Castello Medioevale di Cisterna
“Antropologia della terra e cittadinanza”
Prof. Piercarlo Grimaldi
FESTA DI SANTA LUCIA A CISTERNA D’ASTI:
QUANDO UNA FESTA DI LUCE UNISCE LA CITTADINANZA
Fine settimana denso di avvenimenti per la comunità di Cisterna. Sabato 12 e domenica 13 dicembre, il castello è stato lo scenario in cui si sono svolte due iniziative dedicate a questo particolare momento dell’anno: la festa di Santa Lucia. Un giorno molto importante, caratterizzato dalla presenza del proverbio : “A Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia”, che testimonia la sopravvivenza di elementi di cultura contadina, legati al passato calendario giuliano, in cui il solstizio d’inverno coincideva con la festa dedicata alla Santa.
Sabato 12 dicembre, in occasione della festa della luce, l’Associazione Museo, il Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’ Albese – Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti, le scuole dell’ Infanzia e Primaria di Cisterna, l’Ecomuseo delle Rocche del Roero, Slow food, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, all’interno del castello, hanno riproposto le antiche atmosfere dei balli a palchetto. Con la musica dei “Bona Vista”, all’interno del salone della cisterna, è stato ricreato uno spazio dal sapore antico, dove grandi e piccini hanno fatto festa insieme sulla pista realizzata per l’occasione. Durante la serata, l’antropologo Prof. Piercarlo Grimaldi ha sviluppato il tema “Antropologia della terra e cittadinanza”.
Perché coniugare i temi della festa del passato e della cittadinanza attiva?
(CONTINUA)…
Il motivo è stato quello di effettuare una riflessione sui tempi passati, quando la collettività si riuniva in occasione della festa che costituiva un vero collante sociale e creava comunità e senso di appartenenza. Proprio quest’ultimo determinava attaccamento alla propria terra, identità e rispetto per il territorio. Ma anche la festa aveva le sue regole e i suoi rituali ai quali era necessario attenersi proprio per rimanere all’ interno del contesto sociale. Regole che non erano scritte ma erano basate sulla consuetudine, il buon senso e la trasmissione orale. Cose semplici, in fondo, ma che costituivano l’ossatura delle comunità e permettevano loro di funzionare al meglio.
Sabato sera i presenti hanno potuto partecipare attivamente ad una di queste feste del passato che non è stata solo rievocazione ma vita talmente intensa e partecipata tanto che, in alcuni momenti, solo la musica è riuscita a sovrastare la voglia di scambiarsi parole dei presenti. Ma proprio tutto ciò ha reso più vera la serata tanto che lo stesso professor Grimaldi ha affermato di essersi sentito come un genitore del tempo che, portata la figlia in età da marito alla festa e seduto ai bordi del ballo a palchetto, sorvegliava che tutto funzionasse secondo quanto consentito dalla morale dell’epoca.
Domenica 13 le manifestazioni sulla festa della luce sono proseguite a partire da un corteo di bambini e adulti che, abbigliati come contadini del passato, con cavalli e calesse ( splendidamente guidato da Andrea Berardi di 10 anni con la sua famiglia) hanno accompagnato al castello Santa Lucia, Maria e Giuseppe, impersonati da alcuni bambini della quinta primaria del paese che hanno avuto - come è accaduto ogni anno in occasione delle manifestazioni natalizie – i ruoli principali. Parliamo rispettivamente di Letizia Povero (S.Lucia) che guidava un pony messo a disposizione dalla famiglia Demarie, Ilaria Massocco (la Madonna), Moreno Bodda (S. Giuseppe), Simone Ferrero ( il maniscalco), Diego Pelassa ( il vinaiolo)e Vittorio Vaudano (il pastore Gelindo) che guidava un gregge impersonato dai bimbi di cinque anni della scuola dell’ infanzia. Ovviamente non è mancata la presenza di Gesù Bambino, impersonato dalla piccolissima Greta Guido. Il corteo - aperto dall’ annuncio del portabandiera della Società di Mutuo soccorso Nostra del Bosco dei Bambini di Cisterna d’Asti - rappresentava gli abitanti di un piccolo paese in viaggio verso il mercato ed ha attraversato le vie del paese per aprire la Fiera di Santa Lucia dei bambini, ambientata nelle sale del museo. Una fiera ancora una volta rumorosa in cui le botteghe sono state animate dai bambini della scuola dell’ infanzia e primaria, piccoli mercanti di oggetti da loro realizzati con elementi naturali e inerenti ai percorsi didattici specifici di cui sono stati gli attori protagonisti.
Piccole opere creative – e non lavoretti – testimoni di un pensiero, di una scelta, di un gusto infantile ma consapevole. Accanto alle bancarelle degli alunni delle scuole di Cisterna, quelle del gruppo donne e dei giovani, uniti nell’intento di raccogliere fondi anche per diverse iniziative di solidarietà adottate dalle scuole e dal paese: adozioni a distanza, progetti di sostegno per il Burkina Faso e di una scuola di Facundo Vela (Ecuador). Particolare e interessante la bottega di intaglio in legno di Renato Cerchio che ha esposto oggetti realizzati con cura e passione.
La manifestazione è stata arricchita anche dalla mostra di fisarmoniche antiche e di originali sculture in legno e pietra realizzate dall’estroso artista locale Giuseppe Scaglia che si è reso disponibile per l’evento. I laboratori organizzati dai genitori e dal sig.ra Maria Teresa Olivetti, fantasiosa collaboratrice scolastica della scuola primaria e la proiezione del cortometraggio natalizio della scuola dell’infanzia, hanno completato la giornata di festa.
Entrambe le manifestazioni sono state rese possibili grazie alla collaborazione dei volontari del Museo, del Gruppo Donne, degli abitanti (che, in alcuni casi, hanno messo a disposizione i propri cortili) e di alcuni genitori sempre disponibili e attenti alle iniziative proposte.
G.C.