Articoli per autore

Lunedì,1 Marzo 2010 | Scritto da: govone

La maestra Nadia ci ha raccontato la storia di un pittore di nome Matisse e ci ha fatto vedere alcuni suoi quadri.

 

 

Matisse era un bambino a cui non piaceva disegnare e che non voleva proprio fare il pittore ma il giudice. Un giorno però si ammala di polmonite ed ha dovuto stare per tantissimo tempo a letto. Per farlo guarire più in fretta i suoi genitori pensano di mandarlo a casa dei nonni in campagna e così lo caricano su una carrozza coprendolo bene. Quando è quasi guarito , siccome si annoia, la nonna gli compra un album e delle matite colorate e così lui piano piano incomincia a disegnare, copiando le cose che aveva sul comodino: i fiori, la bottiglia, il pesce nella boccia. Poi esce e inizia a copiare i fiori del giardino.

 

 

 

 Così decide di fare il pittore, va dalla mamma e glielo dice, ma i genitori non sono d’accordo. Alla fine fanno un patto: Matisse avrebbe potuto fare il pittore solo se fosse diventato molto bravo da poter anche vendere i suoi quadri. Così Matisse andò in un paese dove c’erano tanti pittori e ne incontrò alcuni che dipingevano non con i colori della realtà, ma accostando colori che secondo loro stavano bene insieme.

 

 

Provò anche la tecnica del collage, ma dal momento che non trovava nei negozi la carta con i colori che a lui piacevano, cominciò a prepararsela dipingendosela come piaceva a lui.

 

Con Nadia abbiamo provato a lavorare come Matisse colorandoci la carta con tanti colori e tante sfumature, da questa abbiamo ritagliato tante forme con cui abbiamo dato vita ai nostri capolavori.

 

Lunedì,22 Febbraio 2010 | Scritto da: govone

 

Abbiamo realizzato il plastico che rappresenta il centro del nostro paese, con il castello, la piazza e la via principale. Nel nostro paese ci siamo tutti noi (rappresentati dalle fotografie) e siamo radunati intorno ad un grande pupazzo di carnevale pronti a festeggiare con coriandoli e stelle filanti…

 … e una vera festa l’abbiamo preparata realmente nella nostra scuola!!!

 

LA FESTA DEI NUMEROTTI !!

Dove non poteva mancare il grande Signor Carnevale Numerotto…

 

…e i costumi dipinti, colorati e decorati da noi stessi !!

    

  

I compagni grandi della classe prima e seconda della scuola primaria sono venuti a festeggiare con noi!!

 

Non potevamo far mancare i dolcetti e così, abbiamo preparato, seguendo la ricetta dei buonissimi:

“CORIANDOLI DI CARNEVALE”

 

Li abbiamo poi offerti anche ai nostri amici della classe prima, che sono tornati a festeggiare con noi, anche il “CARVE’ VEJ”. Tutti insieme, in cortile, abbiamo bruciato con un grande falò, il nostro Signor Numerotto, salutando il carnevale!!

  

i bambini della scuola dell’infanzia

Sabato,20 Febbraio 2010 | Scritto da: govone
Nei giorni scorsi, noi della classe 4^ abbiamo fatto un’uscita lungo le vie del paese, per renderci davvero conto della dislocazione dei servizi e della viabilità. Così, ora che siamo diventati più consapevoli e bravi a lavorare con mappe e carte di vario tipo, ne abbiamo realizzata una di quattro metri per due che rappresenta il nostro paese in modo quasi perfetto e abbiamo immaginato di descriverlo a un ipotetico turista.

