REGISTRAZIONE DELL’INCONTRO ALLA PAGINA: http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni/gentilini.mp3
SLIDES DEL DOTT. GIOVANNI GUIDO: pollini-cisterna-16
SLIDES DELLA DOTT.SSA PATRIZIA GENTILINI: cisterna-dasti-29-aprile-2016-copia
Viviamo davvero in un ambiente sano dove respirare a pieni polmoni? Pensiamo che le questioni relative all’inquinamento siano problematiche tipiche delle grandi città e delle zone prossime alle industrie? Forse ci stiamo sbagliando. Di questo e di molto altro si è discusso venerdì 29 aprile 2016, alle ore 21,00 presso il Castello di Cisterna d’Asti. Titolo dell’ incontro“Ambiente, inquinamento, salute: non c’è più tempo da perdere. Sani in un mondo malato: l’incredibile illusione” con l’oncologa Patrizia Gentilini ed il dottor Giovanni Guido (apicoltore e tecnico Unaapi). L’iniziativa rientra all’interno del Progetto “Recuperi – amo parte terza” ed è stata organizzata dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di S. Damiano d’Asti con il Museo Arti e Mestieri di un Tempo di Cisterna, la Fondazione Crasti e l’Aimc di Asti.
Luca Anibaldi ha introdotto l’incontro sottolineando la necessità - da parte di tutti i cittadini - di una conoscenza più approfondita sugli inquinanti, sovente neurotossici, con i quali veniamo a contatto tramite l’aria, l’acqua, gli alimenti… Anibaldi ha poi presentato i relatori lasciando la parola al dott. Giovanni Guido, tecnico Unaapi (Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani), apicoltore da 35 anni, veterinario. Nel suo intervento dal titolo “Api, termometro dell’ambiente: situazione locale”, ha sottolineato che le api, durante il loro lavoro, raggiungono lavorano, in media, 700 fiori al giorno e visitano una superficie che ha un raggio di circa 3 km. Proprio per questo motivo possono essere considerate un termometro ambientale perché, durante il loro lavoro, transitano su vasti territori e raccolgono, insieme a polline e nettare, tutte le altre sostanze presenti. Purtroppo, sempre più spesso, vengono riscontrati dei problemi soprattutto in prossimità dei vigneti. I risultati di un’indagine relativa al “Monitoraggio Nazionale dei pollini 2010 - 2015” ha portato ha individuare ben il 55% dei campioni contaminato da almeno un pesticida anche se, nella maggior parte dei casi, sono molto più numerosi. Ma, dati ancora più sconfortanti, questa ricerca ha portato a scoprire che, ad esempio, in un campione di polline proveniente dalla zona di S. Damiano d’Asti erano presenti tracce - oltre il limite consentito di 10 microgrammi/kg - di ben otto pesticidi. Inoltre, come si legge dalla relazione: “…La più ampia gamma di ingredienti attivi rilevati fanno riferimento ai campioni di polline raccolti in Italia, specialmente quelli prelevati in prossimità dei vigneti. Ad esempio, i residui di 17 pesticidi diversi (di cui 14 fungicidi e 3 insetticidi/acaricidi), sono stati rilevati nel polline raccolto in prossimità di vigneti a ridosso di Cisterna d’Asti (Asti), nella frazione di S. Matteo, il 16 giugno 2013”. Un record per nulla positivo che, ovviamente, sta provocando un impatto fortemente negativo per l’economia degli apicoltori anche perché, negli ultimi dieci anni, oltre alla contaminazione del polline, si sta riscontrando la moria delle api a causa dell’uso di queste sostanze che, pur essendo consentite dalla normativa vigente, vengono spesso utilizzate in modo improprio e anche in periodi, come quello della fioritura, dove non sarebbero consentite. Non solo: gli effetti sulla salute della popolazione umana si stanno facendo sempre più evidenti determinando un aumento di tumori, malattie degenerative, autismo, diabete, problemi cardiaci, infertilità, aborti spontanei,… La dott.ssa Patrizia