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Domenica,3 Aprile 2016 | Scritto da: didattica

GIORGIO FERRARIS RACCONTA LA CAMPAGNA DI RUSSIA DI GIACOMO ALBERTI ALPINO DELLA CUNEENSE

12^ INCONTRO POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. ‘15/’16

In occasione della prossima inaugurazione del “Parco degli Alpini” di S. Damiano d’Asti, del 71° anniversario della Liberazione e dell’ 86esima Adunata degli Alpini che si terrà ad Asti, la Chiesa della Confraternita di  S. Giuseppe di S. Damiano ha ospitato un’ iniziativa nella quale storia, musica ed emozioni si sono fuse in un’unica intensa voce. La presentazione del libro ”In prima linea a Nowo Postojalowka. La campagna di Russia di Giacomo Alberti alpino della cuneense” (Ed. Araba Fenice)di Giorgio Ferraris, è stato organizzato dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese, l’Associazione “Amici di S. Rocco”, la Sezione Alpini di S. Damiano d’Asti, l’Israt, il “Comitato Chiesa di S. Giuseppe”, la Corale Santostefanese e l’Associazione Aimc di Asti, il gruppo Dimar – Supermercati Famila (che ha offerto il rinfresco).

Alessandro Cerrato ha introdotto per la seconda volta l’autore che era già stato ospite del Polo Cittattiva a S. Damiano d’Asti per presentare il suo precedente lavoro “Alpini dal Tanaro al Don”. Ferraris è stato more…

Lunedì,9 Febbraio 2015 | Scritto da: didattica

IN PRIMA LINEA A NOWO POSTOJALOWKA.

LA CAMPAGNA DI RUSSIA DI GIACOMO ALBERTI ALPINO DELLA CUNEENSE

13^ INCONTRO POLO CITTATTIVA PER L’ASTIGIANO E L’ALBESE PER L’A.S. ‘14/’15

In occasione delle Manifestazioni per il 70 esimo anniversario della Liberazione e della Battaglia di Cisterna e S. Stefano Roero, venerdì  13 febbraio 2015 - presso la Biblioteca Comunale di Canale d’Alba - si è tenuto il primo di una lunga serie di appuntamenti inseriti all’ interno del calendario “Recuperi – amo”. L’incontro dal titolo ”In prima linea a Nowo Postojalowka. La campagna di Russia di Giacomo Alberti alpino della cuneense”, è stato organizzato dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese, l’Associazione Franco Casetta  e il Museo Arti e Mestieri di Cisterna d’Asti.  A introdurre la serata Tiziana Mo che ha rivolto ai presenti i saluti degli

organizzatori.

Ha preso poi la parola Giorgio Ferraris, maestro elementare, nato il 3 aprile 1952 a Ormea, dove vive ed è l’attuale sindaco (carica che ha già ricoperto altre volte in passato). E’ stato consigliere regionale. Ha scritto (e pubblicato con Araba Fenice) “Alpini dal Tanaro al Don”, sulle vicende dei Battaglioni Ceva e Mondovì al fronte russo e del libro dal quale è stato tratto il titolo dell’ incontro. Ferraris, in primo luogo, ha voluto rendere note le motivazioni che hanno portato alla stesura di questo secondo volume nato dalla sua passione per le tragiche vicende degli alpini della cuneense sul fronte russo ma, soprattutto, dall’incontro con Giacomo Alberti, uno dei pochi sopravvissuti a quella more…

Domenica,30 Gennaio 2011 | Scritto da: didattica

scarica il volantino: 11febb11

ALPINI DAL TANARO AL DON

Settimo incontro del Polo Cittattiva per l’ Astigiano e l’ Albese

della Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti per l’a.s. ‘10/’11

I tragici eventi della nostra storia recente, spesso, sono ancora in attesa di essere compresi e valutati a fondo. La campagna di Russia è uno di questi rappresentando, per moltissime famiglie italiane, una ferita ancora aperta. Un’ intera generazione non ha più fatto ritorno nelle vallate cuneesi e, proprio per questo motivo, il Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese ha deciso di riproporre la presentazione del libro di Giorgio Ferraris: “Alpini dal Tanaro al Don” (Ed. ArabAFenice) che è stato presentato venerdì 11 febbraio 2011 presso il Comune di S. Damiano d’Asti. La serata è stata organizzata in collaborazione alla Biblioteca Comunale “G. Nosengo” di S. Damiano d’Asti e all’ Amministrazione Comunale.

L’autore, maestro elementare, ex consigliere regionale e Presidente della Comunità Montana Alta Val Tanaro, si è da sempre appassionato a questa vicenda non solo dal punto di vista storico ma, soprattutto, umano. Figlio di un reduce, alpino del Battaglione Mondovì, ha vissuto in prima persona il disagio del padre, uomo provato, nel raccontare la sua esperienza di quei tristi giorni. La serata è stata introdotta dai saluti del vicesindaco di S. Damiano, Giorgio Gilardetti mentre il prof. Alessandro Cerrato ha sapientemente condotto l’incontro ponendo domande all’ autore e proponendo spunti di riflessione per il pubblico presente.

Un libro ricco di una densa documentazione fotografica che accompagna il lettore nel duro percorso che condusse molti giovani della Alta Val Tanaro a non fare più ritorno alle proprie more…

Martedì,16 Febbraio 2010 | Scritto da: didattica

Un’ intera generazione che non ha più fatto ritorno nelle vallate cuneesi, giovani dai 20 ai 25 anni che hanno bruciato la loro breve esistenza nell’arco di mesi orribili all’interno della disastrosa ed inutile campagna in Russia.

A tutti questi ragazzi, e alle loro famiglie, è stato dedicato il libro di Giorgio Ferraris: “Alpini dal Tanaro al Don” (Ed. ArabAFenice) che è stato presentato lunedì 22 febbraio 2010 presso il Comune di Montà all’interno degli incontri di sensibilizzazione promossi dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese, che vede nella Direzione Didattica di S. Damiano la scuola capofila, in collaborazione con l’Associazione Franco Casetta.

L’autore, maestro elementare, attualmente consigliere regionale e Presidente della Comunità Montana Alta Val Tanaro, si è da sempre appassionato a questa vicenda non solo dal punto di vista storico ma, soprattutto, umano. Figlio di un reduce, alpino del Battaglione Mondovì, ha vissuto in prima persona il disagio del padre, uomo provato, nel raccontare la sua esperienza di quei tristi giorni. La serata è stata introdotta da Silvano Valsania, sindaco di Montà, che ha saputo sapientemente toccare i punti salienti del libro ponendo domande all’ autore e proponendo spunti di riflessione per il numeroso pubblico presente. Gli interventi del moderatore e dell’autore sono stati intervallati da canti, rievocanti la guerra, proposti dalla Corale di Santo Stefano Roero.

Un libro dedicato ai giovani di allora, ragazzi che non si erano mai allontanati dai loro paesi, che non conoscevano nulla della vita, della politica e della guerra e nulla avevano contro le popolazioni che avrebbero dovuto combattere. In massima parte erano contadini e quello era il loro sapere: la propria terra che subito balzava come termine di paragone quando ai loro occhi apparivano le immense e monotone pianure straniere che stavano calpestando, tanto diverse dalle loro terre ma accomunate dalla misura del lavoro e della fatica.

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