamento della Shoah da punti di vista diversi e inconsueti. Il video presentato si è avvalso di immagini finora inedite (sia sulla realtà italiana che sui ghetti di Terezín e Łódz), illustrazioni artistiche, musiche, canzoni e testi d’epoca. Strutturato in moduli, ha scandito il ritmo e l’indice della lezione e fornendo spunti di riflessione per animare il dibattito tra relatori ed insegnanti.
CONTINUA A LEGGERE… more…

Martedì,16 Novembre 2010 | Scritto da: didattica

(foto di Roberta Arias)

“IL MONDO NEL VOLO DI UN’APE”

SCUOLA E TERRITORIO INSIEME PER UN LIBRO

Primo incontro del Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’ Albese

della Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti per l’a.s. ’10/’11

relazione del Dott. Angelo Bottiroli: api_bottiroli

Territorio e scuola possono lavorare insieme con risultati sorprendenti. Se ne è avuta prova sabato 13 novembre 2010, presso il Castello di Cisterna d’Asti, per la presentazione del libro: “Il mondo nel volo di un’ape” (ed. Aspromiele), realizzato dagli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria di Cisterna d’Asti – Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti con la collaborazione della dott.ssa Maria Josè Pastor, della prof.ssa Gemma Gallino e di nonna Nin. La pubblicazione racconta il percorso, realizzato tra l’ a.s. ’08/’09 e il ‘09/’10 nel quale l’ape, oltre che oggetto di studio, è stata un mezzo per leggere il mondo attraverso il punto di vista dei bambini. Il libro è stato pubblicato grazie ai contributi del M.I. con il “Progetto Scuola Aperta”, dell’ Aspromiele e dell’ Unaaapi, che hanno creduto in questo progetto.

In una sala gremita di genitori, insegnanti provenienti in prevalenza, dalle scuole dell’Ecomuseo delle Rocche e della Rete Museale, ha introdotto il pomeriggio l’ins. Tiziana Mo in rappresentanza del Museo Arti e Mestieri di un tempo, che ha ospitato l’iniziativa, dell’Ecomuseo delle Rocche e della Rete Museale Roeromonferrato. Sono seguiti i saluti del Provveditore agli Studi di Asti, dottor Francesco Contino che ha sottolineato l’importanza nella scuola nel promuovere percorsi che partano dai bambini non in modo episodico ma come linea progettuale, anche attraverso un’ottica di fruizione del territorio che coinvolga la comunità. La conoscenza acquisita con piacere facilita l’apprendimento e chi apprende è un uomo che sa godere a pieno, e anche difendere, la libertà che gli viene offerta. L’Assessore all’ambiente della Provincia di Asti, Pierfranco Ferraris, presente anche in numerose altre iniziative promosse dal territorio e dalle scuole di Cisterna d’Asti, ha espresso vivo apprezzamento per il lavoro svolto nel corso degli anni che dimostra come scuola, territorio, amministrazioni possano collaborare proficuamente intorno a progetti che ritornano sulla comunità arricchendola. (CONTINUA A LEGGERE…)

more…

Venerdì,22 Ottobre 2010 | Scritto da: didattica

L’anno scolastico 2010/2011 ha preso il via con un nuovo progetto, che coinvolge più soggetti operanti sul territorio: Rete Museale Roero Monferrato, Ecomuseo delle Rocche del Roero, Aspromiele (scarica il progetto completo: progettoapiallalavagna .

