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Lunedì,10 Gennaio 2011 | Scritto da: didattica

scarica il volantino: 14genn11fasano

1914 -1918

L’INUTILE MASSACRO

Quarto incontro del Polo Cittattiva per l’ Astigiano e l’ Albese

della Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti per l’a.s. ’10/’11

Venerdì 14 gennaio 2011 si è tenuto - in collaborazione con l‘Associazione “Franco Casetta” e la Biblioteca Comunale di Canale d’Alba - il primo incontro del nuovo anno promosso dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese che vede la Direzione Didattica di S. Damiano come capofila.

Un nuovo interessante appuntamento con la dott.ssa Nicoletta Fasano dell’ Israt di Asti che ha presentato il suo ultimo lavoro di ricerca, confluito nella pubblicazione: “1914 – 1918 – L’ inutile massacro”.

Il libro parte da una mostra itinerante partita nel 2007 – e ancora disponibile - per ricordare il novantesimo anniversario di Caporetto perché la Grande Guerra rimane ancora oggi una presenza molto più viva di quanto non si pensi. La mostra, tematizzata alla ricerca degli aspetti meno conosciuti di questa guerra unica in Europa, parte soprattutto dal punto di vista dei soldati.

Un conflitto unico, innanzitutto, per il numero spropositato di morti e feriti ma anche la mobilitazione di uomini tra trincee e lavoro bellico all’interno delle fabbriche. Infatti, proprio quest’ ultimo, è uno degli aspetti nuovi di questa guerra che, però, dall’ altro lato porterà come conseguenza un fortissimo tasso di disoccupazione al termine del conflitto. Un’altra caratteristica è l’utilizzo, in chiave bellica e distruttiva, degli ultimi ritrovati dei processi scientifici e tecnologici che, proprio per questo, verranno fortemente incentivati in questo periodo.

Per oltre quattro anni progresso e arcaicità si scontrano fino a modificare nel profondo lo stesso modo di fare guerra portando, per esempio, alla fine della cavalleria e alla supremazia dell’ artiglieria pesante.

Immensi paesaggi vengono trasformati e devastati per sempre insieme ai corpi e alle anime di uomini, quasi sempre impreparati e mal equipaggiati, che per anni lasceranno le loro famiglie spesso senza farvi più ritorno. Quando invece riusciranno a farlo, sovente saranno ridotti a “larve”, privi di arti, in preda ad allucinazioni che impediranno loro di riprendere una vita normale. Una messe di giovani falcidiati sotto una terribile scure di cui, talvolta, non comprendevano neppure il motivo. more…

Lunedì,6 Dicembre 2010 | Scritto da: didattica

Domenica 5 dicembre, presso l’Enoteca Regionale del Roero, si è tenuta la presentazione dei contenuti della candidatura del paesaggio viticolo del Roero a patrimonio UNESCO. La giornata ha visto anche l’inaugurazione del “Presepe del vignaiolocon le statue in legno di vite opera di Renato Milano, artista di Mombercelli, “artista per caso”, scoperto durante l’ultima edizione di “Mercandè”, a Cisterna e con la statua del Gelindo, opera del santonier provenzale Gilbert Orsini.

La mattinata è stata aperta alle ore 10.00 con l’intervento delle autorità e dei rappresentanti degli enti organizzatori: Luciano Bertello per l’Enoteca Regionale del Roero, Pierluigi Binello per il Lions Club Canale Roero, Bartolomeo Vaudano per l’Associazione Museo Arti e Mestieri di un tempo di Cisterna.

Durante l’incontro si è fatto il punto sulla candidatura dei paesaggi viticoli del Roero a patrimonio UNESCO. Non sono mancati interventi accorati e di stimolo da parte delle persone presenti.

Particolare interesse ha riscosso il presepe del vignaiolo. Il progetto si svilupperà negli anni ed è finalizzato a ricostruire fedelmente (quasi fotograficamente) paesaggi, costumi, botteghe, negozi, attività contadine del Roero attraverso un presepe (che diventerà quindi monumentale).

