GIOVEDI 16 MAGGIO 2019, ORE 17- CASTELLO DI CISTERNA
REGISTRAZIONE DELL’INCONTRO IN FORMATO MP3
Introduzione Nella cornice del salone del Castello di Cisterna d’Asti, sede del Museo di Arti e Mestieri di un Tempo, la presentazione del progetto “Tutela Rocche del Roero” di giovedì 16 maggio, è stata l’occasione per riunire candidati sindaci ed associazioni, e lanciare insieme un appello per la salvaguardia della cosiddetta “dorsale delle Rocche”: lunga circa 40 km e ampia circa 6000 ettari, caratterizzata da bruschi strapiombi sabbiosi, torrioni e calanchi, segna un punto di frattura di un altipiano altrimenti degradante da Poirino-Carmagnola verso Alba.
Presentazione del progetto L’Associazione Comuneroero, promotrice dell’evento, si è posta l’obiettivo di costruire un percorso condiviso per tutelare un sito naturalistico unico nel panorama nazionale. La promessa di prendere parte a tale progetto, in particolare per i 12 comuni attraversati dalla dorsale, comporta il sostegno della proposta progettuale e quindi la definizione di un gruppo di lavoro formato da un rappresentante di ogni Comune e delle varie associazioni presenti nel territorio, al fine di concordare un piano d’azione per fine anno.
Intervento delle associazioni L’incontro pubblico è stato orchestrato da Cesare Cuniberto, Presidente di Comuneroero, il quale ha invitato i potenziali amministratori presenti a sostenere questo progetto, che non pone ulteriori vincoli a quelli già presenti, piuttosto consente agli amministratori di fare sistema e lavorare concretamente con la Regione. Ha poi ricordato che non tutti i candidati hanno risposto positivamente all’invito, comunque la maggior parte è presente e la maggioranza ha già aderito all’iniziativa firmando il protocollo; nessuno dei pochi assenti ha espresso contrarietà al progetto, e questo evidenzia la diffusa sensibilità per questo tema al di là delle strategie in campagna elettorale.
La parola è poi passata alle altre associazioni proponenti, e dunque a Gino Scarsi di Canale Ecologia, a Gian Maria Ricciardi di Roero Verde di Sommariva Bosco, ad Olga Scarsi dell’Ecomuseo di Montà ed infine a Giusto Dell’Orto di Asfodelo di Pocapaglia. Le Rocche del Roero sono sempre più a rischio, quindi i vari interventi hanno sottolineato come la proposta di creazione di una zona di salvaguardia consentirebbe, dopo decenni di tentativi falliti, di favorire l’accesso ai fondi necessari per realizzare un’azione di tutela concreta e tempestiva, prima che i cambiamenti climatici in atto ne sconvolgano ulteriormente la fragile struttura.
Intervento dei tecnici Prendono poi il via gli interventi di soggetti attivi nella gestione di aree protette regionali e siti Natura 2000, con l’intento di portare la propria esperienza ventennale: Andrea Degiovanni come Direttore Aree Protette Appennino Piemontese, seguito da Gianfranco Miroglio, Presidente Parco Paleontologico Astigiano, ed infine Marco Guerrini in qualità di Sindaco di Carrega Ligure e referente Parco Alta Val Borbera. I vari contributi hanno introdotto la normativa regionale di settore, fornendo qualche suggestione del “Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità”, in cui sono contenute le specifiche sui vari regimi di tutela, compresa la Zona Naturale di Salvaguardia (ZNS) inserita nel protocollo d’intesa. Vengono fatte alcune osservazioni sulle preoccupazioni degli amministratori nei confronti delle norme di tutela: sono divieti che possono essere modulati a seconda della realtà territoriale, consentendo eventuali deroghe.
Conclusioni La presenza di alcuni cacciatori tra il pubblico, e la dichiarata avversione di questi all’attuale gestione dell’Oasi di Protezione di San Nicolao, in quanto rifugio per specie invasive come cinghiali e caprioli, fa emergere l’inevitabile attrito tra diverse sensibilità verso l’ambiente e l’esigenza di non far calare il progetto dall’alto, ma di avviare un tavolo consultando con umiltà tutti, evitando qualsiasi tipo di strumentalizzazione.
Luca Anibaldi