Govone, con il suo concentrico “appoggiato” su colline del basso Monferrato, comprende alcune frazioni: San Pietro, Trinità e Craviano, distese su colline del Roero, e Canove, in pianura verso il fiume Tanaro. Partendo da Canove, zona molto industrializzata, per raggiungere il concentrico, si sale di circa trecento metri sul livello del mare. Da località Martoriana, in cui si trova la nostra scuola, e procedendo per corso Alfieri, si incontrano sulla destra tre destra: la prima è strettissima via San Defendente (che passa attraverso l’omonima frazione), la seconda è la stretta via Umberto I, che attraversa rione Borghetto, la terza ed ultima è la principale: via XX Settembre, che ci porta appunto nel concentrico, dove troviamo numerosi esercizi commerciali e servizi pubblici. Sicuramente l’edificio più importante è il nostro castello, che in passato fu una delle residenze di casa Savoia e ora ospita uffici comunali e biblioteca popolare. Molti turisti sono attratti dalla bellezza di questa preziosissima residenza reale! Bellissima è anche la chiesa parrocchiale dedicata a San Secondo, situata nella piazza omonima e vicina alla chiesetta dello Spirito Santo, che attualmente ospita mostre e allestimenti. Nel concentrico troviamo: farmacia, bar, panetterie, negozi, banca, ufficio postale, casa di riposo, ambulatori medici e bed and breakfast. Govone è un paese piccolo. Sono assenti piscina e sala cinematografica, ma anche se mancano alcune occasioni di svago il nostro paese è un vero gioiello. Ha un centro sportivo bellissimo e attrezzato, un teatro parrocchiale e una sala congressi: “la Serra”. oggi la maggior parte delle persone è dipendente delle aziende locali: la cantina dei produttori, la Nutkao, la stamperia Miroglio e la carrozzeria Cantoni.; altri raggiungono le città vicine per lavorare alla Ferrero, alla Miroglio, alla Barbero e all’Alba Grafica. Altri ancora conducono un’attività in proprio: muratori, falegnami, idraulici, meccanici, elettricisti … Molte famiglie, inoltre, pur lavorando in proprio o in aziende, continuano a coltivare la campagna, usando tecniche moderne per valorizzare un’attività importante e tradizionale. A noi Govonesi piace anche fare festa e stare insieme in amicizia. Esistono quattro Pro loco che riescono a organizzare più festeggiamenti nel corso dell’anno. La manifestazione più originale è “Tulipani a corte”, che saluta con spettacoli e turisti la stupenda fioritura di tulipani selvati rossi, sparsi ovunque nel parco del castello. in occasione della festa patronale, poi, la tradizionale fiera di fine agosto porta nel viale mucche, vitelli, cavalli, macchine agricole e banchetti di generi vari. D’inverno, invece, il Natale abita a Govone, portando tra noi spettacoli, intrattenimenti e persino fuochi artificiali. C’è una festa per ogni stagione, una per ogni fioritura, eppure tutti sono operosi e seri, disposti all’allegria e alla fatica. Non conoscere Govone sarebbe un vero guaio, perchè quello che si perde chi non sa com’è, è la gioia di un paese quasi perfetto!

la classe quarta elementare

Venerdì,18 Dicembre 2009 | Scritto da: govone

             

Prima di incominciare le nostre vacanze di Natale non potevamo non andare tutti insieme a visitare la bellissima casa che Babbo Natale si è arredato in questo periodo proprio nelle stanze del nostro castello!! Abbiamo visto tantissimi alberi di natale decorati tutti in modo diverso, presepi provenienti da tanti paesi  sistemati in tutte le stanze, un tavolo, nella sala da pranzo, preparato per una festa speciale … ma il posto più magico è di sicuro la stanza del Polo Nord!!!

             

i bambini della scuola dell’infanzia

Giovedì,19 Novembre 2009 | Scritto da: govone

MATTIA: QUESTA MATTINA SIAMO ANDATI IN GITA.

LINDA: A VEDERE TUTTE LE CASE.

FLAVIO: DAL PULMINO ABBIAMO GUARDATO MOLTE CASE.

DAVIDE: ABBIAMO VISTO LE CASE DI GOVONE.

FRANCESCA: LE CASE PIU’ VICINE E QUELLE PIU’ LONTANE E ANCHE I PAESI.

VALENTINA: ABBIAMO VISTO IL RISTORANTE DI NICOLO’, LA FABBRICA DELLA MIROGLIO, LA FARMACIA E IL CIMITERO.

LINDA: ABBIAMO VISTO LE FOGLIE NELLE VIE, ERANO BELLISSIME PERCHE’ E’ AUTUNNO.

MATTIA: LA CANTINA SOCIALE.

ALBERTO: LA NUTKAO, DOVE FANNO LA NUTELLA E LE CHIESE.

FRANCESCA: IL BAR.

GRETA: CANOVE E IL PESO.

DAVIDE: A ME E’ PIACIUTO VEDERE IL RISTORANTE DI NICOLO’.

