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Giovedì,2 Agosto 2012 | Scritto da: magliano

Noi alunni della classe terza di Magliano Alfieri abbiamo svolto una piccola ricerca sull’allevamento dei bachi da seta sul nostro territorio e abbiamo scoperto molte cose interessanti. Dalle testimonianze di alcuni anziani abbiamo saputo che ad Alba, in piazza San Giovanni, un tempo si svolgeva il mercato dei bachi e delle foglie di gelso. Abbiamo trovato conferma di questa notizia anche nel libro della scrittrice Franca Benedusi, di cui riportiamo alcuni brani significativi:

“ … proprio in centro, vicino alla piazza grande, quella del Duomo, ce n’è una un po’ più piccola, ma bellissima. È una piazza che parla di bachi. Lì trovi tutto: vendono le uova, le larve appena schiuse, le foglie per coloro che non hanno gelsi e poi, a bozzoli fatti, c’è pure chi li compra…

Chi alleva i bachi, a Alba, è fortunato. In piazza San Giovanni trova tutto. Può comprare le uova e poi con esse entrare in chiesa e pregare. Inginocchiarsi davanti al dipinto che raffigura il protettore di chi alleva i bachi [San Giobbe] e poi, dopo un po’, uscire fiducioso. Può tornare a casa e iniziare il lavoro con in cuore la certezza di essere protetto…”

Lo sapete cosa narrano ad Alba? Dicono che dalle piaghe delle mani del Santo un giorno uscirono dei vermi che subito divennero bachi. Per questo motivo nel dipinto sono raffigurati i bozzoli. San Giobbe ha dato, attraverso le sue ferite, l’opportunità di un lavoro.

Ha usato le sue mani per far nascere le crisalidi: quei piccoli vermi brutti da vedere ma laboriosi e pronti a trasformare le foglie dei gelsi in lunghi fili di seta. Il dipinto di San Giobbe è nella chiesa di San Giovanni e non potrebbe essere in un altro luogo. Nella piazza antistante c’è il Mercat dij cochet e d’la feuia: il mercato per gli allevatori dei bachi e per tutti quelli che si interessano di bozzoli….”

il 25 aprile, giorno di San Marco, ad Alba e precisamente in piazza San Giovanni, c’è un’infinità di gente. In particolare sono donne e si recano lì per andare in chiesa. Ognuna di loro porta con sé un piccolo involucro, ma nessuno lo vede perché tutte lo nascondono. Lo tengono in seno e fingon di nulla. Entrano in chiesa e pregano…. La funzione è lunga e dura più di un’ora. Il prete… cita pure i bachi. La funzione d’altronde si svolge apposta per loro. San Marco ne è il protettore ed è giusto che ricevano la benedizione…”

(tratto dal libro di Franca Benedusi - “La guerra di Egle”)

Dipinto che raffigura San Giobbe, protettore dei “Filanti da seta”, realizzato nel 1823 dal pittore Giuseppe Chiantore, Chiesa di San Giovanni, Alba.

Ai piedi del Santo si possono scorgere un fuso e alcuni ramoscelli pieni di bozzoli dorati.

Giovedì,2 Agosto 2012 | Scritto da: magliano

Noi bambini della scuola primaria di Magliano abbiamo invitato a scuola la nonna e la zia di Nicolò della classe quinta per ascoltare il racconto dell’esperienza della bachicoltura: hanno risposto con grande disponibilità e gentilezza a tutte le nostre domande e curiosità su questi strani animaletti, che erano così diffusi nel nostro paese e che spesso venivano accuditi proprio dai bambini.

Giovedì,2 Agosto 2012 | Scritto da: magliano

Gli alunni delle classi terza e quarta della scuola Primaria di Magliano Alfieri

A CONCLUSIONE DEL LAVORO SUL GELSO E DEL CICLO VITALE DEL BACO DA SETA CI SIAMO RECATI A VISITARE LE SALE CINESI NEL CASTELLO DI GOVONE….

ABBIAMO PROVATO A RIPRODURRE DAL VERO, OSSERVANDO NEI PARTICOLARI LE PARETI DELLE STANZE, LE VARIE FASI CHE RIGUARDANO LA PRODUZIONE DELLA SETA FIN DAI TEMPI ANTICHI.

