“STRADE DELLE MEMORIE PARTIGIANE – ITINERARIO PININ BALBO”
14° INCONTRO DEL POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. 2010/2011
Un gruppo di insegnanti uniti dall’amicizia e dalla passione per la storia recente, la collaborazione con l’ Amministrazione del Comune e l’Anpi di Alba sono riusciti nei mesi scorsi a portare ad un importante risultato: la prima di una serie di pubblicazioni sul tema degli itinerari partigiani nelle Langhe. Il primo volume dal titolo: “STRADE DELLE MEMORIE PARTIGIANE – ITINERARIO PININ BALBO” è stato presentato venerdì 1 aprile 2011 presso la Biblioteca Civica di Canale d’Alba. L’incontro è stato organizzato dall’ Associazione Franco Casetta di Canale in collaborazione con il Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese - di cui la Direzione Didattica di San Damiano d’Asti è capofila.
Marco Castella, nella veste del moderatore, ha aperto la serata seguito dai saluti del partigiano Pasquero e della dott.ssa Barberi dell’ Anpi di Alba che ha portato anche i saluti del dottor Enzo Demaria che non ha potuto prendere parte all’appuntamento. La Dott.ssa Barberi ha sottolineato l’importanza di pubblicazioni come questa in un momento storico molto delicato nella quale sempre più spesso appare evidente l’afflizione della democrazia. Proprio per questo l’Anpi tempo fa, ha aperto le iscrizioni non solo a coloro che hanno vissuto i tristi giorni della seconda guerra mondiale ma anche a tutti coloro che, con modalità diverse, “resistono” ancora oggi per salvaguardare tutto ciò per cui i partigiani hanno strenuamente lottato in quegli anni. Il presidente dell’ Anpi di Alba, in considerazione di tutto ciò, ha ritenuto doveroso ricordare con una pubblicazione che documenti i luoghi dove, per zone omogenee, si sono svolti alcuni fatti molto importanti dell’ultima guerra. Una sorta di guida, anche turistica, per promuovere i valori costituzionali.
Dopo la proiezione di un video che ben ha documentato il senso del percorso, hanno preso la parola alcuni degli autori: Daniela Gonella, Michelangelo Caponetto e Daniele Ferrero che hanno sottolineato i tratti salienti e le motivazioni più profonde della pubblicazione. Innanziutto uno dei punti di partenza è stata la necessità di trovare un approccio per presentare la Resistenza ai ragazzi attraverso, però, uno strumento che le restituisse vita e vigore. Una delle idee che si è sviluppata a questo proposito è stata quella di una “Passeggiata Partigiana” per visitare in prima persona, i luoghi che hanno fatto la storia. Ma anche un modo per “mettersi in movimento azionando corpo, mente e passione”.
Successivamente il dottor Demaria ha rilanciato il progetto collegando a tutto ciò anche le parole ai luoghi. Il testo, infatti, raccoglie otto tappe significative, raccontate attraverso diverse fonti che vanno dal letterario, ai diari, alle lettere…. Il primo volume è dedicato a Pinin Balbo, caduto a Valdivilla nel 1945, Medaglia d’Oro. Il secondo volume verrà dedicato alla memoria della Medaglia d’Oro Cocito. Il desiderio è proprio quello di portare a contatto dei luoghi: strade, cippi, lapidi… perché ciò consente di entrare direttamente in contatto con il passato. Ma anche la morfologia del terreno, la collina, fa comprendere meglio le difficoltà: la fatica, le scivolate nel fango, concretizzando la lotta partigiana e permettendo di riscoprirla dal punto di vista dei protagonisti anche perché i luoghi della memoria sono fondamentali in una società civile che non vuole correre il rischio di imbarbarirsi. Come ha sottolineato in più occasioni il moderatore Castella, un modo anche per promuovere, salvaguardare e valorizzare un territorio che è anche fatto di questi aspetti. Una sorta di vademecum anche per chi non conosce questa terra, provenendo da altre zone.
Luoghi, spesso, di una bellezza sconvolgente la quale stride con la crudeltà di certe vicende che li hanno visti come teatro.
Ma cosa significa preservare oggi i valori della lotta partigiana? Innanziutto avere coscienza del fatto che occorre lavorare sulla qualità della memoria contro il desiderio della rimozione ma non solo, occorre promuovere una memoria di tipo empatico che faccia sentire vicinanza umana con i protagonisti di allora e ci faccia domandare come ci saremmo comportati nelle stesse situazioni…
I percorsi presentati sono strade della memoria perché attraverso di esse, si rivitalizza la memoria stessa, uscendo dalla logica delle commemorazioni vuote e retoriche, liberandosi dai propri alibi e dal desiderio di pensare soltanto alle proprie vicende private. Il dottor Paglieri, anche in veste di consigliere comunale ad Alba, in merito agli argomenti trattati, ha arricchito la serata portanto interessantissimi approfondimenti la cui narrazione ha coinvolto i presenti. All’incontro erano presenti anche i parenti di Faustino Novara, che ha terminato tragicamente la sua vita a Baldichieri in quegli anni, hanno raccontato la loro triste esperienza in relazione alle lotte intraprese contro la rimozione della lapide. Al termine il consigliere comunale di Alba, Alberto Gatto, ha rinnovato i saluti e l’appoggio all’iniziativa da parte dell’ Amministrazione.
Una serata densa di stimoli e proposte, sicuramente da ripetere anche in altri luoghi.
Prossimo appuntamento del Polo Cittattiva, venerdì 15 aprile 2011 alle 21,00 presso il Castello di Cisterna.Titolo dell’incontro:“UNITA’ E SOCIETA’: VECCHIE POVERTA’, NUOVE POVERTA’”, sarà presente don Andrea Gallo.
Giovanna Cravanzola