“Tra due mari. Storie di uomini, stretti e canali” (Libreria Geografica) è il nuovo, interessante e curioso libro di Maurizio Molan che è stato presentato venerdì 23 settembre al Castello di Cisterna d’Asti. L’autore si è confrontato con Luca Anibaldi in un dibattito piacevole e avvincente. L’incontro è stato promosso da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. S. Damiano, Museo di Cisterna con Fra Production Spa, Libreria “Il Pellicano”, Aimc di Asti e rientra nel percorso “Vecchie e nuove R-Esistenze – Art. 3: uguali e diversi”.
Maurizio Molan, medico chirurgo specializzato in chirurgia toracica, è un autore curioso e dai molteplici e variegati interessi. La geografia è uno di questi e, proprio da questa passione, è nato questo libro che non è fatto solo di descrizioni ma è profondamente abitato dalle storie di uomini avventurosi che, nel corso dei secoli, hanno cercato di soddisfare la loro sete di altrove. Scritto in modo appassionato – come ha detto in apertura Anibaldi - porta il lettore in giro per il mondo oggi a 500 anni dall’impresa di Magellano e a 300 da quelle dell’astigiano Giacomo Bove. Il titolo – come ha sottolineato l’autore – racconta di luoghi ma l’elemento antropico, l’esploratore, l’uomo… è la cifra che fa la differenza.
Dietro a ciascuno di questi grandi esploratori c’è una storia ma, soprattutto, un sogno.
Quello di andare al di là di ciò che è conosciuto e consentito per spingersi alla ricerca di nuove terre ma, forse, anche di se stessi. Una sete inesauribile che spinge la maggior parte di loro a esperienze estreme, spesso al limite dell’umano e che li porta a sacrificare anni, affetti e, spesso, anche la vita. Ma è proprio questa brama che consente loro di varcare le porte di tutto ciò che è certo per catapultarsi nell’universo dell’inesplorato che, se da un lato fa rabbrividire, dall’altro li attrae con il suo fascino ammaliatore.
Verificare le proprie ipotesi, spingersi dove nessun altro uomo è mai stato o cercare una via più breve per arrivare in queste terre lontane… Un libro carico di luoghi, storie, aneddoti capaci di farci viaggiare ma anche riflettere non solo su ciò che unisce e su ciò che divide - come gli stretti e i canali - ma soprattutto su quanto l’uomo sia da sempre spinto ad affrontare nuove sfide non solo con il mondo ma con la propria umanità.
Giovanna Cravanzola