FLAVIO: A ME VEDERE LA NUTKAO.

ALBERTO: MI E’ PIACIUTO VEDERE LA MIA CASA.

MATTIA: LE COLLINE CON TANTI ALBERI.

LINDA: A ME E’ PIACIUTO VEDERE LA MIA CASA, COSI’ HO PENSATO AI MIEI GENITORI E ANCHE LA CASA DI VALENTINA.

VALENTINA: MI E’ PIACIUTO VEDERE IL RISTORANTE DI NICOLO’ E LA CASA DI LINDA.

FRANCESCA: LA CHIESA E LA MIA CASA.

GRETA: IL CIMITERO E LA CHIESA.

i bambini della scuola dell’infanzia di Govone

Giovedì,19 Novembre 2009 | Scritto da: govone

La serie numerica di Fibonacci

1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, 233, ……..

 

  

Leonardo Fibonacci, figlio di Guglielmo Bonacci, nacque a Pisa intorno al 1170, visse fin da piccolo nei paesi arabi, apprese i principi dell’algebra e il calcolo dai maestri di Algeri cui era stato affidato dal padre.  Viaggiò in Siria, Egitto, Grecia, conoscendo i massimi matematici musulmani.  Da queste esperienze nacque il Liber Abaci che  permise all’Occidente di apprendere i misteri delle nove “figure” indiane e del segno  che indica un numero vuoto come un soffio di vento: zefiro -  zero (in arabo sifr, in latino  zephirum).  La numerazione indo-arabica prese il posto di quella latina semplificando notevolmente i commerci extraeuropei. Le nove cifre degli indiani sono 1,2,3,4,5,6,7,8,9.  Con queste cifre e con il simbolo 0 si scrivono i numeri.

 

 

 

Un trucco alla Fibonacci

Invita un amico a giocare con te:  

a) scrivi un numero intero positivo (ad esempio: 5);
b) in colonna, sotto questo numero, scrivi un altro numero intero, di valore non inferiore al precedente (ad esempio: 10);
c) calcola la somma di questi due numeri e incolonna il risultato sotto di essi (nel nostro caso: 5+10 = 15);
d) calcola la somma degli ultimi due numeri scritti e incolonna il risultato sotto di essi (nel nostro caso: 15+10 = 25);
e) esegui altre sei volte questo tipo di operazione, fino ad ottenere una colonna di dieci numeri 
(nel nostro caso: 25+15 = 40;  40+25 = 65; 65+40 = 105; 105+65 = 170; 170+105=275;  275 + 170= 445).

     5+
 
    10+
 
    15+
 
    25+
 
    40+
 
    65+
 
  105+
105×11=1155
  170+
 
  275+
 
  445=
 
1155
 

 

 

Al termine di queste operazioni, osserva i dieci numeri così ricavati e indica il risultato dell’addizione al tuo amico (prendi il settimo valore della serie e moltiplicalo per 11).

Chiedi al tuo compagno di fare la verifica calcolando la somma di tutti i numeri.

Per approfondimenti visista il sito: www2.polito.it/…/FibonacciNim/FibonacciNim.htm

 Scuola secondaria di I grado di Govone 

Lunedì,9 Novembre 2009 | Scritto da: govone

 NOI BAMBINI DEL GRUPPO ROSSO DELLA SCUOLA DLL’INFANZIA SIAMO IN 11.

OGNUNO DI NOI HA UNA CASA. QUINDI LE NOSTRE CASE SONO ANCHE 11.

IL NOSTRO PAESE GOVONE HA TANTE FRAZIONI E LE NOSTRE CASE SONO UN PO’ IN TUTTE LE FRAZIONI. IN CENTRO ABITA SOLO ANDREA.

VALENTINA E ALBERTO ABITANO VICINI, IN VIA PIANA. ANCHE NELLA FRAZIONE CANOVE ABITANO 2 BAMBINI; INVECE NELLA FRAZIONE S.PIETRO SONO IN TRE AD ABITARE VICINI: E’ IL POSTO DOVE CI ABITANO PIU’ COMPAGNI!

TUTTE LE NOSTRE CASE HANNO UN NUMERO CHE SERVE PER SAPERE DOVE SONO NELLA VIA, COSI’ CHI CI VIENE A CERCARE CI PUO’ TROVARE!

