Articoli per autore

Mercoledì,26 Maggio 2010 | Scritto da: canale

Con l’ arrivo della PRIMAVERA anche per noi parte il Progetto ” ORTO IN CONDOTTA”.
Il nostro compito sarà quello di coltivare una parte del terreno a disposizione.
Per prima cosa misureremo il CONFINE del nostro orto.
Ma…  che cosa significa            MISURARE?

 LE NOSTRE IPOTESI

CLASSE 2° A

Tracciare delle righe per capire qual è la lunghezza di qualcosa. (Riccardo)

Trovare l’altezza di un oggetto. (Tommaso M. e Jennifer)

Prendere un righello e contare i quadretti. (Klaudia)
Trovare le dimensioni di un foglio. (Martina)
Trovare l’altezza di una persona. (Tommaso C.)

Trovare l’altezza e la larghezza di un oggetto. (Irene e Carlotta)

Trovare quanto è grande un oggetto. (Elena e Paolo)
Trovare la lunghezza di un oggetto. (Lucia ed Alfredo)
Trovare la lunghezza di un banco. (Gaja)
Contare i quadretti”. (Luca)
Trovare quanto sono lunghi i lati di un oggetto. (Arianna ed Endri)
Trovare il peso di un oggetto”. (Lorenzo)

Prendere il metro e avvolgere l’oggetto di cui vuoi sapere la misura”. (Simone)
CLASSE 2° B
 

 Vedere le grandezze. ( Milena e Ivan )Calcolare il peso. ( Taha ) 

Vedere quanto è lungo un oggetto. ( Irene )
Descrivere l’orto. ( Lamya )

Vedere le altezze. ( Stefan )
Contare se è piccolo o grande un oggetto. ( Sara )
Vedere le lunghezze. ( Marco)
Calcolare i minuti che una piantina impiega a crescere.( Vera e Ronny)
Calcolare le lunghezze e le larghezze. ( Filippo)
Non so! ( Melissa, Andrea, Valentina, Federico, Gaia, Francesca, Ana Marjia, Veronica, Alexandra, Martina, Edoardo)

CLASSE 2° C 

 

 

 

 

 

 

Usare il metro ( Cristina)

Provare a vedere quanto è lungo un oggetto ( Anna)

Anche provare a vedere quanto è grosso un oggetto ( aggiunge Samuele)

 Saper quanto è alta una cosa ( Laura)

Analizzare con gli occhi quanto spazio hai ( Miriam)
Sapere quanto sono grande ( Gaia)
Guardare quanto è corto o lungo un oggetto ( Lorena)
Misuri quanto è lungo o alto ( Simone)
Saper gli spazi che si hanno a disposizione ( Amalia)
Sapere l’ altezza di una casa ( Melissa e Andrea)  
 
AL LAVORO CON… CUBITO, PASSO, PIEDE E BRACCIA APERTE 

 

 

 

 

 

 

Abbiamo misurato il confine del nostro orto, utilizzando misure arbitrarie

la spanna

la spanna

il cubito

il cubito

braccia aperte

braccia aperte

il palmo

il palmo

 

Mercoledì,28 Aprile 2010 | Scritto da: canale

In una misteriosa scatola tutta nera abbiamo trovato uno strano gioco…

Abbiamo così ” scoperto” il … TANGRAM

 

 

COS’ È IL TANGRAM? 

 

Il TANGRAM è un antico gioco cinese che ha più di mille anni ed è composto da un grande quadrato suddiviso in sette figure geometriche, dette “TAN”.

Viene anche detto “Le sette pietre  della saggezza“, infatti la riflessione e l’astuzia sono le capacità indispensabili per riuscire a giocare con abilità a TANGRAM.

I sette pezzi possono essere combinati tra loro in tanti modi per creare una serie infinita di figure che rappresentano in maniera stilizzata animali, persone, oggetti,…

Qualsiasi figura realizzata con il TANGRAM deve essere costituita sempre da tutti i sette pezzi.

 

 

COSTRUIAMO IL TANGRAM

 

Per facilitarci il compito, abbiamo utilizzato un foglio a quadretti grandi.