L’evento, organizzato in collaborazione con la Comunità Collinare del Roero, il Comune di Canale, l’Ecomuseo delle Rocche del Roero, l’Ordine dei Cavalieri di San Michele del Roero si è concluso con lo scambio di auguri natalizi e  un brindisi al successo della candidatura dei paesaggi viticoli di Langa Monferrato Roero a patrimonio UNESCO. Candidatura per la quale anche le scuole del territorio roerino si erano mosse, attraverso la partecipazione alla realizzazione del volume “IL NOSTRO PATRIMONIO I BAMBINI RACCONTANO LE LANGHE, IL MONFERRATO E IL ROERO”, ed. Umberto Allemandi & C.

Realizzato da Sergio Conti grazie al contributo della Regione Piemonte ed alla collaborazione dell’Ecomuseo delle Rocche del Roero, il volume rappresentava un tassello nella documentazione per la candidatura a patrimonio Unesco ed è stato presentato al castello di Cisterna il 25 ottobre 2009. L’appuntamento era dedicato all’articolo 9 della Costituzione ed era il  primo incontro del programma per l’anno scolastico 2009/2010 del Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese sul tema: “Dal piccolo al grande, dal vicino al lontano, vivere la Costituzione nel quotidiano”.

(le fotografie presenti nell’articolo sono state realizzate da Bruno Murialdo)

Martedì,30 Novembre 2010 | Scritto da: didattica
“OGNI BAMBINO HA UN NOME: UN LIBRO ED UNA MOSTRA PER RACCONTARE I BAMBINI DELLA SHOAH”
Secondo e terzo incontro del Polo Cittattiva per l’ Astigiano e l’ Albese
Della Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti per l’a.s. 2010/2011
Il Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese, che vede nella Direzione Didattica di S. Damiano la scuola capofila, si è fatto promotore di due importanti eventi nel mese di novembre: la presentazione di un libro ed una mostra. Il primo dal titolo: “Il libro della shoah. Ogni bambino ha un nome” (Editrice Sonda) è stato presentato il 15 novembre 2010 presso l’ Istituto Comprensivo di Canale che già in altre occasioni ha dimostrato sensibilità nei confronti delle inziative del Polo grazie alla collaborazione del Dirigente Scolastico prof. Cabutto e della vicepreside prof.ssa Delrivo. Numerosi gli insegnanti presenti (dall’ infanzia alla secondaria di primo grado). L’incontro, partendo dalla presentazione del libro, è stato uno stimolo per discutere e riflettere sulla didattica della Shoah anche con l’utilizzo della multimedialità. Era presente la dott.ssa Maria Teresa Milano (dottore di ricerca in ebraistica e musicista, ha seguito un corso di perfezionamento su “Musica e Shoah” all’Università di Tel Aviv) che, con Sarah Kaminski (docente di ebraico moderno presso l’Università di Torino, specializzata in Didattica della Shoah presso la prestigiosa Scuola di Yad Vashem a Gerusalemme), è autrice del testo, L’Istituzione del Giorno della Memoria, con la legge n. 211 del 20 luglio 2000, sollecita l’insegnante a trovare nuove strategie educative da attuare a scuola, là dove si formano le nuove generazioni e si costruisce una identità culturale e sociale condivisa. Il corso multimediale ha inteso mettere in luce il valore dell’istruzione e della cultura quale forma di resilienza, quella capacità di trasmettere in famiglia e a scuola un forte messaggio di opposizione al male e si è focalizzato sull’importanza delle attività educative condotte dagli adulti nei ghetti e nei campi di concentramento per preservare i bambini dalle atrocità della guerra e della deportazione. Caratterizzato da un approccio interdisciplinare che è passato attraverso la produzione letteraria per ragazzi, l’arte, il cinema e la musica, il corso ha avuto come scopo quello di permettere agli insegnanti di elaborare percorsi formativi dedicati all’insegnamento della Shoah da punti di vista diversi e inconsueti. Il video presentato si è avvalso di immagini finora inedite (sia sulla realtà italiana che sui ghetti di Terezín e Łódz), illustrazioni artistiche, musiche, canzoni e testi d’epoca. Strutturato in moduli, ha scandito il ritmo e l’indice della lezione e fornendo spunti di riflessione per animare il dibattito tra relatori ed insegnanti.
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Martedì,16 Novembre 2010 | Scritto da: didattica

(foto di Roberta Arias)

“IL MONDO NEL VOLO DI UN’APE”

