Neppure un poeta potrebbe descrivere e tradurre in versi lo “skyline” di Cisterna d’Asti quando ti appare dinanzi in una giornata di sole d’inizio primavera che pur faticando ad esprimersi comincia a far sentire i primi effetti del suo calore. Questa è stata la mia prima impressione ritornando in quel paese che mi vide protagonista a cavallo degli anni ‘90 in alcune pantalere che i vecchi mi hanno ancora una volta ricordato, nascondendo a stento un velo di malinconia.
Martedi scorso la pallapugno è stata ancora una volta protagonista a Cisterna nel ricordo di Alberto Laferrere, farmacista di professione ma “atleta dai muscoli e dal pugno di acciaio” che, come riporta un’edizione speciale della Gazzetta d’Alba del 1982, viene definito come il più grande giocatore di pallapugno del ‘900. Ma Alberto non era solo bravo nel balun ma se la giocava con tutti anche nel pallone toscano, nel pallone piccolo piemontese ed anche nel tamburello. Uno sportivo poliedrico già a quei tempi precoce anticipatore dell’odierno tentativo di avvicinamento tra i due sport sferistici nostrani.
Da anni si attendeva questo momento perchè la grandezza del giocatore meritava un riconoscimento ufficiale da parte dell’intera comunità e finalmente il tempo di agire è arrivato: martedi scorso alle 15.00 il parroco don Luigi Binello ha benedetto la piccola lapide fissata al muro di Piazza Maggiore Hope ma già “Piazza del Gioco del Pallone”, che ricorderà ai passanti la figura di questo figlio di Cisterna ( questo era anche il suo soprannome), come uno dei più grandi di sempre.
Personaggio principe del pomeriggio è stato Bruno Campagno, fuoriclasse e tuttora leader della Canalese che ha incantato i bambini ed i ragazzi di Cisterna con una lezione improvvisata sul gioco di palla dispensando buoni consigli e trucchetti vari per diventare un domani dei buoni giocatori. Un allievo di Bruno ha reso possibile il passaggio dalla teoria alla pratica battendo alcuni palloni oltre una linea per molti già proibitiva: legatevi all’orecchio questo nome: Federico Cielo, più che una promessa!!!. Anche Sergio Corino D.T. della Nazionale si è prestato a rispondere alle domande dei ragazzi, prendendosi alla fine la sua buona dose di applausi. E poi toccato a me ripercorrere brevemente la carriera del celebrato Alberto, ricordando in prticolare le sfide con Giacinto Chiarena ed il mito di Cravanzana Giuseppe Filippa detto “Ghindu”( E’ possibile in questo caso una approfondita ricerca storica). Prima del rinfresco finale il Sindaco Renzo Peletto, anche a nome del Consiglio e della Giunta locale, ha ringraziato tutti coloro che hanno consentito la realizzazione dell’avvenimento, il Comune, l’Associazione Museo Arti e Mestieri, tutto il Comitato Scolastico e naturalmente i ragazzi i veri personaggi di questo pomeriggio un pò diverso dal solito. Proprio i ragazzi hanno scritto, d’accordo con la SuperMaestra Agnese, alcuni mottetti atti ad elogiare il Campione di ieri ma anche per ringraziare i fuoriclasse di oggi come Bruno Campagno e per altri confusi tra i tifosi. Per Cisterna un pomeriggio da incorniciare e per i bambibi/ragazzi delle Scuole e per le loro maestre un momento che difficilmente potranno dimenticare, al pari di noi spettatori attenti ad ogni particolare, attoniti e stupiti da tanta corale partecipazione.
Aldo Marello