”JOSE E DAVIDE”
QUANDO LE PAROLE DIVENTANO MUSICA
16^ INCONTRO POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. ‘14/’15
Le parole dei libri, quelle migliori, hanno voci: ti parlano, ti interrogano, ti coccolano, diventano amiche e compagne.
Le parole delle canzoni, quelle migliori, sono leggere e profonde: volano come farfalle accompagnate dalla musica e ti trasportano in viaggi avventurosi a conoscere luoghi che, stranamente, appaiono sconosciuti ma anche familiari. Purtroppo questa alchimia non sempre funziona ma, quando accade, la magia pervade orecchie, occhi… per diventare una sola cosacon chi ascolta.
Tutto questo è capitato venerdì 6 marzo 2015, a Cisterna d’Asti, quando Mauro Carrero (voce e chitarra) con Maurizio Bongioanni (fisarmonica, tastiere e cori), Stefano Sibona (chitarre, sax e cori), Augusto Grinzi (contrabbasso), Matteo Cancedda (batteria) e la voce narrante di Paolo Tibaldi, hanno accompagnato il pubblico in un percorso avventuroso sulle colline delle Langhe, dove faticose salite e pericolose discese si sono alternate in un crescendo continuo.
Mentre si susseguivano i nove brani che compongono lo spettacolo “Jose e Davide”, era quasi possibile intravedere, guardando in basso, colline, orti e cortili assolati, sferisteri circondati dal cicalio della gente oppure ascoltare scommesse ardite, osterie vocianti, annusare il profumo di vino traboccante da bicchieri sbeccati… tracce fumose di un mondo ormai lontano che, però, all’improvviso è apparso nitido, vicinissimo e mai passato.
Un lavoro scaturito a partire dalla sceneggiatura incompiuta, scritta da Beppe Fenoglio all’inizio degli anni sessanta grazie all’incontro con il regista Gianfranco Bettetini (che diventerà un famoso semiologo degli audiovisivi e che, all’epoca, era un giovane autore Rai e collaboratore di Enzo Tortora).
L’occasione dell’incontro fu “Campanile sera” che, per qualche tempo, vide la città di Alba come protagonista. Purtroppo la prematura morte di Fenoglio stroncò quest’ idea alla quale è stata restituita vita e vigore grazie al progetto di Mauro Carrero, nato su suggerimento di Edoardo Borra del Centro di Documentazione Beppe Fenoglio.
Un lavoro ambizioso che ha saputo coniugare la profondità dei testi con l’incalzare delle musiche sempre nuove e sempre intriganti, capaci di trascinare gli spettatori all’interno di una storia dove era quasi possibile ascoltare il battito del cuore dei protagonisti, l’odore del loro sudore, del sangue e della terra.
Una storia la cui trama, in fondo, è antica come il mondo ma che questa trasposizione ha avuto il merito di rendere attuale perché basata su sentimenti come la speranza, l’amore e la vendetta… primordiali, forse, ma sempre moderni.
Uno spettacolo caldo e accogliente che, sicuramente, dovrebbe avere una maggiore diffusione soprattutto nelle scuole perché, grazie alla musica, aiuterebbe i ragazzi a comprendere che le storie belle e vere non invecchiano mai.
La serata, inserita all’interno delle Manifestazioni per il 70 esimo anniversario della Liberazione e della Battaglia di Cisterna e S. Stefano Roero, è stata organizzata dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese (I.C. di S. Damiano d’Asti) in collaborazione con il Comune e l’Associazione Museo Arti e Mestieri di Cisterna d’Asti, l’Associazione Franco Casetta, le Parrocchie di Cisterna e di Valle S. Matteo e l’Israt.
Giovanna Cravanzola