Lunedì, 18 Aprile 2016 | Scritto da: didattica

“FILO SPINATO E SCARPE ROSSE”

UNO SPETTACOLO SULLA  LIBERAZIONE E LA VIOLENZA SULLE DONNE

AL CASTELLO DI CISTERNA

Il Castello di Cisterna d’Asti, anche quest’anno, ha ospitato un’ incontro per ricordare il 71° Anniversario della Liberazione. L’iniziativa (offerta e promossa dall’ Israt) rientra all’interno del Progetto “Recuperi – amo  parte terza” ed è stata organizzata dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di S. Damiano d’Asti con il Museo Arti e Mestieri di un Tempo di Cisterna, la Fondazione Crasti e l’Aimc di Asti.  Per l’occasione è stato proposto lo spettacolo “Filo spinato e scarpe rosse” di Ornella Giordano e Nicole Ninotto.

Ha introdotto l’incontro la dott.ssa Fasano dell’Israt che ha salutato i presenti ricordando la forza e la presenza importantissima delle donne sia ieri che oggi.

Attraverso letture, musiche, canzoni e video sulle donne vittime di violenza, il pubblico è stato accompagnato in un viaggio partito dalla Seconda Guerra Mondiale fino ad arrivare ai giorni nostri.

Tematiche, ovviamente, molto dure e difficili da trattare ma che, purtroppo, ancora oggi riempiono le pagine dei giornali e stravolgono vite.

Ornella Giordano (autrice delle poesie, voce, regia) con Nicole Ninotto (musiche, flauto, voce e regia), Alessandra Rosso (pianoforte), Denis Campana (voce) hanno dato voce a personaggi vissuti in epoche diverse accomunate da una scarsa valorizzazione del genere femminile. Nella prima parte dello spettacolo, parlano le prigioniere dei campi di sterminio per poi lasciare lo spazio, al termine del conflitto, ad altre donne vissute in epoche più recenti ma sempre e comunque vittime e non padrone della propria storia.

Lo spettacolo ha già una lunga storia ed è stato già proposto in diverse sedi a partire dal debutto che si è tenuto il 21 novembre 2014 a Cuneo per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Successivamente, è stato presentato in numerose altre sedi tra le quali il Museo del Carcere “Le Nuove” a Torino.

Sicuramente, non sono sufficienti un pomeriggio ed uno spettacolo per comprendere a fondo temi complessi che rischiano, altrimenti, di essere banalizzati e strumentalizzati come purtroppo avviene con molti altri specie in concomitanza di ricorrenze ufficiali.

La speranza – come spiegano gli organizzatori dell’ Israt e del Polo Cittattiva – è che questa come altre proposte possano offrire nuove occasioni per discutere e riflettere su tematiche affinchè, prima o poi, le tristi vicende di cui sono protagoniste le donne, siano relegate nella storia del passato e non in quella del nostro presente.

Giovanna Cravanzola


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