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Giovedì 15 febbraio 2024 in videoconferenza (Meet) si è tenuta la seconda videosofia con il prof. Alberto Banaudi dal titolo “Individuum absolutum. l’individuo scatenato e la sua epoca. individuo, società, scuola, intelligenza artificiale, stupidità naturale… parte seconda“. L’iniziativa, inserita all’interno del percorso more…
“Individuum absolutum. L’individuo scatenato e la sua epoca. Individuo, società, scuola, intelligenza artificiale, stupidità naturale…” è il titolo della nuova videosofia che si è tenuta giovedì 16 novembre 2023 con il prof. Alberto Banaudi. L’iniziativa, inserita all’interno del percorso “Vecchie e nuove R-esistenze_Art. 3: … ancora uguali e diversi_3” è stata more…
Proseguono gli incontri con il prof. Alberto Banaudi che, giovedì 28 aprile 2022 alle 18, è ritornato con una nuova videosofia dal titolo“Vedere dio. Miti greci relativi alla visione degli dei”. L’iniziativa è stata promossa da Polo Cittattiva per l’ Astigiano e l’ Albese – I.C. di San Damiano, Museo Arti e Mestieri di un Tempo di Cisterna con Fra Production Spa, Libreria “Il Pellicano” e Aimc di Asti. Cosa significava, nel mondo greco, stare di fronte alle divinità? Vedere il divino, in tutte le culture, rappresentava qualcosa di particolare e, a volte, anche di pericoloso. Ciò che era sacro doveva essere tenuto separato per non essere contaminato e non doveva neppure interferire con le culture umane. Tutto ciò valeva anche per i greci? I popoli orientali avevano approccio diverso rispetto a loro. All’uomo biblico, l’effetto dell’incontro con Dio suscitava il timore. Chi vedeva Dio non poteva vedere Dio. Tutto ciò è stato un grande oggetto per tutte le religioni: da un lato la paura ma, dall’altro, la ricerca dell’ incontro. Ad esempio nell’Apocalisse, c’è la rivelazione di Dio. L’Apostolo Giovanni, esiliato sull’isola di Patmos, scrive un libro per tutti i dissidenti del mondo per dire loro che devono avere fiducia perché porta con sé la speranza che gli ha dato Gesù. Rivelare, dire svelare ma anche ri-velarlo (cioè velarlo) di nuovo. Dio non si può mai vedere fino in more…
“TESEO E IL MINOTAURO. IL MITO DEL LABIRINTO”
Una nuova videosofia per parlare del mito quello che si è svolto in videoconferenza giovedì 17 marzo 2022 con il prof. Alberto Banaudi giovedì 17 marzo 2022. Questa volta si è parlato di “Teseo e Minotauro. Il mito del labirinto”. L’iniziativa, inserita nel percorso “Vecchie e nuove R-esistenze: - Ancora riconnessioni_8″ è stata promossa da Polo Cittattiva per l’ Asti- giano e l’ Albese – I.C di S. Damiano, Museo di Cisterna, Israt, Associazione “Franco Casetta” con Fra production spa, Libreria “Il Pellicano” e Aimc di Asti.
Teseo ed Eracle rappresentavano i prosecutori dell’opera ordinatrice di Zeus basata sulla giustizia che, però, era perfetta ma more…
Dopo aver trattato di mitoterapia, teatro greco e di molto altro ancora, il prof. Alberto Banaudi è tornato venerdì 11 febbraio 2022 con una nuova videosofia dal titolo “Orfeo il mito del poeta”. L’iniziativa è stata promossa da Polo Cittattiva per l’ Astigiano e l’ Albese – I.C di S. Damiano, Museo di Cisterna, Israt, Associazione “Franco Casetta” con Fra production spa, Libreria “Il Pellicano” e Aimc di Asti.
