Lunedì, 19 Marzo 2018 | Scritto da: didattica

Tesio Vita dacant“VITA DACANT E DA CANTÉ”

I SONETTI DI GIOVANNI TESIO AL CASTELLO DI CISTERNA D’ASTI

22^ INCONTRO DEL POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE

PER L’A.S. ‘17/’18

REGISTRAZIONE DELL’INCONTRO IN FORMATO MP3

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Un contesto affettuoso e conviviale ha caratterizzato la presentazione del libro “Vita dacant e da cantè” (Centro studi piemontesi) di Giovanni Tesio che ne ha discusso con Luciano Bertello sabato 21 aprile 2018 al Castello di Cisterna d’Asti. L’iniziativa è stata organizzata dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di S. Damiano d’Asti, da Museo e Comune di Cisterna d’Asti, dalla Fra Production Spa e dall’ Aimc di Asti.

“La poesia è una delle forme artistiche più alte che coniuga in sé il gusto della parola e la musicalità” ha sottolineato Bertello.

Il libro raccoglie dei sonetti, una struttura poetica molto antica e anche costrittiva ma che, oltre la metrica, contiene in sé anche la disarmonia.

Infatti, come ha precisato Tesio: ”Nei miei sonetti c’è sempre la melodia ma anche la rugosità perché la vita è così”. Il libro, difatti, viaggia nella vita, utilizzando la lingua piemontese, spartana e austera ma capace, come ogni altra lingua e dialetto, di potenza e musicalità impensabili rispetto all’italiano.

Con i suoi suoni, raggiunge assonanze profonde e assolute che sono riuscite a esprimere, attraverso la poesia, “il pozzo artesiano” urgenze dell’autore. Un sonetto nasce in modo misterioso: a volte arriva prima la parola altre un sentimento.

“Comunque” ha detto Tesio “arrivano per caso e solo successivamente c’è il lavoro dello scrittore. Il piemontese è un vero e proprio universo di rime perché è una lingua tronca ed è per questo motivo che è la poesia a condurre nella maggior parte dei casi. Per un autore, è la sofferenza che spinge a scrivere perché abbiamo la necessità di dire per compensare la perdita che viviamo. Nascere è dolore così come l’idea della morte che ci accompagna. È una ferita genetica ma la creatività che poi dà voce a questa sofferenza è gioiosa”.

Il libro è un canto alla vita che, però, non è ordinata ma varia e complessa e, proprio per questo, è inutile ordinare il libro in tematiche. In ogni caso, la vita vale la pena di essere vissuta e cantata anche nella sua parte dolorosa.

Proprio per questo, l’incontro con Giovanni Tesio è stato un momento di gioiosa comunanza con i presenti che, come un bicchiere di buon vino, hanno assaggiato e gustato note e parole danzanti in un pomeriggio assolato di aprile.

Giovanna Cravanzola

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