SCUOLA E TERRITORIO INSIEME PER UN LIBRO

Primo incontro del Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’ Albese

della Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti per l’a.s. ’10/’11

relazione del Dott. Angelo Bottiroli: api_bottiroli

Territorio e scuola possono lavorare insieme con risultati sorprendenti. Se ne è avuta prova sabato 13 novembre 2010, presso il Castello di Cisterna d’Asti, per la presentazione del libro: “Il mondo nel volo di un’ape” (ed. Aspromiele), realizzato dagli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria di Cisterna d’Asti – Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti con la collaborazione della dott.ssa Maria Josè Pastor, della prof.ssa Gemma Gallino e di nonna Nin. La pubblicazione racconta il percorso, realizzato tra l’ a.s. ’08/’09 e il ‘09/’10 nel quale l’ape, oltre che oggetto di studio, è stata un mezzo per leggere il mondo attraverso il punto di vista dei bambini. Il libro è stato pubblicato grazie ai contributi del M.I. con il “Progetto Scuola Aperta”, dell’ Aspromiele e dell’ Unaaapi, che hanno creduto in questo progetto.

In una sala gremita di genitori, insegnanti provenienti in prevalenza, dalle scuole dell’Ecomuseo delle Rocche e della Rete Museale, ha introdotto il pomeriggio l’ins. Tiziana Mo in rappresentanza del Museo Arti e Mestieri di un tempo, che ha ospitato l’iniziativa, dell’Ecomuseo delle Rocche e della Rete Museale Roeromonferrato. Sono seguiti i saluti del Provveditore agli Studi di Asti, dottor Francesco Contino che ha sottolineato l’importanza nella scuola nel promuovere percorsi che partano dai bambini non in modo episodico ma come linea progettuale, anche attraverso un’ottica di fruizione del territorio che coinvolga la comunità. La conoscenza acquisita con piacere facilita l’apprendimento e chi apprende è un uomo che sa godere a pieno, e anche difendere, la libertà che gli viene offerta. L’Assessore all’ambiente della Provincia di Asti, Pierfranco Ferraris, presente anche in numerose altre iniziative promosse dal territorio e dalle scuole di Cisterna d’Asti, ha espresso vivo apprezzamento per il lavoro svolto nel corso degli anni che dimostra come scuola, territorio, amministrazioni possano collaborare proficuamente intorno a progetti che ritornano sulla comunità arricchendola. (CONTINUA A LEGGERE…)

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Venerdì,22 Ottobre 2010 | Scritto da: didattica

L’anno scolastico 2010/2011 ha preso il via con un nuovo progetto, che coinvolge più soggetti operanti sul territorio: Rete Museale Roero Monferrato, Ecomuseo delle Rocche del Roero, Aspromiele (scarica il progetto completo: progettoapiallalavagna .

I MATERIALI RELATIVI AGLI INCONTRI DI FORMAZIONE, REALIZZATI DALL’ASPROMIELE, SONO SCARICABILI ALLA PAGINA:http://www.mieliditalia.it/index.php/download/cat_view/66-mondo-delle-api

Lunedì,18 Ottobre 2010 | Scritto da: didattica

SCARICA I FILES ALLA PAGINA http://www.oronoronta.org/webpages/2010-10-16_logica.html

A prima vista il titolo del convegno filosofico tenutosi il 16 e il 17 ottobre nelle sale del castello cisternese, patrocinato dalla Rete Museale Roero Monferrato, dall’AIMC e dal gruppo culturale Oron Oronta, potrebbe apparire ad alcuni una contraddizione, ad altri un’impresa titanica.

I relatori che si sono avvicendati hanno offerto molteplici possibilità di riflessione e di rilettura dell’emozione, aspetto imprescindibile e vitale nell’esistenza di ciascuno. Secondo Giancarlo Tonani esiste un mito di una caverna emotiva primordiale che è necessario recuperare; le scene di caccia rappresentate nelle pitture rupestri vengono, a ragione, considerate oggetti d’arte e ad uno sguardo più attento si nota che l’animale è rivestito di una dignità intatta, a differenza dell’umanità indaffarata, alla stregua di una divinità; mentre l’uomo compare raramente. Il pensare è un fatto miracoloso, un atto ugualmente creativo quanto la pittura; sul fondo della caverna metaforica si annida una sapienza che da sola non serve a niente; ma il gesto primordiale di chi intinge la mano in qualche pigmento e la stampa sulla roccia costituisce l’unico riparo da una dilagante, sterile e fredda insensatezza. more…