Ecco le nostre istruzioni:

 

  1. disegnare un quadrato con il lato di 12 quadretti e indicare i vertici;
  2. tracciare la diagonale AC;
  3. trovare i punti medi E- F dei lati AB e BC e unirli tracciando un segmento parallelo ad AC: si ottiene il triangolo medio;
  4. dal vertice D, tracciare un segmento perpendicolare ad AC e a EF e segnare i punti di incontro G-H :si ricavano i due triangoli grandi;
  5. dal punto H tracciare un segmento orizzontale che incontra il punto medio del segmento AG trovando il triangolo piccolo e il parallelogrammo;
  6. infine dal punto medio F, tracciare un segmento perpendicolare a GC ottenendo il 2^ triangolo piccolo e il quadrato.

 

 

Abbiamo dovuto impegnarci ed essere molto precisi, ma ci siamo riusciti!

Il TANGRAM è pronto!

 

Quanti segmenti abbiamo tracciato! Sono orizzontali, verticali, obliqui; alcuni sono perpendicolari e/o paralleli tra loro.              

 

Le figure geometriche  che compongono il TANGRAM sono 7:

 

 

 

- 2 triangoli grandi;

- 2 triangoli piccoli;

- 1 triangolo medio;

- 1 quadrato;

- 1 parallelogrammo.

 

 

 

Sono tutti poligoni, perché hanno come confine una linea spezzata chiusa.

Abbiamo segnato gli angoli di ciascun poligono e colorato in blu quelli retti, in rosso quelli acuti e in giallo quelli ottusi.

 

Abbiamo osservato che:

  • tutti i triangoli hanno un angolo retto e due angoli acuti;
  • il quadrato ha tutti gli angoli retti;
  • il parallelogrammo ha due angoli acuti e due ottusi.

 

Misurando i lati dei poligoni, abbiamo notato che:

  • i triangoli hanno due lati uguali e uno più lungo;
  • il quadrato ha tutti i lati uguali;
  • il parallelogrammo ha i lati uguali a due a due.

 

 

COMPONIAMO E CONFRONTIAMO LE FIGURE DEL TANGRAM

 

Abbiamo ritagliato i vari pezzi del TANGRAM e abbiamo provato a ricomporli in modo diverso.

Utilizzando i due triangoli piccoli possiamo formare i tre pezzi intermedi:

 

 

 

- il quadrato, il triangolo medio e il parallelogrammo sono il doppio del triangolo piccolo;

- il triangolo piccolo è la metà (1/2) del quadrato, del triangolo medio e del parallelogrammo.

 

Unendo i due triangoli piccoli ad uno dei pezzi intermedi, possiamo costruire i due triangoli grandi.

 

 

 

- Il triangolo grande è uguale a due triangoli piccoli più il quadrato.

 

- Il triangolo grande è uguale a due triangoli piccoli più il parallelogrammo.

 

- Il triangolo grande è uguale a due triangoli piccoli più il triangolo medio.

 

 

GIOCHIAMO CON IL TANGRAM

 

Il gioco consiste nel riprodurre delle figure ( animali, persone, …) stilizzate senza lasciare spazi tra le diverse forme geometriche, con la regola di utilizzare tutti e sette i ”TAN” senza mai sovrapporli.

 

 

Ecco alcune delle tante figure che abbiamo realizzato: sono veramente originali!

 

 

Abbiamo osservato che:

  • le figure che abbiamo composto con il TANGRAM non hanno uguale perimetro;
  • le figure, pur avendo una forma diversa, sono formate dagli stessi pezzi, perciò hanno la stessa estensione, sono delle figure EQUIESTESE (equivalenti).

 

Il TANGRAM non è soltanto un gioco divertente, ma ci ha aiutati a capire molti concetti di geometria.

 

A conclusione del nostro lavoro, abbiamo anche giocato con il TANGRAM sulla LIM componendo figure a difficoltà crescente. Che divertimento!!!

 

 

TANGRAM E…NATURA!

 

Abbiamo pensato di animare alcuni ambienti del Roero, studiati in geografia!

 

 

Classe 3^B

Martedì,20 Aprile 2010 | Scritto da: canale

AUGURI IN MUSICA

Chiesa di S.Bernardino in Canale

Sabato 27 marzo 2010 ore 11,00

 

Giorno della Memoria ( ricorrenza istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano) Il testo dell’articolo 1 della legge così definisce le finalità del Giorno della Memoria:

 

« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. »

 

Costituzione della repubblica italiana

Art. 11.