Sabato,7 Novembre 2009 | Scritto da: govone

          

ERIKA: LA MIA CASA E’ UN PO’ VICINA , MA UN PO’ LONTANA.

GRETA: ANCHE LA MIA E’ LONTANA MA UN PO’ VICINA, DALLA CHIESA.

ALBERTO: A GOVONE, LA MIA CASA E’ LONTANA, LONTANA, LONTANA E POI DEVI GIRARE UN PO’.

ARIANNA: LA MIA E’ A S.PIETRO.

JENNIFER: LA MIA E’ LONTANA.

VIOLA: LA MIA E’ A VIA CRAVIANO.

LUCA: LA MIA E’ LONTANA.

MATTEO: LA MIA CASA E’ VICINO AGLI SCALINI.

SAMUELE: IL MIO PAESE E’ S.MARTINO, LA MIA CASA E’ LONTANA DA QUI.

THOMAS: LA MIA CASA E’ DOVE C’E’ LA PORTA MARRONE.

ZOE: S.MARZANOTTO, LA MIA CASA E’ LONTANA.

GIULIA: IO PRIMA ABITAVO DA NONNA E POI SONO ANDATA A GOVONE E LA MIA CASA E’ ROSA DOVE C’E’ IL MARCIAPIEDE.

GIORGIA: LA MIA CASA E’ VERDE, DEVI ANDARE SU VICINO A FRANCESCA.

FRANCESCA: LA MIA CASA E’ A GOVONE, VICINO A RIKI.

FILIPPO: IL PAESE E’ GOVONE E LA MIA CASA E’ TROPPO SU.

            

Venerdì,6 Novembre 2009 | Scritto da: govone

CHE COS’E’ PER TE UN PAESE ?

 

ANDREA: E’ LA TERRA, LE PERSONE.

LINDA: SONO LE PERSONE CHE VIVONO VICINO A ME.

ALBERTO: E’ UNA COSA CHE CAMBIA, E IN TUTTO IL MONDO NON CE NE’ UNO UGUALE.

FLAVIO: DOVE ABITI, CON TANTE PERSONE.

FRANCESCA: DOVE VIVONO TANTE PERSONE CHE SI CONOSCONO.

VALENTINA: DOVE LE PERSONE ABITANO, CI SONO TANTE CASE.

GRETA: VEDO LE VETRINE, LA TERRA.

ALICE: SOTTO TERRA NASCONO I FIORI.

MATTIA: DOVE ABITANO TANTE PERSONE.

GABRIELE: DOVE SI ABITA.

FRANCESCA: E’ UNA CITTA’.

GIORGIA: E’ UNA CITTA’ CON LE CASE.

SAMUELE: E’ UN POSTO DOVE SI FANNO TANTE COSE: GIOCARE A PALLA, SCAVARE LE BUCHE.

MATTEO: IO NON LO SO.

GIULIA: E’ UNA CITTA’ CON LA CHIESA.

THOMAS: UN PAESE E’ COME LA CITTA CON LE CASE E UNO E’ IMPAESATO.

FILIPPO: IO UNA VOLTA SONO ANDATO NEL PAESE DAL DOTTORE.

 

 

COSA CI VUOLE PER FARE UN PAESE ?

 

MATTIA: CASE.

ALBERTO: I MATTONI.

ANDREA: I MARCIAPIEDI.

VALENTINA: LA SCUOLA, GLI ALBERI.

GRETA: LE VETRINE DEI NEGOZI.

VALENTINA: LA CHIESA.

LINDA: IL CIMITERO.

ANDREA: LE STRADE, LE MACCHINE.

FRANCESCA: IL CASTELLO E IL PARCO.

ALBERTO: LE VIGNE.

VALENTINA: LA PALESTRA.

ANDREA: IL CAMPO DA CALCIO.

FRANCESCA/VALENTINA: LA FARMACIA.

FRANCESCA: I MURATORI.

GIULIA: LE CASE.

MATTEO: LA SCUOLA.

THOMAS: I BAMBINI E I NEGOZI.

GIULIA: GLI ALBERI.

FRANCESCA: LE STRADE.

FILIPPO: IL BAR.

 

 

           

 

Venerdì,30 Ottobre 2009 | Scritto da: govone

                         

        F O G L E     F O G L I E

                      

     TRA SCIENZA E FANTASIA!