I MATERIALI RELATIVI AGLI INCONTRI DI FORMAZIONE, REALIZZATI DALL’ASPROMIELE, SONO SCARICABILI ALLA PAGINA:http://www.mieliditalia.it/index.php/download/cat_view/66-mondo-delle-api

Martedì,22 Giugno 2010 | Scritto da: didattica

scarica il volantino: 27giu10

Ultima iniziativa, prima delle vacanze estive, per il Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’ Albese – Direzione Didattica di S. Damiano d’ Asti - ed il Museo Arti e Mestieri di un Tempo di Cisterna d’Asti: domenica 27 giugno 2010, in collaborazione con l’ Bottega del Vino di Cisterna d’Asti e Enoteca Regionale di S. Damiano d’Asti, si è tenuto un convegno dal titolo: “Unità del paesaggio… Unità del vino”. L’ incontro ha voluto essere un punto di partenza per un progetto condiviso per incominciare a ragionare in un’ ottica di promozione e valorizzazione che vada al di là dei confini territoriali, confermando l’idea che la difesa di un territorio e la sua conservazione passino attraverso l’unione. Unione di differenze, non unione come omologazione. Il momento è stato anche una verifica del percorso proposto, ad iniziare dal mese di ottobre, dal Polo Cittattiva che, nel suo secondo anno di attività, ha visto un’ottima partecipazione agli incontri promossi. Ciò ha confortato gli organizzatori sulla validità dell’ iniziativa che, nello specifico, ha proposto diversi momenti di riflessione, da punti di vista poco convenzionali, sul tema della Costituzione. La sfida, vinta, è stato quello di coinvolgere il più possibile il territorio. L’ ins. Tiziana Mo ha sottolineato come l’ appuntamento, dedicato all’articolo 9 della Costituzione, sia in collegamento ideale con la prima iniziativa del calendario del Polo Cittattiva del 25 ottobre 2009, durante la quale è stato presentato il volume dal titolo: “Il mondo negli occhi dell’ infanzia - Il nostro patrimonio i bambini raccontano le Langhe, il Monferrato e il Roero” (a cura del prof. Sergio Conti – ed. Allemandi). La chiusura del ciclo, proprio per questo, è contemporaneamente l’ inizio di quello successivo. La scelta, nuovamente, dell’ l’articolo 9, quindi, non è stata casuale: dedicando l’incontro all’unità del paesaggio e l’unità del vino si è voluto sottolineare che il paesaggio, come l’aria, non ha confini. A seguire i saluti del Sindaco di Cisterna d’Asti, anche in rappresentanza dell’ Unione Collinare Alfieri e della vicepresidente, Giulia Gonella, dell’ Enoteca Regionale di S. Damiano che, proprio in questi giorni, festeggia il suo primo anno di vita.

more…

Martedì,18 Maggio 2010 | Scritto da: didattica

Scarica il volantino: 21magg10

RIPENSARE IL LAVORO – IL LAVORO NELLA FILOSOFIA OCCIDENTALE

scarica i files audio in formato mp3 alla pagina:

http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni_download.html

Lo scorso Venerdì 21 Maggio, organizzato dal polo Cittattiva, in collaborazione con il Museo Arti e Mestieri di un tempo, l’incontro sul “vivere la Costituzione nel quotidiano” ha affrontato il 1° articolo: l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. Ne hanno discusso, confrontandosi e provocandosi a vicenda, un filosofo ed un economista: il prof. Alberto Peretti ed il prof. Roberto Burlando.

Basti pensare al ridotto peso del lavoro nella filosofia occidentale, e quanto tempo invece dedichiamo ad esso nell’arco di una vita, per realizzare come questo sia il grande escluso della nostra cultura. Il ruolo del lavoro è stato depauperato, avvilito, per essere ridotto a semplice strumento di vita. In altre parole, quando lavoriamo viviamo? Oppure appendiamo noi stessi fuori dall’ufficio, dall’aula, dall’ambulatorio, per riappropriarci di noi stessi solo dopo il lavoro?