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Lo studio e l’esame di questo ha portato noi ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo di Canale a decidere di condividere quanto appreso  a scuola con i nostri concittadini, approfittando dell’ormai consueto appuntamento: ”AUGURI IN MUSICA”

Gli auguri di quest’anno hanno  per tema :

“ la speranza non è fantasticare………

la speranza prevarrà,

se ognuno smetterà di pensar

soltanto al proprio interesse”

Il percorso ideato da noi  allievi con gli  insegnanti, è basato su di una successione tematica dove testi poetici e letterari e musica si fondono  per dar vita ad uno spettacolo emotivamente intenso.

Idealmente diviso in due parti ha come incipit la tematica della Shoah: due brani musicali ebraici si alternano a letture  dove la tragedia del genocidio del popolo di Israele sarà brevemente rivissuta.
 
 
 
 
 

 

 

 
 

 

Nella seconda parte testi e musica apporteranno i primi il senso del perdono, dello smarrimento dell’individuo di fronte all’orrore della guerra , ma con la necessità , anche dell’uomo pacifico, della lotta per contrastare il male del mondo ( testi di Magris, Fortini, Qohèlet); la musica (  What a wonderful world) accompagnerà  la lettura sottolineando con note di “speranza dolorosa” questo momento di passaggio . 

 

Passaggio , appunto, verso l’ultima fase  dello spettacolo dover si leggono i testi di  Gibran, Sbarbaro e Madre Teresa di Calcutta , intesi ad esaltare la speranza di un mondo migliore ( musica : Imagine di J Lennon).

 

 

 

 

 

 

 

 In sintesi : dolore, perdono, smarrimento, lotta, speranza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Martedì,20 Aprile 2010 | Scritto da: canale

 

ADDIZIONE DI FRAZIONI CON DENOMINATORE DIVERSO                                 Classe I D

 

Ho proposto la seguente attività guidata alla classe prima, attraverso la quale riuscire a comprendere il meccanismo che si instaura nell’addizionare frazioni con denomizatore diverso

L’attività si propone di partire da una situazione concreta che si risolve utilizzando la scheda allegata (in cui sono disegnate le tavolette di cioccolato) per poi arrivare a generalizzare il meccanismo che si applica quando si devono sommare due frazioni.

 

LE TAVOLETTE DI CIOCCOLATO

Marta e Lucia sono due vicine di casa nonché amiche. Un pomeriggio di pioggia, annoiandosi, decidono di fare una spettacolare torta al cioccolato. Dopo aver sfogliato in maniera casuale il ricettario della mamma di Marta scelgono una ricetta semplice, ma che sembra dare ottimi risultati, almeno così pare dalla fotografia. Le due amiche iniziano ad ammucchiare sul tavolo della cucina gli ingredienti e gli strumenti necessari per realizzare il loro capolavoro: 100 gr di burro, 150 gr di zucchero, 200 gr di farina…………….

Quando si tratta di preparare il cioccolato necessario Marta si accorge di avere solamente 1/3 di una tavoletta intera. Ne servirebbe tutta una tavoletta. Lucia, non volendo rinunacire al progetto, rientra a casa e torna con 1/2 di una tavoletta intera. Unendo le due parti della tavoletta di cioccolato riusciranno le ragazze a preparare il dolce?

INDICAZIONI PER LA SOLUZIONE

1/3 = (trova sulla scheda allegata la tavoletta equivalente)

1/2 = (trova sulla scheda allegata la tavoletta equivalente)

1/3 + 1/2 =

  • La somma è maggiore della tavoletta intera? Possono praparare la torta?

  • Qual è la relazione tra i denominatori degli addendi e quello della frazione somma? (cioè chi è il denominatore della frazione somma per le frazioni addendi?)

  • Se le tavolette fossero 2/3 e 3/5 della tavoletta intera le cose cambierebbero? (fai la somma, seguendo il percorso che hai fatto nel primo caso e trai le conclusioni)

  • Qual è la relazione tra i denominatori degli addendi e quello della frazione somma?

  • Riesci a trovare una regola per sommare frazioni con denominatori diversi?

I ragazzi hanno lavorato a coppie, opportunamente guidati in alcuni passaggi, hanno raggiunto l’obiettivo: hanno trovato il meccanismo che bisogna utilizzare per sommare due frazioni con denominatore diverso. Ricordano il meccanismo a distanza di qualche giorno e lo sanno applicare per risolvere facili somme e differenze tra frazioni.

Mi piacerebbe che lasciaste commenti per poterla ottimizzare o modificare. Mi scuso per eventuali errori. Allego in fotografia la scheda che ho utilizzato anche se avrei potuto realizzare i rettangoli su cartoncini colorati. Lo farò la prossima volta.