Gentilini, si batte per portare a conoscenza della popolazione questi dati che sono condivisi dalla comunità scientifica internazionale ormai da anni. E’ un medico oncologo ed ematologo e, dopo l’incontro con Lorenzo Tomatis, insieme ad altri colleghi, cerca di sostenere la consapevolezza che è indispensabile la Prevenzione Primaria contro le fonti di inquinamento e le centinaia di migliaia di sostanze tossiche presenti ovunque in natura ma anche nei nostri corpi. La dott.ssa Gentilini è impegnata nel Comitato Scientifico della Associazione dei Medici per l’Ambiente e nel Direttivo di Medicina Democratica. Scrive anche su “Il fatto quotidiano”. È promotrice di una petizione al Presidente Mattarella per difendere la salute e l’ambiente ( è possibile sottoscriverla al seguente indirizzo: https://www.change.org/p/presidente-della-repubblica-appello-al-presidente-mattarella-per-difendere-salute-ed
ambiente?recruiter=38447824&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink)
Nel suo lungo intervento, ha sottolineato che, già nel 2006, l’OMS aveva riscontrato che il 25% delle malattie degli adulti e il 33% di quelle dei bambini era ascrivibile a fattori ambientali modificabili e, cioè, alle fonti di inquinamento. Nei bambini, oltre a provocare tumori, determinano il danneggiamento del cervello in via di sviluppo essendo, per la maggior parte, sostanze neurotossiche. Da anni si parla, infatti, di pandemia silenziosa riferendosi alla diminuzione di Q.I., che si sta riscontrando in tutta Europa, proprio nei bambini in quanto uno su sei manifesta disturbi più o meno gravi dal punto di vista cognitivo. Tutto ciò, ha inoltre determinato (con la crisi economica) la diminuzione dell’aspettativa di vita in salute della popolazione ed è la prima volta che accade nella storia. Un uomo su due e una donne su tre, nel corso della loro vita, avranno la probabilità di ammalarsi di una forma tumorale a prescindere dal proprio stile di vita. Purtroppo, i limiti di legge ammessi di questi prodotti, sono riferiti ad adulti dal peso stimato di 70 kg e, inoltre, non tengono conto dell’effetto “somma” di troppe sostanze con le quali veniamo quotidianamente in contatto. Ad esempio, la dott.ssa Gentilini ha sottolineato che, rispetto al benzene (causa di leucemie), la quantità minima di sicurezza è pari… allo zero. Pericoloso anche il glifosate, erbicida utilizzato sui bordi delle strade (e non solo) che, pur essendo stato definito improbabile come cancerogeno, si ritrova - oltre ai limiti consentiti - nel 90% delle acque superficiali, stato riscontrato anche nel latte materno e viene inoltre utilizzato nella produzione degli ogm che, indirettamente, assorbiamo attraverso la carne degli animali che se ne sono nutriti…
Numerosi sono stati gli interventi del pubblico che ha interagito con i relatori, spesso sottolineando che tutti i prodotti indicati, sono consentiti dalla legge. Ma il grande interrogativo riguarda l’esistenza di un sistema diverso, capace di generare reddito e anche di ridurre le spese di produzione. La risposta è positiva ed esistono numerosi esempi di aziende che, utilizzando l’agricoltura biologica ma anche la lotta integrata, hanno ottenuto ottimi risultati rimanendo sul mercato e producendo utili. Per fare tutto questo, però, occorrono innanzitutto consumatori consapevoli e preparati ma anche supporti per gli agricoltori che, per primi, sono legati alla terra e al suo stato di salute.
La serata, che si è conclusa bel oltre la mezzanotte in una sala gremita, ha aperto molte finestre e, soprattutto, lasciato nei presenti molte domande in relazione alla situazione locale. Per questo il Polo Cittattiva, nei prossimi mesi, organizzerà un nuovo incontro su queste tematiche.
Giovanna Cravanzola