11° INCONTRO POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER
L’A.S. ‘13/’14
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ARTICOLO “NUOVA PROVINCIA”: http://www.lanuovaprovincia.it/stories/economia_e_lavoro/26912_arriva_un_impianto_di_biogas_al_compostaggio_di_gaia/
Quali trasformazioni e quale futuro per l’impianto di Compostaggio di San Damiano? Di questo si è parlato in un incontro pubblico giovedì 27 marzo 2014 alle ore 17,30 presso il Museo Arti e Mestieri di Cisterna d’Asti. L’iniziativa è stata promossa dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano d’Asti in collaborazione con il Museo Arti e Mestieri di un Tempo e al Comune di Cisterna d’Asti.
Era presente il Consiglio di Amministrazione dell’azienda Gaia nelle persone dell’ing. Giovanni Periale (Presidente), dell’ing. Roberto Trinchero (Vicepresidente), del dott. Guido Novali, dell’ing. Flaviano Fracaro (Direttore Generale). L’ing. Gabriele Gerbi, che si occupa della progettazione di impianti a biogas, si è fatto portavoce di numerosi interrogativi da parte della popolazione e ha formulato la richiesta di alcuni chiarimenti dal punto di vista tecnico. Sono intervenuti inoltre i Sindaci di Cisterna, Cantarana, Ferrere e San Damiano d’Asti e numerosi abitanti delle zone interessate.
Il dibattito è stato introdotto da Tiziana Mo che ha portato i saluti degli organizzatori. Subito dopo, hanno preso la parola i rappresentanti di Gaia Spa che hanno spiegato, rispondendo alle numerose domande, le motivazioni che hanno portato alla decisione di rinnovare l’impianto, la portata energetica, le eventuali immissioni nell’atmosfera, le modalità di partecipazione di un finanziatore esterno…
Per quanto riguarda il primo punto, i responsabili dell’azienda Gaia Spa hanno evidenziato che l’impianto di Lesche Carbonera, in attivo da circa un decennio, richiede una manutenzione straordinaria a causa dell’usura. La qualità del compost, in questo momento, è buona e rispetta tutti i requisiti previsti dalle normative attuali. L’idea di introdurre la produzione di biogas, tiene conto che tutti i nuovi impianti di compostaggio sono già progettati in questo modo. Tutto ciò anche nella prospettiva di un miglioramento dell’aspetto ambientale soprattutto per quanto riguarda una riduzione ulteriore della produzione di odori sgradevoli che, secondo i rappresentanti dell’Azienda, si è già cercato di ridurre in modo significativo rispetto agli esordi dell’impianto.
Inoltre questo è un modo per non sprecare l’energia che si potrebbe produrre e che, secondo gli addetti, potrebbe portare a una diminuzione delle tariffe dello smaltimento rifiuti per la cittadinanza. La nuova tecnologia prevederebbe lo stoccaggio dei rifiuti umidi in un locale chiuso di cemento mentre, attualmente, ciò avviene in un capannone con insufflaggio di aria. Proprio questa modifica potrebbe produrre significativi risultati in relazione ai miasmi che potrebbero essere ridotti anche se non eliminati del tutto.
Inoltre, ciò determinerebbe una sensibile diminuzione dei volumi dei rifiuti.
Pertanto, per saturare la camera di cemento, sarebbe necessario aumentare la quantità di materiale organico lavorato che, in ogni caso, proverrebbe da utenze domestiche o industriali (ad esempio lo scarto umido prodotto da industrie alimentari che lavorano prodotti ortofrutticoli). L’impianto a biogas porterebbe alla produzione di metano – separato dalla frazione di anidride carbonica - sul cui utilizzo (cessione alla rete o combustione dello stesso per la produzione di energia) dipenderà dagli ulteriori studi che verranno effettuati ma anche dagli incentivi previsti dallo Stato in merito a questi aspetti. Alcune delle persone intervenute si sono espresse a favore dell’ipotesi che vede la cessione del metano prodotto, che eviterebbe la produzione di emissioni nell’atmosfera.
Gli addetti hanno inoltre sottolineato che l’intervento finanziario esterno non modificherebbe le finalità pubbliche dell’azienda. Moltissime sono state le richieste di chiarimento da parte del presenti
tra queste una riguardante l’inquinamento delle falde acquifere e il conseguente aumento dei casi di tumori, con esito letale, nella zona di Cisterna.
Gli addetti e gli amministratori hanno dato ampie rassicurazioni al riguardo perché, già da sempre, tutte le acque relative all’impianto sono raccolte, sono presenti pozzi spia di controllo e inoltre, mensilmente, avvengono controlli da parte dell’Arpa. A questo proposito l’ing. Gerbi ha proposto la possibilità, da
parte della popolazione, di poter accedere ai risultati di questi monitoraggi in modo agevole.
Inoltre Giuseppe Gai, consigliere della Fondazione CrAsti, ha sottolineato i disagi vissuti dagli abitanti delle case prossime all’impianto che, a suo avviso, non sono mai stati risarciti dalle amministrazioni. Il sindaco Caliendo, i responsabili di Gaia Spa e gli altri amministratori hanno invece sottolineato gli investimenti e gli sforzi profusi negli anni a questo riguardo.
Grazie a questo ricco dibattito e alla disponibilità degli intervenuti, il primo risultato di questo incontro è stato quello di concordare, non appena ci saranno novità circa questo impianto che dovrebbe vedere la luce nel 2016, un nuovo appuntamento in modo da tenere costantemente informata la popolazione.
Infatti, come ha sottolineato in conclusione l’ing. Gerbi, l’utilizzo di tutto ciò che consideriamo rifiuto per produrre energia, è davvero una porta aperta al futuro che, però, deve sempre tenere conto del bene comune e della tutela del nostro più grande patrimonio: la terra, l’acqua e l’aria.
La registrazione dell’incontro, in formato mp3, è disponibile al seguente indirizzo: http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni_pagine/registrazioni_download2014.html
Giovanna Cravanzola
Tiziana Mo