Scheda allegata

Scheda allegata

Domenica,18 Aprile 2010 | Scritto da: canale

Cos’è un frattale?

E’ una forma geometrica irregolare che possiamo trovare nella natura.

La parola “frattale” deriva dal latino fractus e significa spezzato, rotto, fratturato. Una figura geometrica è un frattale quando ha sempre uno stesso disegno che si ripete, cambiando però dimensione. Un tipico esmpio di frattale in natura è il cavolo romano.

 

Se osserviamo bene questa verdura, notiamo che ogni sua punta è la copia rimpicciolita della forma del cavolo grande. L’intero cavolo romano è , a sua volta, la copia di ogni sua parte.

 

Anche un albero può essere un esempio di frattale: il tronco si divide in due grossi rami, ognuno dei quali si divide nuovamente in 2 rami più piccoli e così via, fino a formare l’intera chioma.

 

Ecco altre forme frattali che abbiamo trovato in natura:

felce. La disposizione delle foglie sul ramo più grande è identica a quella di ogni foglia piccola laterale. Diminuisce solo la dimensione.

Anche alcune conchiglie hanno lo spazio interno diviso in forme frattali: si nota uno stesso motivo che si ripete, diventando sempre più piccolo.

 

Nel nostro corpo, le ramificazioni dei bronchi, ricordano la geometria dei frattali. Infatti il tubicino della trachea si divide in due altri tubicini chiamati bronchi, ognuno dei quali a sua volta si divide nuovamente in 2 parti, sempre più sottili fino a formare l’intera massa dei polmoni.

 

I frattali,quindi, sono figure geometriche caratterizzate dal ripetersi sino all’infinito di uno stesso motivo su scala sempre più ridotta.

La parola frattale venne inventata nel 1975 da Mandelbrot , un matematico polacco naturalizzato francese, noto per i suoi lavori sulla geometria frattale.

CLASSE 3^ C

 

Sezione: Museo Vezza, Scuole Canale  Parole chiave:  Scrivi un commento
Lunedì,29 Marzo 2010 | Scritto da: canale

Canale, 24-3-2010

 

Quest’anno studiando storia abbiamo conosciuto le caratteristiche geologiche, geografiche e strutturali che hanno caratterizzato la nostra “grande madre”, cioè il nostro bellissimo pianeta, sin dalla sua nascita.

In questo lavoro, che ha coinvolto tutte le discipline, siamo partiti dal Big-bang.

Dopo abbiamo seguito le tappe evolutive della Terra, non solo come ce le presenta la scienza, ma anche dal punto di vista religioso.

Ricercando informazioni scientifiche e religiose, è venuto fuori un parallelismo che ci ha affascinati moltissimo.

Abbiamo scoperto che le teorie scientifiche, comparate alle informazioni lette nella  Genesi, tutto sommato hanno dei punti in comune, se non addirittura conciliabili.

È stato estremamente affascinante, compatibilmente con la nostra età, formulare delle ipotesi, darci delle risposte ed arrivare a delle conclusioni che anche se personalissime, hanno in qualche modo contribuito ad aprire la nostra mente sull’infinito che ci circonda.

In questo cartellone abbiamo voluto rappresentare il lavoro che abbiamo condotto durante la nostra ricerca.

 

 

Ci siamo divertiti moltissimo a cercare di rappresentare le origini del

nostro pianeta secondo le diverse teorie e intanto….abbiamo riflettuto!!!!!!!

Passando davanti a questo cartellone un bimbo di prima ha esclamato:”Ma questa è la Terra……più indietro che si può!”.

 Così anche noi abbiamo iniziato a chiamarlo il cartellone della “Terra più indietro che si può”.

Successivamente abbiamo anche voluto rappresentare in classe  un parco preistorico interamente fatto da noi con disegni eseguiti con le tempere e pupazzetti di dinosauri…..rubati ai nostri fratellini.

 

                                                                                        

 

 

 

 

Classe 3^B

 

 

 

 

 

 

Martedì,16 Febbraio 2010 | Scritto da: canale

Giovedì 4 febbraio,noi alunni delle classi terze di Canale,  abbiamo visitato il Museo Naturalistico del Roero a Vezza d’Alba. Abbiamo fatto il viaggio in pullman e siamo arrivati molto in fretta.

