“LA SCIA DELLA STELLA. UN NATALE IN POESIA E SPERANZA
CON IL PROF. GIOVANNI TESIO”
Parrocchia “S.S. Gervasio e Protasio” di Cisterna, domenica 19 dicembre 2021: atmosfera magica grazie alla musicalità delle parole di Giovanni Tesio. “La scia della stella. Un Natale in poesia” il titolo dell’ incontro organizzato da Polo Citt.Astigiano Albese – I.C. S.Damiano, Museo di Cisterna, Parrocchie di Cisterna, con Fra Production Spa, Libreria “Il Pellicano”, Aimc Asti e, con #bottiglieperlacultura, le aziende: Mo, Vaudano Gaggie, Povero, Povero distr. srl, Bossotti e Cà di Tulin. Con il prof. Tesio c’erano degli amici: don Binello, Tiziana Mo e Silvano Valsania. “La chiesa un tempo era uno spazio di vita collettivo e “Natal piemontèis”(C.St.Piemontesi) e “Il Canto dei presepi” (Interlinea) lo raccontano. Due raccolte di poesie in lingua piemontese. La prima narra un percorso alla ricerca della luce. E’ il racconto del Natale contadino: povero ma vivo” ha detto la Mo. Piemontese e italiano si sposano per raccontarlo. “Il mio dialetto è consapevole della rugosità della vita e della sua realtà. Il tema del Natale è legato alla mia infanzia e le novene sono uno dei miei ricordi più felici. La nostalgia è un nobile sentimento e la poesia è una forma di preghiera. La capanna è invito, incontro, inclusività che abbatte i muri mentre la poesia, anche quando narra disperazione, canta la speranza e traccia l’itinerario di salvezza di cui si nutre. “Natal piemontèis” è ambientato in un paese dove, uscendo da una sorta di recinto, si arriva a un grande abbraccio. La luce convoglia tutti verso la capanna che è speranza anche per la nuova vita che ci aspetta dopo la morte” ha detto Tesio. Attraverso il Natale – ha aggiunto Valsania – il libro racconta la scansione della vita e si percepisce la circolarità della società contadina. Un pomeriggio emozionante fatto di parole, amicizia, umanità. Ognuno si è messo in cammino verso quella speranza che ci manca. Giovanni Tesio, grazie alle sue poesie, ci invita all’incontro su quella strada perché qualcosa di bello ci attende.
Giovanna Cravanzola
Per gentile concessione dell’autore, si allega la poesia inedita del prof. Tesio
La Capanna che include
Gesù, Gesù, Gesù,
ma chi ti vuole più?
presepi nelle scuole?
Polemiche e parole.
Offese qua e là
ma tanta ottusità
come non fossi nato
a tutto il gran creato.
Tu nato a tutto il mondo
filo del girotondo
che allaccia in te l’umano
vicino oppur lontano.
Bambino nudo e franco
soccorri l’uomo stanco
Bambino d’ogni soglia
soccorri l’uomo in doglia.
Non hai fatto la via
per la Teologia
ma per portare aiuto
tanto al disperso, al muto
quanto al migrante al bruto
a chi tutto ha perduto
al povero al confuso
a chi non è compreso
la donna ch’è indifesa
la donna ch’è contesa
la donna abbandonata
la donna assassinata
la vita ch’è dannata
ovunque condannata
la vita che ha bisogno
di dare corpo a un sogno
la vita che affratella
nell’ora della stella
la vita che estrae
il bene dal suo male.
Non è confessionale
questa capanna ardita
e non offende o assale
ma interpreta la vita:
la vita che si viva
intesa alla sua pace
la vita verde e viva
la vita che conduce
a ciò che s’ha da fare
e c’è da fare assai
se noi facciam parole
ma fatti pochi o mai.
Ecco il mio sentimento
che del presepio sento,
e poi penso che il resto
sia tutto un gran pretesto.
Il simbolo ci vuole
per credere ai futuri
ma tu Bambino-sole
abbatti i nostri muri.
Giovanni Tesio