Domenica, 25 Febbraio 2018 | Scritto da: didattica

ComunitàCollina

“OGNI PAESE E’ UN TESORO ”

IL PROF. RENATO GRIMALDI AL CASTELLO DI CISTERNA D’ASTI

18^ INCONTRO DEL POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. ‘17/’18

REGISTRAZIONE DELL’INCONTRO IN FORMATO MP3

“Le cose di ogni giorno raccontano segreti/ a chi le sa guardare ed ascoltare” (S. Endrigo)grimaldi_sindaco

Le parole di Sergio Endrigo ben si accompagnano alla presentazione del libro “Comunità di collina: un sistema di sistemi” (Franco Angeli Editore) del prof. Renato Grimaldi che si è tenuto sabato 10 marzo 2018, alle ore 16, al Castello di Cisterna. L’iniziativa è stata organizzata dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di S. Damiano d’Asti, il Comune e il Museo di Cisterna d’Asti, la Fra Production Spa e l’Aimc di Asti.grimaldiR

“Renato Grimaldi è un cossanese doc che partecipa attivamente alla vita culturale del paese, una piccola realtà molto dinamica che, nel corso degli anni, ha vissuto una riscoperta della sua storia, dei suoi valori  e delle sue peculiarità” con queste il sindaco di Cossano, Mauro Noè, ha introdotto l’incontro perché, anche se il suo nome non appare nel titolo, è proprio da questo piccolo comune che è partito il lavoro di ricerca presentato nel volume. Infatti, come ha sottolineato il prof. Grimaldi: “… l’ambizione di questo lavoro è partire da un paese in particolare per arrivare a parlare di ogni piccola comunità”.

In effetti, i piccoli centri sono l’ossatura dell’Italia e, ad esempio, nella sola provincia di Cuneo, i paesi con meno di 1 000 abitanti sono circa il 55 – 56% del totale. Purtroppo, rappresentano solo il 10% della popolazione per cui, spesso, sono visti con disattenzione a livello politico anche se la loro superficie è il 43% del territorio provinciale. Quindi, anche se non appariscenti, sono realtà molto importanti che dovrebbero essere valorizzare e la ricerca del libro ha avuto proprio questa finalità.

Il metodo di lavoro utilizzato si è focalizzato su quattro sistemi: politico, economico, di riproduzione socioculturale e biopsichica. Piccole realtà come Cossano, quindi, si basano su sistemi sociali comunicanti.

In effetti, un piccolo comune ha una complessità enorme che si ignora sminuendone il valore e l’apporto a livello globale. Attraverso la lettura delle trasformazioni di Cossano Belbo, la ricerca legge e confronta quelle di un territorio più vasto: regionale, nazionale ed europeo. Guerre, migrazioni, eventi naturali… accompagnano la storia del luogo e ne determinano le modificazioni che possiamo ritrovare a livelli più vasti. Proprio in questo continuo rimando dal “micro” al “macro” è possibile leggere e comprendere i cambiamenti di un’area sicuramente ristretta ma che sa ancora raccontare un mondo scomparso e che non sempre si riesce a sentire così prossimo analizzando i risultati di lavori (storici, geografici, sociali…) nazionali. Tutto ciò è in grado di interrogare chi legge sul cambiamento, su come gli uomini di ieri hanno risposto alle domande che la storia e il territorio hanno loro posto, rendendosi conto che le risposte sono le stesse che altri individui in altri contesto hanno elaborato. Ecco allora che un centro di mille abitanti porta tracce della “grande” storia che ha attraversato il suo territorio intersecandosi con la “piccola” storia delle famiglie del luogo. Capita così di ritrovare un cippo funerario romano ma anche un ex voto che racconta il ringraziamento di un soldato napoleonico cossanese al rientro dalla prima ritirata di Russia oppure che la zona diventi un crocevia di fondamentale importanza durante la Seconda Guerra Mondiale grazie alla presenza di comandanti e partigiani del luogo e molto altro ancora. Però, accostando solamente tutti questi dati, non sarebbe possibile costruire il quadro generale e la ricchezza del territorio. Proprio in questo emerge la preparazione accademica dell’autore che li studia, li analizza e li confronta costruendo un intreccio comprensibile a tutti. Purtroppo, accade che spesso la promozione di un territorio rimanga ferma alla riproposizione di alcuni appuntamenti che si presentano ovunque ormai uguali e senza storia.

Il prof. Grimaldi, invece, con il suo libro ci insegna che “ogni paese è un tesoro… per chi lo sa guardare ed ascoltare” e sarebbe molto importante che, in ogni luogo, i primi ad esserne consapevoli fossero la popolazione e gli amministratori… esattamente come accade a Cossano Belbo.

Giovanna Cravanzola

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