All’entrata del Museo ci aspettavano il sindaco  Carla Bonino e Chiara, una guida naturalistica. Ci hanno fatti accomodare nella biblioteca dove la signora  Carla ci ha spegato la storia e la nascita del Museo. Ci ha detto che alcuni anni fa molti bambini portavano a scuola degli animali morti e dei fossili che trovavano nelle vigne. Gli animali venivano osservati e analizzati e poi si buttavano perché marcivano. Con il passare del tempo si è capito che questi animali si potevano conservare, imbalsamare e poi esporre in un Museo così tutti avrebbero potuto ammirare la ricchezza della flora e della fauna del Roero.

Carla ci ha mostrato anche alcuni animali, ritrovati da pochi giorni, e congelati in attesa di essere imbalsamati. Abbamo visto uno scoiattolo, una coppia di falchi, una volpe e un allocco. E’ stato emozionante vedere dal vero quegli animali anche se erano morti e faceva un po’ effetto accarezzarli.

 

Successivamente abbiamo visto un filmato con le immagini dei diversi ambienti presenti nel Roero e  degli animali che vivono sul  territorio.

 

Dopo, con Chiara, abbiamo visitato la sala geologica realizzata in collaborazione con il prof. Oreste Cavallo. La sala è ricca di reperti di conchiglie, di tronchi fossilizzati, di filliti,cioè foglie fossili, di denti e di ossa di mammiferi. Abbiamo anche visto un osso di mastodonte chiamato anancus arvernensis  che viveva nelle nostre zone quando il mare si è ritirato.

 

Nella sala naturalistica abbiamo visto  delle vetrine che rappresentano gli ambienti più significativi del Roero : il bosco umido, il bosco secco, le rocche, le peschiere, il Tanaro, i ruderali e i coltivi. All’interno delle vetrine, i diorami riproducono  il panorama reale  in cui vivono le diverse  specie  animali.  Tutti gli animali sono stati imbalsamati in una loro posizione tipica.

 

 

 

 

 

 

 

 

La visita è stata molto istruttiva e ci è servita per approfondire gli argomenti studiati in storia , geografia e scienze.

Ci piacerebbe tanto ritornare per poter rivedere alcune parti del Museo che a causa del tempo ridotto a nostra disposizione abbiamo dovuto vedere in fretta .

Grazie a Carla Bonino e a Chiara che ci hanno spiegato in modo semplice e chiaro cosa abbiamo visto.

Gli alunni delle classi terze di Canale 

Domenica,31 Gennaio 2010 | Scritto da: canale

Dopo aver studiato le linee in geometria, abbiamo scoperto che le rette possono essere il soggetto principale di un’ opera d’arte! Non sembra vero, ma è proprio così: con rette parallele e incidenti si possono creare bellissimi quadri! Logicamente bisogna aver studiato bene , per poter riconoscere e realizzare tali linee, ma noi non ci siamo fatti cogliere impreparati! Prima di tutto, abbiamo osservato  e commentato con le nostre insegnanti alcune riproduzioni  di Piet Mondrian ( 1872-1944), un pittore olandese che ha creato i suoi quadri  usando solo  linee rette. Eccone alcuni esempi:

 

 

 

                 

 

 

 

Al computer, con il programma di disegno Paint, abbiamo provato a realizzare il nostro quadro su questo stile. Noi, però abbiamo utilizzato rette parallele e incidenti anche  oblique, non solo verticali e orizzontali. I nostri quadri sono così diventati simili a quelli di Mondrian, ma con un personale tocco di originalità !!

Eccone  alcuni, scelti casualmente, perché erano tutti belli!

 

 

 

Scuola primaria-Canale-Classe 3^ C 

 

Giovedì,14 Maggio 2009 | Scritto da: canale

Giovedì, 14 maggio ‘09

Ciao bimbi ,

siamo i vostri compagni delle classi seconde della Scuola  Primaria di Canale. Vi scriviamo per dirvi che venerdì scorso, 8 maggio, siamo venuti a Cisterna, in gita scolastica. Purtroppo non siamo potuti andare nel vostro boschetto perchè parte del sentiero era franato. Abbiamo però raggiunto il castello e visitato l’interessantissimo museo “Arti e Mestieri di un tempo”.

 

 

In particolare ci sono piaciute le ricostruzioni delle botteghe del falegname, del ciabattino e del carradore.

 

 

 

 

 

 

 

In seguito abbiamo partecipato al laboratorio della cera.

Con la signora Maria Josè abbiamo realizzato una candela utilizzando un foglio di cera arrotolato su uno stoppino.

