Giovedì, 23 Gennaio 2014 | Scritto da: didattica

Se n’è andato all’alba di un giorno come tanti altri, così ordinario che, oggi, è perfino difficile pensare a che tempo stesse facendo perché non lo ricordiamo più.
Però sappiamo che quel mattino ha salutato per l’ultima volta una persona speciale e questo, sicuramente, non è possibile dimenticarlo.
Walter Fornasa, dopo una lunga malattia, è morto a soli 62 anni il 15 novembre 2013 a Bergamo. Era ricercatore e docente universitario di Psicologia dello sviluppo nella facoltà di Scienze della Formazione all’Università di Bergamo. Il suo era un interesse per la psicologia a vari livelli, dall’ambiente all’educazione, dallo sviluppo alla psicopedagogia dell’orientamento. Autore di numerose pubblicazioni, Walter Fornasa aveva iniziato la sua attività come maestro e “maestro nell’anima” era rimasto nel corso della sua vita.
Aveva iniziato la sua collaborazione con l’Aimc di Asti proprio nell’ambito del percorso formativo “Il Maestro è nell’anima” attivato dall’associazione nell’a.s. 2005/2006 dove tanti insegnanti astigiani avevano avuto modo di conoscerlo durante il suo intervento del 17 febbraio 2006 dal titolo“Imparare oggi: la costruzione delle conoscenze”.
Da allora moltissimi avevano imparato ad apprezzarlo perché Walter Fornasa aveva la grande capacità di attrarre a sé l’attenzione di chi lo ascoltava e di trascinarlo, con la forza e l’entusiasmo delle sue parole, in mondi meravigliosi dove un altro tipo di scuola era possibile.
Una scuola dove tutti, alunni, insegnanti e genitori, erano apprendisti perpetui capaci di lavorare insieme per costruire la conoscenza. Una scuola basata sull’erranza (nel senso latino del termine: passare attraverso), sull’esplorazione, sul mettersi in gioco creando e costruendo insieme agli altri la propria conoscenza perché, diceva:”… se il pensiero è individuale, la conoscenza è sempre collettiva”.
Così come la competenza che, sosteneva, significava “chiedere insieme” e mai “chiedere contro” qualcuno per emergere singolarmente.
Per la Rete Museale Roero Monferrato, aveva curato l’introduzione e il seminario di presentazione del volume “Voler a Ver” (Cisterna d’Asti febbraio 2008) che raccoglieva i percorsi condotti dagli insegnanti coinvolti (Scuola Primaria di Canale d’Alba, dell’Infanzia di Vezza d’Alba, le Scuole dell’Infanzia e Primaria di Magliano Alfieri, Scuole dell’Infanzia e Primaria di San Damiano d’Asti ) sotto la guida della dott.ssa Liliana Carillo.
A Cisterna era tornato l’8 maggio 2009 per il Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese con un intervento dal titolo “Con-vivenza e processi co-operativi. Educare alla convivenza o convivere l’educazione?” (http://www.scuolealmuseo.it/blogdidattica/?p=126 ) regalando ai molti presenti una serata molto intensa e interessante.
Caro prof. Fornasa, si potrebbero scrivere mille altre cose su ciò che ci hai raccontato, sulle domande che avevi raccolto tra piccoli alunni “impertinenti”… e non basterebbe un libro per farlo.
Ma non c’è solo questo.
Ci sono anche un sorriso accogliente, una stretta di mano forte che facevano sentire ai tuoi interlocutori che eri davvero interessato a conoscerli oppure che eri contento di rivederli.
Anche il tuo sguardo sapeva dire molte cose anche senza bisogno di parlare.
Uno studioso ma anche una persona.
Ora vogliamo pensare che tu sia affacciato a una finestra che si affaccia su un mare - magari in Bretagna – dello stesso azzurro dei tuoi occhi, intento a contare tutte le onde, davvero tutte, fino all’orizzonte e oltre.
E forse, adesso, finalmente avrai scoperto dove sta il vento quando non soffia e sei pronto a fluttuare con lui nella sua nuova infinita corsa.
Buon viaggio davvero!

Giovanna Cravanzola
Tiziana Mo

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