Domenica, 7 Giugno 2020 | Scritto da: didattica


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“IL PASSATO E IL FUTURO DELL’IMMORTALITA’ - 2° incontro

ALBERTO BANAUDI E FRANCO MATTARELLA ALLE VIDEOCONFERENZE AL TEMPO DEL COVID

Il 20 giugno 2020, si è concluso il ciclo di videosofie “Il passato e il futuro dell’ immortalità” con Alberto Banaudi e Franco

Mattarella. L’iniziativa è stata organizzata dal Polo Cittattiva Astigiano Albese, Castello di Cisterna d’Asti, Fra production spa, Cantine Povero distr. srl e Aimc Asti.

Nel primo incontro, Banaudi aveva parlato di come gli antichi avessero trovato nei miti la risposta alla morte. “La mitologia contemporanea” ha detto Banaudi “assume un valore diverso rispetto al mondo antico. Il termine mitologia, infatti, potrebbe essere tradotto come racconto della ragione che, in qualche modo, sta cercando di confrontarsi con il tema dell’immortalità ma non solo per rifletterci ma per renderla possibile. L’immortalità, cioè, da simbolica si trasforma in letterale”.

Franco Mattarella, invece, ha approfondito le nuove ricerche della Silicon Valley dove, attraverso finanziamenti miliardari, si stanno studiando i sistemi per giungere all’immortalità superando il potenziale umano. Alla base, c’è una fiducia illimitata in scienza e tecnologia capaci di modificare la vita.

Tutti i fondatori della Silicon Valley fondano la loro cultura sui testi come “Il mondo nuovo” di Aldous Huxley. La filosofia alla base è il transumanesimo che, attraverso la manipolazione delle menti, si propone di convincere gentilmente delle proprie teorie che stanno producendo soluzioni per superare la morte.

Il magnate miliardario russo Itskov, ad esempio, ha investito ingenti somme nel progetto ‘Iniziativa 2045’ che prevede il passaggio da uomo ad androide e che porterà alla sparizione del corpo biologico. Il biogerontologo inglese Aubrey de Grey, invece, è convinto che sia possibile superare l’invecchiamento del corpo causato dagli effetti collaterali del metabolismo.

La vita eterna, secondo Banaudi, è la nuova frontiera, una terra promessa che l’uomo può raggiungere. L’interrogativo che questi studi non si pongono, però, è il senso di una vita infinita che, tra l’altro, potranno garantirsi fasce di popolazione molto ricche.

Questi studi estremi si basano sulla convinzione che tutto sia manipolabile all’infinito ma quali sarebbero i reali vantaggi per individui e collettività?

Ciò che spaventa è lo stadio avanzato di queste sperimentazioni capaci di realizzare tutto quello che avevamo visto solo nei film di fantascienza e la cui gestione è in mano di poche persone che potrebbero cambiare le sorti del mondo.

Giovanna Cravanzola

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