Martedì,22 Giugno 2010 | Scritto da: didattica

scarica il volantino: 27giu10

Ultima iniziativa, prima delle vacanze estive, per il Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’ Albese – Direzione Didattica di S. Damiano d’ Asti - ed il Museo Arti e Mestieri di un Tempo di Cisterna d’Asti: domenica 27 giugno 2010, in collaborazione con l’ Bottega del Vino di Cisterna d’Asti e Enoteca Regionale di S. Damiano d’Asti, si è tenuto un convegno dal titolo: “Unità del paesaggio… Unità del vino”. L’ incontro ha voluto essere un punto di partenza per un progetto condiviso per incominciare a ragionare in un’ ottica di promozione e valorizzazione che vada al di là dei confini territoriali, confermando l’idea che la difesa di un territorio e la sua conservazione passino attraverso l’unione. Unione di differenze, non unione come omologazione. Il momento è stato anche una verifica del percorso proposto, ad iniziare dal mese di ottobre, dal Polo Cittattiva che, nel suo secondo anno di attività, ha visto un’ottima partecipazione agli incontri promossi. Ciò ha confortato gli organizzatori sulla validità dell’ iniziativa che, nello specifico, ha proposto diversi momenti di riflessione, da punti di vista poco convenzionali, sul tema della Costituzione. La sfida, vinta, è stato quello di coinvolgere il più possibile il territorio. L’ ins. Tiziana Mo ha sottolineato come l’ appuntamento, dedicato all’articolo 9 della Costituzione, sia in collegamento ideale con la prima iniziativa del calendario del Polo Cittattiva del 25 ottobre 2009, durante la quale è stato presentato il volume dal titolo: “Il mondo negli occhi dell’ infanzia - Il nostro patrimonio i bambini raccontano le Langhe, il Monferrato e il Roero” (a cura del prof. Sergio Conti – ed. Allemandi). La chiusura del ciclo, proprio per questo, è contemporaneamente l’ inizio di quello successivo. La scelta, nuovamente, dell’ l’articolo 9, quindi, non è stata casuale: dedicando l’incontro all’unità del paesaggio e l’unità del vino si è voluto sottolineare che il paesaggio, come l’aria, non ha confini. A seguire i saluti del Sindaco di Cisterna d’Asti, anche in rappresentanza dell’ Unione Collinare Alfieri e della vicepresidente, Giulia Gonella, dell’ Enoteca Regionale di S. Damiano che, proprio in questi giorni, festeggia il suo primo anno di vita.

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Martedì,25 Maggio 2010 | Scritto da: didattica

Scarica il volantino: 28magg10

(Il file audio, in formato mp3, è
scaricabile alla pagina http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni_download.html)
     

“IMPEGNO SOCIALE E VOLONTARIATO NELLA NOSTRA SOCIETA’

PER EDUCARE CITTADINI ATTIVI E RESPONSABILI”

Tredicesimo incontro del Polo Cittattiva per l’ Astigiano e l’ Albese

della Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti per l’a.s. ‘09/’10

“Il seme che si butta non si sa mai dove va a finire” è questo l’imperativo categorico di don Aldo Rabino che è stato ospite venerdì 28 maggio 2010 presso il Museo di Cisterna d’Asti.

Sacerdote salesiano, don Rabino ha scelto i giovani e con loro, per loro opera da più di trent’anni. Educatore, insegnante pubblicista, consigliere nazionale FIGC SGS, è responsabile dell’Operazione Mato Grosso di Torino ed ha inventato l’Oasi di Maen. L’ incontro era inserito all’ interno delle serate di sensibilizzazione del Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’ Albese che vede come responsabile la Direzione Didattica di S. Damiano d’Asti.

Don Rabino è partito da un’analisi della società attuale nella quale nessuna delle istituzioni del passato - Stato, Chiesa e famiglia – è uscita indenne dal periodo di crisi che stiamo vivendo e, in questo quadro, i giovani sono uno degli anelli più deboli della catena. Già Don Bosco, intorno al 1860, parlava di gioventù povera e abbandonata. Oggi il termine utilizzato è quello di “disagio” nel quale, specialmente i più giovani, vivono le contraddizioni del nostro tempo, la mancanza di proposte per il loro futuro ma anche di regole che, al contrario, ricercano senza trovarle. more…

Martedì,18 Maggio 2010 | Scritto da: didattica

Scarica il volantino: 21magg10

RIPENSARE IL LAVORO – IL LAVORO NELLA FILOSOFIA OCCIDENTALE

scarica i files audio in formato mp3 alla pagina:

http://www.scuolealmuseo.it/registrazioni_download.html

Lo scorso Venerdì 21 Maggio, organizzato dal polo Cittattiva, in collaborazione con il Museo Arti e Mestieri di un tempo, l’incontro sul “vivere la Costituzione nel quotidiano” ha affrontato il 1° articolo: l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. Ne hanno discusso, confrontandosi e provocandosi a vicenda, un filosofo ed un economista: il prof. Alberto Peretti ed il prof. Roberto Burlando.