 

Abbiamo poi decorato la candela con fiori secchi l’abbiamo fissata su una base di cartone ricoperta di sabbia “spagnola”.

 

Il tempo bello ci ha permesso di pranzare e giocare nel cortile del castello. Che divertimento!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arrivata l’ora del ritorno, abbiamo raggiuntola piazza percorrendo la stradina sulle orme bianche dei vostri piedini. Abbiamo formato un lungo “serpentone” camminando adagio adagio.

Complimenti per questo vostro lavoro: lo riteniamo davvero utile per la sicurezza di tutti!

Speriamo che presto il sentiero del bosco venga ripristinato, così potremo fare una bella escursione.

Ciao a tutti.

I bambini delle classi seconde

Scuola Primaria di Canale

Mercoledì,6 Maggio 2009 | Scritto da: canale

La collina di Mombirone ed il suo bosco si trovano alle spalle della nostra scuola. Dalle finestre dell’aula della classe 3^A, abbiamo potuto osservare i cambiamenti stagionali, che ci hanno ispirato le poesie che vi presentiamo con i disegni che le illustrano. La natura ci ha dato lo spunto… la nostra fantasia ha fatto il resto!

 Insegnanti ed alunni delle classi 3^ A-B-C – Scuola Primaria di Canale

MELODIA D’AUTUNNO

In autunno il bosco

è una sinfonia di colori.

Dell’orchestra il direttore,

come un magico pittore,

coi pennelli suonatori

spruzza tanti bei colori.

Ecco svelto il clarinetto

che dipinge il violetto,

il trombone un bel marrone

o talvolta l’arancione.

La grancassa ed il violino

fanno insieme il verdolino,

viola, oboe e ocarina

di foglie una coltre giallina.

E correndo a più non posso,

ecco il corno con il rosso,

mentre giù, dai campi arati,

sale la nebbia con i fiati.

Nel gran ballo dei colori

gli animali sbucan fuori,

poi a riposo, in tutta fretta,

che la tana già vi aspetta!

 

MAGIA D’INVERNO

Pien di gelo e imbacuccato

Mago Inverno è ritornato,

silenziosa e lieve lieve

ci ha donato tanta neve.

Neve bianca giorno e sera

ogni sogno ormai si avvera,

la discesa di quei fiocchi

è spettacolo per gli occhi.

Sono spogli gli alberelli

gela l’acqua nei ruscelli,

ma nel bosco il bianco manto

ha creato un dolce incanto.

Passerotti infreddoliti

i bei giorni son finiti,

sul terreno ogni mattina

solo neve, ghiaccio o brina.

Quelle impronte di chi sono?

Che cos’è quel dolce suono?

Mago Inverno se n’è andato

e il bel tempo è ritornato!

FATA PRIMAVERA

Fata Primavera è ritornata,

la rondinella ce l’ha annunciata,

sul prato verde si è posata

con la sua bella carrozza dorata.

 

Nel cielo limpido e azzurrino

un timido sole fa capolino;

sussurra il vento una dolce canzone

arriva improvviso un acquazzone.

 

Sui rami occhieggiano le gemme in fiore

mentre si schiudono al primo tepore;

si vestono i peschi di petali rosa

presto ci daranno frutta gustosa.

 

Nei giardini dai mille colori

ronzan le api in cerca di fiori;

nascon le primule, sboccian le viole

i bimbi sui prati fan capriole.

 

Animaletti che ancora dormite,

ormai fa caldo, non lo sentite?

I vostri rifugi dovete lasciare

Fata Primavera con voi vuol danzare.

SOFFIO D’ESTATE

Una farfalla bianca e dorata

su una foglia si è adagiata,

con battito d’ali assai delicato

la calda estate ci ha portato.

 

Il campo di grano è un mare fatato

ondeggia al vento e dal sole è baciato.

Fioriscon le rose nei giardini odorosi

spuntan sui sentieri fiori graziosi.

 

Il bosco è una macchia di tenero verde,

un volo di rondini nel cielo si perde.

Lunghe e calde le serate

risuonan le vie di risate.

 

La siepe è buia e solitaria,

danzan le lucciole nell’aria,

saltella il grillo tra l’erba del prato,

mille fiammelle nel cielo stellato.

 

Le vacanze stan per arrivare:

pensiamo ai giochi, ai monti, al mare;

ma prima di andar via, non senza nostalgia,

un saluto a Mombirone che ci ha sorriso in

                                             [ogni stagione!