“MAGNA JETA, LA LEVATRICE DI CISTERNA D’ASTI”
PRESENTAZIONE DEL N°14 DELLA RIVISTA “ROERO. TERRA RITROVATA”
REGISTRAZIONE DELL’INCONTRO IN FORMATO MP3
Nonostante una diffusa idea di globalizzazione, risulta ancora forte il richiamo per le storie che riguardano il territorio. Lo ha dimostrato l’ampia
partecipazione alla presentazione del N° 14 della rivista storica “Roero. Terra ritrovata” che si è tenuta sabato 16 novembre 2019 al Castello di Cisterna d’Asti. L’iniziativa è stata organizzata dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano d’Asti con il Castello e il Comune di Cisterna d’Asti, la Fra Production spa, le Cantine Povero distribuzione srl e l’Aimc di Asti. Il pomeriggio è stato introdotto dal giornalista Gian Mario Ricciardi e da prof. Andrea Cane, curatori della rivista che, a oggi, raccoglie circa
1800 pagine di storia locale. Ricciardi ha sottolineato che la fitta rete di collaboratori – i “cantastorie del Roero” – consente di raccogliere una serie di storie che, altrimenti, andrebbero perse. Nel corso degli anni è cambiata anche la sensibilità nei confronti del Roero che è diventato una risorsa e un soggetto politico sul cui futuro bisogna scommettere. La rivista contiene, oltre all’editoriale di Gian Mario Ricciardi, 12 articoli e 5 rubriche che raccontano il territorio da angolazioni diverse, usuali e inusuali: i cinema, i carabinieri, le chiese, le battaglie, i fatti di cronaca, i diari e i sindaci di un tempo, i tartufi… accompagnati da un ricchissimo repertorio fotografico. Il Castello di Cisterna d’Asti ha ospitato la prima presentazione della rivista in quanto un articolo riguardava una delle figure più rappresentative per la storia del paese: Magna , la mitica levatrice. La dott.ssa Tiziana Mo – che si è occupata di questo personaggio per la rivista – ne ha delineato il profilo davvero straordinario. Spesso emergeva il suo nome nelle narrazioni delle donne che la definivano quasi come una figura magica, sensibile, capace di risolvere problemi ma, soprattutto, di ascoltare, consigliare, rassicurare. La sua storia è venuta alla luce grazie Bartolomeo Cherio (meglio noto come
Giovanna Cravanzola