“Orizzonti di bellezza. Calosso: un paese di memorie e di futuro” (Rubettino) non è solo un saggio ma un piccolo gioiello che narra la bellezza dei piccoli luoghi. Gli autori, Piercarlo Grimaldi ed Enrico Ercole, ne hanno discusso con Carlo Milordini sabato 10 giugno 2023 al Castello di Cisterna. Piercarlo Grimaldi è antropologo, già Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Enrico Ercole insegna Sociologia dell’ambiente e del territorio presso l’Università del Piemonte Orientale. Carlo Milordini - che si occupa come volontario della biblioteca di Calosso – in apertura ha sottolineato che il libro fa parte del progetto “Identità future” che prevede la nascita di un Museo che si chiamerà “Memorie di futuro”. Il progetto nasce più di dieci anni fa e, ancora oggi, è sostenuto dall’ amministrazione comunale con il sindaco Pierfrancesco Migliardi. Il libro è una guida ed è un accompagnamento a questo museo che non ha oggetti ma monitor con i video dei luoghi e delle interviste. I filmati sono di Andrea Icardi con le musiche originali di Giorgio Conte. Il lavoro è frutto degli studi condotti da un comitato scientifico di cui fanno parte Piercarlo Grimaldi, Enrico Ercole, Giorgio Conte, Giancarlo Ferraris, Adriano Da Re, Mauro Ferro guidati da Salvatore Leto.
“Il Museo di Calosso è particolare ed è situato in una chiesa evangelica sconsacrata di piccole dimensioni ed è per questo che si è giocato sulla multimedialità. Abbiamo scelto un luogo che rappresenta il paese ma anche un faro di luce che collega i musei delle colline. Calosso è un punto di questa rete e volevamo essere innovativi. Così abbiamo realizzato una serie di filmati e interviste cercando temi diversi. È nato un materiale nuovo. Alla fine del ‘900 si è sentita l’urgenza antropologica rispetto alla ricerca della tradizione. Purtroppo molto è trascorso e si è perso. Per me è stato un nuovo stimolo ma ho scoperto che il sapere contadino non esiste quasi più ed è per questo che nasce l’esigenza di narrarlo. Solo in luoghi come Calosso si ritrova il linguaggio mitico ma è comunque un grande lutto” ha detto Grimaldi.
La volontà è quella di valorizzare Calosso associandolo ad un altro paese. “Molti – ha detto Enrico Ercole – si sono offerti come testimoni per le interviste e ognuno ha apportato il proprio contributo per le riprese, il montaggio, le musiche… Sono emerse anche molte idee e, ad esempio, sono state aggiunte le cantine sociali e le aziende vitivinicole. Personalmente mi occupo del ruolo del turismo nello sviluppo locale ma anche di integrazione e di come le società rimangono coese. Il turista vuole vedere vuole vedere qualche museo e cantina. L’obiettivo è formare una rete di luoghi perchè ciò che accomuna le varie comunità è avere antenati contadini”.
Il libro si rivolge al turista lento amante del piccolo e bello. “Oggi rinascono borghi, paesi e comunità. A partire dagli anni ‘70 si è riscoperto il valore delle tradizioni e, da allora, non ci si è più fermati e questo vale per tutto l’occidente. Il mondo complesso, parcellizzato e veloce non ci appartiene” ha aggiunto Grimaldi.
A Calosso, come ha ricordato Milordini, da 30 anni celebra la “Festa dei crutin” e il passato rigermogliato rappresenta il presente mentre la lentezza è la traiettoria per il futuro ed è per questo che l’ identità che arriva dal passato dà senso al presente ma anche a ciò che verrà perchè, come ha concluso Grimaldi, la bellezza del mondo sarà la sua salvezza.
Giovanna Cravanzola