Domenica, 11 Marzo 2012 | Scritto da: didattica

SCARICA IL VOLANTINO: 16mar12sentieri

VAI AL SENTIERO ON LINE: http://www.everytrail.com/view_trip.php?trip_id=1460576

Per acquistare la pubblicazione rivolgersi a:

INFORMAZIONI
Ente Turismo Alba Bra Langhe e
Roero - A.t.l. Langhe e Roero
Piazza Risorgimento, 2
12051 ALBA -cn-

Tel. 0173.35833 - Fax 0173.363878
www.langheroero.it - www.enteturismo.com
info@langheroero.it

“STRADE DELLE MEMORIE PARTIGIANE. ITINERARIO LEONARDO COCITO”

MAPPE PER RIPERCORRERE I SENTIERI DELLA STORIA

11^ INCONTRO PER IL POLO CITTATTIVA ASTIGIANO E ALBESE

Guide turistiche e mappe stradali sono strumenti per guidare verso luoghi vicini e lontani. Offrono la possibilità di raggiungere anche mete sconosciute grazie al reticolo delle strade che vi sono tracciate. E proprio in questa rete, talvolta, si può rimanere impigliati non solo fisicamente ma anche emotivamente, specialmente quando si raggiungono posti che sono stati scenari di episodi particolari. Destinazioni che ci portano a riflettere anche quando le abbandoniamo, che ci spingono a tornare alla ricerca delle orme che furono di altri, per lasciare anche la nostra traccia  e respirare la polvere del tempo. Partendo da suggestioni come queste, un gruppo di insegnanti albesi – in collaborazione con l’ANPI Sezione di Alba, l’ Associazione Colle della Resistenza e Comune di Alba ed il contributo della Fondazione CRC – ha realizzato il secondo volume della serie “Strade delle memorie partigiane” dedicando il percorso all’ itinerario Leonardo Cocito.

E proprio ad un anno di distanza dalla pubblicazione del primo volume, venerdì 16 marzo 2012 presso il Museo Arti e Mestieri di Cisterna d’Asti è stato presentato questo secondo importante lavoro realizzato da Michelangelo Caponetto, Enzo Demaria, Daniele Ferrero, Marco Francia, Daniela Gonella, Gabriele Proglio ed Elena Ruella. L’incontro, inserito all’interno del calendario delle iniziative del Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese, è stato organizzato dall’Associazione Franco Casetta di Canale in collaborazione con il Museo Arti e Mestieri di un Tempo di Cisterna d’Asti e l’Israt.

La serata è stata introdotta dal dott. Marco Castella dell’ Associazione Franco Casetta che ha portato il saluto degli organizzatori ed ha poi dato la parola alla sig.ra Barberis rappresentante dell’ Anpi di Alba. Quest’ultima ha portato  al pubblico il saluto del Presidente momentaneamente assente poiché impegnato a Londra per l’organizzazione della prossima giornata del 25 aprile 2012 durante la quale si svolgerà una conferenza sulle missioni alleate nelle Langhe durante la Resistenza. L’obiettivo è di coinvolgere le nuove generazioni superando il momento celebrativo dei primi anni del dopoguerra per puntare sulla formazione storica. Da anni, infatti, l’Anpi di Alba cerca di rivitalizzare la conoscenza di questo periodo sforzandosi anche di partire dalla storia di ceppi e lapidi  commemorativi che spesso si incontrano sulle strade. Proprio in questa prospettiva è nato il percorso “Strade della Memoria” grazie alla disponibilità di professori entusiasti e preparati che hanno permesso con il loro lavoro di dare alle stampe il secondo volume di questa serie che è sia storica che turistica.

Il senso di questo lavoro – come ha ben sottolineato il dottor Castella – consiste nel partire da fonti scritte per metterle in scena su un territorio ricco di memorie da raccontare. Non solo, l’Associazione Franco Casetta, grazie al contributo e alle competenze di un socio - Luca Sibona – ha potuto ripercorrere l’itineraio registrandolo con traccia GPS. Un modo per rendere questi sentieri vivi così come le presenze di coloro che li hanno percorsi accompagnati dal senso di precarietà quotidiana, dal dolore e, spesso, da qualche tragedia inspiegabile e, spesso, disumana. La storia allora – come ha messo in risalto Castella - mette le gambe ed esce dai libri, “… entra dentro alle stanze e le brucia…” come cantava De Gregori. I volumi di questa serie, proprio per questo motivo, hanno lo scopo di accompagnare i visitatori in queste località ma anche di promuovere una riflessione sull’utilizzo dei luoghi della Resistenza.

Daniele Ferrero, Michelangelo Caponetto ed Elena Ruella hanno  portato le motivazioni profonde che hanno mosso il loro lavoro di insegnanti a contatto con gli adolescenti, proprio oggi che la distanza temporale potrebbe rendere lontane e quasi irraggiungibili queste vicende. Per questo è necessario cambiare la qualità della memoria della Resistenza, renderla viva, attuale non riproponendola come un rituale sterile ma rileggendola alla luce dei suoi valori che sono ancora assolutamente attuali. Occorre, in questa prospettiva, ricostruire una memoria collettiva operando in modo che ciascuno – i giovani in particolare – se ne riappropri facendola diventare individuale, come propone Dacia Maraini.

A questo proposito il prof. Caponetto ha sottolineato come l’esperienza partigiana fu un fatto di popolo alla ricerca di un destino dopo i disperati anni della dittatura e della guerra. Furono, pertanto, laboratori di libertà per il futuro di un nuovo Paese che doveva ancora nascere e, nel quale, in parecchi sacrificarono tutto, misero a rischio se stessi ed i propri cari nell’intento di dare riparo e rifugio ai combattenti.

Ripercorrere le strade della storia, in questo caso della Resistenza, consente di andare più a fondo, di riconoscere i luoghi, di paragonarli rispetto alle trasfromazioni che hanno subito nel corso del tempo.  Luoghi di uomini, di idee, di esigenze che, oggi, per alcuni aspetti possono ancora essere quelli di allora perché, come ha sottolineato la prof.ssa Ruella, proprio oggi c’è la necessità di resistere ancora. I percorsi presentati nel volume sono concreti, fortemente legati alla realtà. Oggi i mezzi multimediali consentono di rileggere questo periodo utilizzando il linguaggio delle generazioni 2.0 senza però tralasciare la conoscenza reale di quelle strade ripercorse riscoprendo davvero un territorio.

Al termine il dott. Paglieri dell’ Associazione Franco Casetta ha ripercorso le pagine del volume attraverso citazioni ma anche interviste e video a testimoni diretti del massacro di Cerequio perpetrato tra le mura di quella che oggi è una magnifica cascina immersa nel verde, un luogo bellissimo che contrasta con la tragicità dell’ evento, come spesso accade nella storia.

“STRADE DELLE MEMORIE PARTIGIANE. ITINERARIO LEONARDO COCITO”, una mappa per ripercorrere il passato alla ricerca non di eroi ma di uomini comuni che – anche a causa del destino - con il loro coraggio hanno tracciato il sentiero della libertà sul quale oggi tutti noi possiamo camminare anche se spesso lo facciamo inconsapevolmente. È invece importante accorgersi che la libertà è un valore che occorre sempre tutelare ed è proprio per questo che, come recita G. Roversi se “Oggi sono rimasti in pochi a contrastare…” , “E’ oggi che dobbiamo contrastare”.

Giovanna Cravanzola

Partecipa alla discussione