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“GAY: DIVERSAMENTE UGUALI TRA ANATEMI E TEOREMI”
CONVEGNO AL CASTELLO DI CISTERNA D’ASTI
Un caldo pomeriggio estivo per riflettere insieme su omosessualità, religione e politica. Con queste intenzioni domenica 7 luglio 2013 alle ore 17,00 si è tenuto il convegno “Gay: diversamente uguali tra anatemi e teoremi” presso il Castello di Cisterna organizzato dal Museo Arti e Mestieri di un Tempo e dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese. Per l’occasione è stata ricordata la figura di Don Andrea Gallo - ospite del Museo nell’aprile del 2011 nell’ambito delle conferenze del Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese, in una serata sul tema delle “vecchie e nuove povertà“- che da sempre è stato schierato in prima linea per la costruzione di una Chiesa inclusiva. Ad introdurre il convegno Tiziana Mo e Lino Vaudano –Presidente dell’Associazione Museo di Cisterna d’Asti – che hanno dato la parola a Franco Caldera, del Centro Studi F. Castellano, moderatore del dibattito ed organizzatore della giornata. Punto di partenza è stata – come la sottolineato Caldera – la considerazione dell’evidente mancanza di diritti per i gay in Italia che, in questo campo, può vantare una notevole arretratezza rispetto a molti altri Paesi europei ed extraeuropei. A causa di ciò molte persone sono costrette a trascorrere la propria esistenza senza la tutela dei diritti civili che, come recita la nostra Costituzione, dovrebbero essere garantiti a tutti gli individui. Nonostante ciò, da più versanti, qualcosa si sta lentamente muovendo, anche se è diffusa la preoccupazione che il passaggio del modello della coppia omosessuale possa stravolgere i pilastri su cui si basa la nostra società. Ma in che modo e come la Chiesa si sta muovendo al riguardo? A discutere su questi punti l’On. Ivan Scalfarotto, Vicepresidente dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico, Don Gianluca Carrega - professore e docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e la prof.ssa prof. ssa Anna Ceravolo di AGEDO, “Associazione Genitori di Omosessuali”, Onlus nata nel 1992 e formata da famiglie di persone lesbiche, gay e transessuali.
L’On. Ivan Scalfarotto ha posto l’accento sul rapido cambiamento della società fatto che non va di pari passo con i tempi della politica. Per questo motivo, si arriverà al matrimonio gay molto presto ma i motivi saranno di ordine giuridico e non politico. Infatti, l’Italia che fa parte dell’Ue non potrà continuare a lungo a considerare non valide delle norme che lo sono invece in altri Paesi dell’Unione. Nel frattempo nel Parlamento si è iniziato a lavorare sulla legge contro l’omofobia che si limita a sanzionare l’odio che sta incontrando già notevoli ostacoli. L’On. Scalfarotto ha poi comunicato che nella giornata di lunedì 8 luglio si è iniziato a lavorare sul testo base della legge per poter far proseguire il percorso legislativo. Purtroppo l’iter è notevolmente lento e con una discussione limitata dovuta all’opposizione molto forte da parte di alcune forze politiche ma ciò che è importante è la possibilità di un dialogo democratico che riesca a dare motivazioni a coloro che sono indecisi al riguardo.
Don Carrega, che da poco più di un mese si occupa di queste temi, ha spiegato quali sono le difficoltà della Chiesa al riguardo. Oggi, infatti, si sta cercando di comprendere in modo diverso e attuale l’omosessualità che non può più rifarsi al riguardo alle Sacre Scritture poichè scritte con il linguaggio e la sensibilità di quei tempi non sono in linea con quelle attuali. Si sta quindi cercando di analizzare una situazione nuova continuando, però, a utilizzare un linguaggio molto vecchio. Inoltre per molti cattolici l’omosessuale è scambiato con la visione macchiettistica e caricaturale che non permette culturalmente di comprendere. C’è poi una difficoltà ecumenica perché questioni etiche vengono usate per scalzare posizioni cattoliche e, in aggiunta, questo è un tema estremamente frammentante in una situazione come quella cattolica già estremamente disgregata. Ne deriva una posizione ponziopilatesca che permette una sorta di fai da te indiscriminato con tutte le conseguenze del caso. Oggi, quindi, con difficoltà e lentezza, si stanno aprendo degli spiragli come il settore a cui è stato assegnato. I risultati sono significativi ma hanno bisogno di molto tempo per incidere significativamente. La prof.ssa Anna Ceravolo, dell’Agedo si è dichiarata invece non molto ottimista circa i tempi del cambiamento in quanto chi vive sulla propria pelle la situazione degli omosessuali conosce tutte le difficoltà che si vivono nel mondo reale provocando spesso inutili sofferenze per la violenza, a partire da quella verbale, che spesso colpiscono ragazzi che stanno faticosamente cercando di comprendersi. Proprio per questo è essenziale agire in modo più rapido garantendo a tutti i diritti civili che dovrebbero essere davvero garantiti a tutti.
Il convegno è stato seguito da un dibattito articolato ed è anche stata l’occasione che ha permesso a qualcuno di dichiarare, con una forza interiore davvero esemplare, la propria identità. Già solo questo motivo ha reso questo pomeriggio davvero vero e profondamente umano, toccando sicuramente corde nascoste in tutti i presenti sia omo sia etero. Un bel momento di confronto e riflessione che, ancora una volta, può far dire che dare diritti non toglie diritti ma, anzi, li allarga per tutti e rende il mondo un posto migliore nel quale ciascuno di noi, nessuno escluso, può vivere meglio. Il Museo di Cisterna dal 2007 si occupa di queste tematiche e, sicuramente, l’appuntamento di domenica non sarà quello conclusivo ma darà luogo a nuovi stimoli per allestire “pensatoi” su questi e altri argomenti, proprio come negli intenti del Polo Cittattiva.
Giovanna Cravanzola