Fin dalla antichità, il pensiero aristotelico vedeva l’attività umana in due diverse prospettive: quella produttiva (poiesis) e quella pratica (praxis). Nella prima l’azione è un mezzo per raggiungere un fine appunto produttivo, ossia è finalizzato al compimento di un prodotto. Nella seconda, invece, l’agire pratico è valido per sè stesso, si compie con l’azione stessa. In una società modellata sulla praxis, non è centrale l’orientamento del lavoro quanto il fare come atto in un sistema autotelico, quindi che trova scopo in sè stesso. (CONTINUA A LEGGERE…) more…

Mercoledì,5 Maggio 2010 | Scritto da: didattica

scarica il volantino: 11magg10

SULLE REGOLE: COSTITUZIONE, SOCIETÀ, PERSONA

Lo scorso Martedì 11 Maggio, presso il Castello Medioevale di Cisterna d’Asti, introdotto da Mauro Ferro è intervenuto il dottor Gherardo Colombo. Organizzato dal Polo Cittattiva, in collaborazione con il Museo Arti e Mestieri di un tempo, l’incontro sul “Vivere la Costituzione nel quotidiano” ha affrontato il 3° articolo: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge”.

Come mai si decide di lasciare la magistratura dopo più di trent’anni di professione? E’ forse un’utopia lavorare affinché nel nostro Paese vi sia il rispetto delle regole, ossia affinchè si possa avviare un cammino verso la legalità? La risposta a questi quesiti hanno rappresentato la apertura e la chiusura del vivace dibattito condotto dall’ex-magistrato divenuto famoso per aver contribuito ad inchieste sulla Loggia P2, il delitto Ambrosoli e “Mani Pulite”. Proprio allo scadere del 15° anno dall’inizio di quest’inchiesta, a metà Febbraio del 2007, il magistrato si ritira dal proprio servizio. Come quel giorno in cui, essendo il rubinetto del proprio appartamento milanese rimasto a secco, l’idraulico intervenuto risale al guasto seguendo le tubature scendendo fin giù in cantina, egli decide che sia giunto il momento di scendere nelle scuole, nei circoli, ovunque ce ne sia il bisogno: il rapporto con la giustizia è sterile se chi la amministra non dispensa prima ancora di verificare, se non esiste una comunicazione fra la magistratura ed i cittadini per comprendere il perchè delle regole.

Perchè l’Italia si è dotata di un insieme di regole che prende il nome di Costituzione? Qualcuno fra i presenti in platea suggerisce l’affermazione del principio di verità, qualcun altro ricorre alla serietà tout-cour. Ma siamo così certi che non sia relativa, ovvero che la verità non dipenda forse dal contesto o dal momento storico, e quindi non sia solamente la difesa dello status quo? Prima del 1 Gennaio 1948, data in cui entra in vigore la Costituzione Italiana, l’ordine costituito si basa su una struttura gerarchica alla cui base versa la maggior parte della popolazione, alla quale non vengono riconosciuti i più elementari diritti. La redazione della Costituzione assicura il riconoscimento di alcuni principi fondamentali irrinunciabili, inalienabili, insopprimibili: come il principio di laicità, il principio democratico, ed appunto il principio di uguaglianza, secondo cui tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. (continua a leggere…) more…

Martedì,4 Maggio 2010 | Scritto da: didattica

scarica il volantino: 3maggio10

ESSERE CRITICI PER ESSERE CITTADINI:

PIERGIORGIO ODIFREDDI, UN MATEMATICO IMPERTINENTE, A CISTERNA D’ASTI

Nono incontro del Polo Cittattiva per l’ Astigiano e l’ Albese

della Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti per l’a.s. ‘09/’10

 

scarica i file audio in formato mp3: http://www.oronoronta.org/webpages/2010-05-03_odifreddi.html

Lunedì 3 maggio 2010 il pubblico delle grandi occasioni ha accolto, al Castello di Cisterna d’Asti, il professor Piergiorgio Odifreddi, il matematico che ama definirsi “impertinente e impenitente”. L’ incontro, inserito all’ interno delle serate di sensibilizzazione del Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’ Albese – che vede come responsabile la Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti – è stato organizzato in collaborazione con la Rete Museale Roero Monferrato, l’ Istituto Comprensivo di Canale e l’ Ecomuseo delle Rocche nell’ ambito del progetto: “MATECOMUSEI”.