Il mito di Orfeo risale al VI secolo a.C. ma, probabilmente, è molto più antico. Era il figlio della musa Calliope (che significa ‘bella more…
Venerdì 18 giugno 2021 alle 18, si è tenuta l’ ultima videosofia con il prof. Alberto Banaudi per l’a.s. 2020/21. Titolo dell’ incontro “I miti dell’amore”. L’iniziativa è stata organizzata da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di S. Damiano, Museo di Cisterna, Fra production, Lib. “Il Pellicano” e Aimc di Asti. Il prof. Banaudi, in piena pandemia, ha inaugurato nell’aprile 2020 il ciclo delle videosofie che, da allora, stanno riscuotendo grande successo. L’appuntamento ha concluso il ciclo di conferenze sul tema dei miti dell’amore nell’antichità classica. Il mito di Amore e Psiche (che significa sia anima che farfalla) è uno dei più belli. Psiche era la bellissima figlia di un re, la più bella di tre sorelle. Era così bella che la sua fama era diffusa ovunque e moltissimi principi volevano sposarla ma erano scoraggiati dalla sua avvenenza. Così ne parlavano come se fosse una dea da venerare, trattandola, cioè, come se fosse la dea Venere che si adirò sentendosi usurpata da un’umana. Così la punì: si sarebbe innamorarata di un essere mostruoso. Per far questo, mandò suo figlio Amore che doveva colpirla con una freccia per compiere la maledizione. Però, per sbaglio, la freccia lo colpì ad un piede e Amore si innamorò perdutamente della ragazza. La portò via con sè in un palazzo dove stabilì che potessero incontrarsi solo di notte al buio, in un matrimonio segreto, per difendersi dalle ire della madre. Psiche, però, si sentiva sola e voleva incontrare almeno le sorelle. Amore more…
“DELL’AMORE E DI ALTRI DEMONI. EROS NELL’INTERPRETAZIONE DI PLATONE”
Un altro appuntamento per parlare di amore ma anche dell’essenza della vita con il prof. Alberto Banaudi. Venerdì 16 aprile 2021 si è tenuta la videosofia “Dell’amore e di altri demoni. Eros nell’interpretazione di Platone” organizzata da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’albese – I.C. di San Damiano, Museo di Cisterna con Fra Production Spa, Lib.“Il Pellicano” e Aimc di Asti. Rispetto al tema dell’amore, Platone diffidava dei poeti che davano troppo spazio alle passioni e alle emozioni cogliendo solo il lato drammatico dei sentimenti. I poeti, dal suo punto di vista, avrebbero dovuto cantare solo dei valori civili. Il tema dell’amore, invece, era importante e Platone ne ha scritto nel Simposio e nel Fedro. Il termine simposio indicava un incontro conviviale durante il quale era possibile bere ma con misura. In quello di cui scrive, Platone immagina che siano presenti personaggi importanti come Aristofane, Agatone, Fedro, Pausania, Socrate, Alcibiade… Si decide di fare un elogio dell’amore. Si tratta di un esercizio retorico difficile: cantare qualcosa che nessuno elogerebbe perchè i greci consideravano l’amore una malattia. I personaggi, quindi, gareggiano per dire cose capaci di suscitare sorprese. Alcuni dicono che l’amore è degno di more…
Nel primo giorno di primavera, una nuova videosofia del prof. Alberto Banaudi per parlare di amore. “La guerra dell’amore. La visione di Eros nei poeti e in Platone” il titolo dell’ incontro che si è tenuto sabato 20 marzo 2021 ed è stato organizzato da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’albese – I.C. di San Damiano d’Asti, Museo Arti e Mestieri di un Tempo con Fra Production Spa, Libreria “Il Pellicano” e Aimc di Asti.
Ma cos’è l’ Eros? E’ da intendersi come la lotta tra le diverse interpretazioni dell’ amore. Eros è una delle potenze sconvolgenti che i Greci conoscevano bene e volevano comprendere. Però sarebbe assurdo poter sintetizzare una civiltà intera attraverso un’unica interpretazione. Una guerra d’amore si può vedere in tante occasioni anche in epoche successive. Nella Firenze di fine del 1200, si vide una contesa di questo tipo sulle diverse concezioni dell’amore. Guido Cavalcanti e Dante Alighieri, ad esempio, si sfidarono su questo. Per il primo, l’amore era plutonico cioè spingeva verso gli inferi. Per Dante, invece, l’amore era platonico, una forza originaria, un motore che portava dall’umano al divino. In questa visione , l’anima era unitaria e il cuore era unito all’intelletto. Per Dante, quindi, il cuore era collegato alla mente. Per Cavalcanti, invece, l’ anima era scissa in more…
“PENSIERO TRAGICO E PENSIERO FILOSOFICO. UN’ANTICA SFIDA”
NUOVA VIDEOSOFIA CON IL PROF. ALBERTO BANAUDI
Gliincontri di gennaio hanno visto la preziosa collaborazione del prof. Alberto Banaudi che è stato protagonista di una nuova videosofia dal titolo “Pensiero tragico e pensiero filosofico. Un’antica sfida” che si è tenuta sabato 23 gennaio 2021. L’iniziativa è stata organizzata da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’ Albese – I.C. di San Damiano e Museo Arti e Mestieri di un Tempo con Fra production Spa, Israt, Associazione “Franco Casetta”, Libreria “Il Pellicano” e Aimc di Asti. Quale ruolo ha la fortuna nella nostra vita? Può determinare successi e insuccessi. Il discrimine tra sapere tragico e sapere filosofico sta proprio in questo. Il primo è quello di chi, attraverso il dolore, è arrivato alla conoscenza che ci dimostra che siamo più fragili di quanto vorremmo ammettere. Secondo questa prospettiva, siamo creature fragili nelle mani di qualcun altro.
La sapienza filosofica, invece, è un’alternativa perchè ammette il libero arbitrio: il destino è nelle nostre mani perchè more…