Basti pensare al ridotto peso del lavoro nella filosofia occidentale, e quanto tempo invece dedichiamo ad esso nell’arco di una vita, per realizzare come questo sia il grande escluso della nostra cultura. Il ruolo del lavoro è stato depauperato, avvilito, per essere ridotto a semplice strumento di vita. In altre parole, quando lavoriamo viviamo? Oppure appendiamo noi stessi fuori dall’ufficio, dall’aula, dall’ambulatorio, per riappropriarci di noi stessi solo dopo il lavoro?

Fin dalla antichità, il pensiero aristotelico vedeva l’attività umana in due diverse prospettive: quella produttiva (poiesis) e quella pratica (praxis). Nella prima l’azione è un mezzo per raggiungere un fine appunto produttivo, ossia è finalizzato al compimento di un prodotto. Nella seconda, invece, l’agire pratico è valido per sè stesso, si compie con l’azione stessa. In una società modellata sulla praxis, non è centrale l’orientamento del lavoro quanto il fare come atto in un sistema autotelico, quindi che trova scopo in sè stesso. (CONTINUA A LEGGERE…) more…

Mercoledì,5 Maggio 2010 | Scritto da: didattica

scarica il volantino: 11magg10

SULLE REGOLE: COSTITUZIONE, SOCIETÀ, PERSONA

Lo scorso Martedì 11 Maggio, presso il Castello Medioevale di Cisterna d’Asti, introdotto da Mauro Ferro è intervenuto il dottor Gherardo Colombo. Organizzato dal Polo Cittattiva, in collaborazione con il Museo Arti e Mestieri di un tempo, l’incontro sul “Vivere la Costituzione nel quotidiano” ha affrontato il 3° articolo: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge”.

Come mai si decide di lasciare la magistratura dopo più di trent’anni di professione? E’ forse un’utopia lavorare affinché nel nostro Paese vi sia il rispetto delle regole, ossia affinchè si possa avviare un cammino verso la legalità? La risposta a questi quesiti hanno rappresentato la apertura e la chiusura del vivace dibattito condotto dall’ex-magistrato divenuto famoso per aver contribuito ad inchieste sulla Loggia P2, il delitto Ambrosoli e “Mani Pulite”. Proprio allo scadere del 15° anno dall’inizio di quest’inchiesta, a metà Febbraio del 2007, il magistrato si ritira dal proprio servizio. Come quel giorno in cui, essendo il rubinetto del proprio appartamento milanese rimasto a secco, l’idraulico intervenuto risale al guasto seguendo le tubature scendendo fin giù in cantina, egli decide che sia giunto il momento di scendere nelle scuole, nei circoli, ovunque ce ne sia il bisogno: il rapporto con la giustizia è sterile se chi la amministra non dispensa prima ancora di verificare, se non esiste una comunicazione fra la magistratura ed i cittadini per comprendere il perchè delle regole.

Perchè l’Italia si è dotata di un insieme di regole che prende il nome di Costituzione? Qualcuno fra i presenti in platea suggerisce l’affermazione del principio di verità, qualcun altro ricorre alla serietà tout-cour. Ma siamo così certi che non sia relativa, ovvero che la verità non dipenda forse dal contesto o dal momento storico, e quindi non sia solamente la difesa dello status quo? Prima del 1 Gennaio 1948, data in cui entra in vigore la Costituzione Italiana, l’ordine costituito si basa su una struttura gerarchica alla cui base versa la maggior parte della popolazione, alla quale non vengono riconosciuti i più elementari diritti. La redazione della Costituzione assicura il riconoscimento di alcuni principi fondamentali irrinunciabili, inalienabili, insopprimibili: come il principio di laicità, il principio democratico, ed appunto il principio di uguaglianza, secondo cui tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. (continua a leggere…) more…