Domenica, 25 Novembre 2012 | Scritto da: didattica

“FIORELLA E CRISTIANO PORTATORI DI SPERANZA: L’ESPERIENZA DI DUE VOLONTARI DELL’OMG NELL’OSPEDALE DI CHACAS IN PERU’”

9^ INCONTRO DEL POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. ‘12/’13

SCARICA LA REGISTRAZIONE DELLA SERATA IN FORMATO MP3: http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni_download.html

Oggi è spesso difficile mantenere una prospettiva positiva. Proprio per questo la serata del  29 dicembre 2012, presso il Teatrino Parrocchiale di Cisterna d’Asti, ha portato spunti di riflessione davvero importanti. L’incontro “Fiorella e Cristiano portatori di speranza: l’esperienza di due volontari dell’OMG cristianotarabraall’ospedale di Chacas in Perù” è stato organizzato dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese, dal Museo Arti e Mestieri di un Tempo e dalle Parrocchie di Cisterna e Valle San Matteo. I relatori della serata, Fiorella Cauda e Cristiano Tarabra - rispettivamente infermiera e medico – sono stati introdotti da Marisa Garavello, insegnante presso la Scuola Primaria di Cisterna d’Asti e conoscitrice dell’Organizzazione Mato Grosso per la quale operano i due protagonisti della serata. La Garavello ha sottolineato come, alla base di  un’ esperienza di volontariato, ci debba essere la speranza. L’Omg non è solo  un movimento ma un vero e proprio modo di vivere che chiede di agire concretamente nel quotidiano. Nasce alla fine degli anni ’60 dopo un viaggio di missione in Brasile. Le condizioni di vita disagiate della popolazione spingono i giovani che vi avevano preso parte a porsi delle domande. Da allora padre Ugo, uno dei fondatori, continua ad andare ovunque sia necessaria la testimonianza di questa scelta. Così dal 1967 l’Omg lavora in America Latina cercando di operare in favore di tutti i bisognosi a diversi livelli. Il principio di base è quello di mettersi al servizio dei più poveri con gioia. Subito dopo ha preso la parola Cristiano Tarabra, 35 anni, medico generico da dieci. La sua esperienza nell’Omg nasce dopo aver incontrato, a 17 anni, un gruppo di giovani che ne faceva parte. Dopo il matrimonio con Fiorella nel 2005, c’è la scelta di partire nel 2008 per Chacas, in Perù dove sorge l’unico ospedale che offre gratuitamente cure per tutta la popolazione. Oggi hanno 3 figli. Fiorella Olivetti, invece, ha 32 anni ed è infermiera. Conosce l’Omg in famiglia dove, da sempre, si è molto attenti alla solidarietà. Già adolescente accompagna a Chacas il padre Beppe impegnato nella costruzione del tetto di una chiesa. Proprio questa persona straordinaria – anche nelle azioni quotidiane come postino a S. Damiano – perderà la vita nel ’97 in un incidente avvenuto durante un servizio per l’Omg. Tutto ciò, ovviamente, segnerà profondamente la vita della famiglia che, anziché chiudersi nel dolfiorellaolivettiore, continuerà l’opera iniziata con Beppe.

L’ospedale di Chacas, per volere di don Ugo, è bello e accogliente in modo che la guarigione sia più rapida ma sia assicurata anche una morte dignitosa ai malati terminali. Nel centro i medici lavorano gratis e, praticamente, senza orari. Infatti si parte dalle visite ambulatoriali alle 8,00 per terminare in corsia alle 23,00 per proseguire, in caso di necessità, ancheoltre. All’interno è attiva una scuola per infermieri e ostetriche di cui si occupano i medici italiani. Oltre ai volontari, ci sono circa settanta dipendenti che svolgono le attività fondamentali per il funzionamento della struttura: cuochi, infermieri, operatori della lavanderia, autisti… il tutto per cinquanta posti letto in un luogo dove, l’ospedale più vicino, si trova ad almeno quattro ore dei jeep oppure dodici a piedi. Il Perù non offre assistenza sanitaria gratuita, se non minime prestazioni per ragazzi di età inferiore ai diciotto, donne incinte ed anziani. Per il ricovero ospedaliero vengono richieste cifre astronomiche, improponibili anche per un italiano medio. Lo Stato ha predisposto dei Centri di Salute nella vallata con la presenza di un infermiere e di un’ostretica che, però, non hanno strumenti e offrono il servizio in modo davvero discontinuo. L’ospedale di Chacas, invece, garantisce prestazioni ad un vasto bacino di utenza, garantendo la conservazione di una storia clinica e, se necessario, il trasporto e l’intervento gratuito in strutture come quelle di Lima. Tutti i materiali di cui è stata della struttura ospedaliera ed anche i prodotti medici, sono dono di industrie privati italiani. L’incredibile di tutto ciò è che una struttura, i cui costi mensili si aggirano intorno ai cinquantamila euro, riesca a funzionare solo grazie al volontariato e alle donazioni che arrivano, con canali diversi, dall’Italia.

Fiorella, nel suo intervento, ha spiegato l’attività di cui si occupa a Chacas: la distribuzione mensile degli alimenti ai più poveri nelle loro abitazioni. Ovviamente i poverissimi sono moltissimi in un luogo dove ci sono già molti poveri e - come ha ben sottolineato – spesso dietro la richiesta di cibo si viene a scoprire la mancanza di vestiario o dei minimi sussidi per alleviare la vita di malati e anziani. Purtroppo, spesso, ciò implica scelte dolorose sulla distribuzione del necessario, specialmente oggi quando, la crisi mondiale ha portato anche un calo degli aiuti. Al termine i due volontari hanno sottolineato quanto la difficoltà della loro scelta che si conquista ogni giorno con impegno e volontà ma che viene ripagata dalla ricchezza umana che si riceve dalle persone del luogo. Inoltre questa esperienza ha fatto loro capire che la nostra società può essere pericolosa quando distrae dal senso della vita che si recupera solo se si riesce a comprendere ciò che è importante davvero.marisagaravello

In conclusione la Garavello ha presentato un progetto collegato alla serata. Infatti a partire dal mese di novembre, le scuole dell’infanzia e primaria di Cisterna hanno attivato i laboratori serali “L’arte di arrangiarsi” al quale hanno preso parte genitori, abitanti, bambini. Durante gli incontri sono stati realizzati, esclusivamente con materiale di recupero, diversi oggetti utili con i quali verranno allestite, nelle domeniche di dicembre, due bancarelle a Cisterna e Valle S. Matteo a cura delle parrocchie e dei genitori.

Il ricavato, ad offerta libera, verrà devoluto - sempre a cura dalle parrocchie – in favore dell’ospedale di Chacas. Con la collaborazione della Protezione civile di Cisterna e dei negozi, inoltre, verrà effettuata una raccolta di generi alimentari non deperibili. Le raccolte di fondi e alimenti proseguiranno per tutto il mese di gennaio.

Giovanna Cravanzola

Partecipa alla discussione