CONTINUA A LEGGERE… more…

Giovedì,29 Aprile 2010 | Scritto da: didattica

scarica il volantino: 22apr10

A CISTERNA GUERRA E PRIGIONIA NEI RICORDI

DI NATALE PIA

L’antivigilia del 25 aprile sono stata fra i commossi spettatori a Cisterna d’Asti dell’azione teatrale “Fino a quando cadrà la neve” liberamente tratta da “La storia di Natale”, racconto autobiografico sottotitolato “Da soldato in Russia a prigioniero nel lager”, di Natale Pia di Montegrosso. Una serata davvero coinvolgente per adulti, giovani e bambini come sempre avviene per quelle organizzate dall’Associazione Museo Arti e Mestieri di un tempo in collaborazione con la Regione Piemonte, con la Scuola Polo di San Damiano, con l’Ecomuseo delle Rocche del Roero, con l’AIMC di Asti, con l’ISTRAT e altri enti.

Fabio Fassio, Dario Cirelli, e Carlo Nigra della Casa degli Alfieri, in collaborazione con il Teatro degli Acerbi e con la regia di Luciano Nattino, che fa una breve presentazione, ripercorrono per noi con efficacia l’avventura umana di Natale Pia, classe 1922, per tutti Natalino, dagli anni della seconda guerra mondiale, precisamente dal gennaio 1942 al gennaio 1943, da quando, giovanissimo artigliere, partecipa alla campagna di Russia con la drammatica ritirata.

Tornato in Piemonte con la convinzione di essere stato fortunato ad uscire da tale tragedia, dopo l’8 settembre collabora alla lotta partigiana nell’astigiano e viene catturato dai tedeschi. Ripercorrendo

nuovamente il passo del Brennero, è deportato a Mauthausen - Gusen, uno dei peggiori sottocampi.

La sua testimonianza è dunque veramente unica perché unisce tra loro le principali tragedie del Novecento: la peggiore guerra dell’umanità e le peggiori atrocità compiute dall’uomo nel corso dei secoli, abbinate al conflitto fratricida della Resistenza italiana ed europea.

Natale Pia ancor oggi, anziano, mostra quella forza di contadino delle nostre terre avvezzo a superare con pacatezza ogni difficoltà, forza che gli ha consentito, dopo aver visto e sopportato atrocità e privazioni d’ogni tipo, di ritornare per ben due volte al suo paese, ai suoi affetti più cari. E’ stata la figlia Primarosa, nominata il 27 gennaio 2008 “Erede dell’ANED” Associazione Nazionale Ex Deportati Politici nei Campi Nazisti per il suo impegno nella divulgazione della Shoah, a voler raccogliere le sue testimonianze in un libro dopo che, per anni, Natale ha parlato ovunque, nelle scuole, nei circoli, nelle occasioni ufficiali, nelle tante visite ai Lager.

Alla sua storia si intreccia dolorosamente quella di Vittorio Benzi, fratello della fidanzata Margherita che diverrà poi sua moglie. Il giovane, dopo la breve vicenda partigiana, catturato e deportato con Natale, non sopravviverà agli orrori di Gusen morendo proprio lì il 22 marzo 1945 giorno del suo diciottesimo compleanno. L’azione parte da quegli anni terribili di indicibili sofferenze. La scena è volutamente povera, spoglia, ciò che importa è la gestualità dei tre attori che, grazie anche alle proiezioni video di Federica Parone, in un continuo flashback, passano dalla Russia al lager restituendoci attraverso le parole di Pia il ricordo dei tanti dolori fisici e morali subiti senza tuttavia mai perdere il rispetto di sé e degli altri. E dopo gli applausi, meritatissimi, agli attori, al termine Tiziana Mo, della Scuola dell’Infanzia di Cisterna, invita sulla scena proprio Natalino raggiunto anche da Primarosa. Commozione e strette di mano con gli occhi lucidi e naturalmente foto con la bandiera dei reduci chiudono una speciale serata della memoria.

Patrizia Porcellana