DA BRAVI “PITTORI” ABBIAMO DISEGNATO :

  • LA RACCOLTA DELLE FOGLIE DEL GELSO NECESSARIE PER NUTRIRE LE LARVE DEL BACO.

    • DISPONEVANO LE FOGLIE SUI GRATICCI PER FAR CRESCERE LA LARVA E FARLA DIVENTARE UN BACO ADULTO PRONTO PER COSTRUIRE UN BOZZOLO.

    • RACCOLTI I BOZZOLI SI PROCEDEVA ALLA COTTURA CHE PROVOCAVA LA MORTE DELLA CRISALIDE E SI INIZIAVA AD AVVOLGERE IL FILO SU GRANDI MATASSE.

      • CON I FILI RICAVATI SI TESSEVA LA SETA.

Giovedì,2 Agosto 2012 | Scritto da: magliano

CLASSI 1° E 2° SCUOLA PRIMARIA DI MAGLIANO ALFIERI

ANDIAMO ALLA RICERCA DI FOGLIE DIVERSE PER SCOPRIRE LE LORO CARATTERISTICHE

QUANTI NOMI NUOVI ABBIAMO IMPARATO! SONO TUTTI QUI, SU QUESTO BELLISSIMO CARTELLONE REALIZZATO DA NOI.

COME PUNGONO….SEMBRANO PROPRIO DEGLI AGHI!!!

LA STORIA DELLE DIVERSE COLTIVAZIONI PER SCOPRIRE COME SI ARRIVA AD OTTENERE LA SETA….

ED ORA DIVENTIAMO ATTORI PER INTERPRETARE LA STORIA DEL BACO DA SETA!

Giovedì,2 Agosto 2012 | Scritto da: magliano

SCUOLA  PRIMARIA DI MAGLIANO ALFIERI

Giovedì 26 aprile, noi alunni delle classe seconda e terza, ci siamo recati al castello di Govone per visitare le sale cinesi.

È stato molto bello e arrivati in classe abbiamo provato a riprodurli.

Ecco i nostri capolavori!!!

Sabato,21 Aprile 2012 | Scritto da: magliano

 

C’era una volta,un piccolo gelso che viveva in un’ abitazione per accogliere i gelsi orfani.

Al Baby Gelso non piaceva vivere lì perché tutti lo prendevano in giro dicendogli che era troppo grasso ( ma non era vero).

L’alberello era color verde smeraldo e il tronco color beige.

Stava tutto il giorno a colorare mandala, disegnare paesaggi invernali e a scrivere racconti fantastici.

Un giorno arrivò la padrona dell’orfanotrofio e andò a chiamare il piccolo gelso perché erano venute due insegnanti della scuola primaria di Magliano Alfieri per prenderlo e piantarlo nel giardino della scuola.

Il Baby Gelso fu entusiasta di andarsene da quel luogo “morto” e per questo fece dei salti di gioia.

Appena arrivati a scuola, i bambini uscirono dalle loro classi e quando videro il gelso erano felicissimi, perché lo desideravano tanto.

La maestra Giorgia lo ha piantato e lo ha ricoperto con delle foglie, così non avrà freddo in inverno.

Il Baby Gelso era molto felice di essere andato in quella scuola.

I bambini lo accudivano tutti i giorni portandogli delle nuove foglie pulite e, quando c’erano dei rami troppo lunghi, lo potavano.

Dopo qualche anno, il gelso è cresciuto e ha fatto tante more nere.

La cuoca Giada, per la festa di fine anno, ha preparato la marmellata di more.

CHE BUONA!!!

 

Arianna e Sofia!!!

SCUOLA PRIMARIA DI MAGLIANO CLASSE 5^

Sabato,21 Aprile 2012 | Scritto da: magliano

Un giorno un piccolo gelso nacque a Gelsopoli e venne chiamato col nome di Baby Gelso.

Dopo qualche mese venne abbandonato perché la mamma aveva una brutta malattia e presto sarebbe morta.

Baby Gelso venne portato in un orfanotrofio.

Ma sua mamma com’era morta?

Questa era la domanda del nostro gelso che la sognava ogni giorno.

La mamma di Baby Gelso era morta per la vecchiaia, per la precisione aveva 1742 anni.

Baby Gelso, all’orfanotrofio, non era felice.

Si sentiva solo e non poteva giocare fuori.

Un bel giorno arrivò un bambino di nome Davide che vide Baby Gelso e lo portò a casa sua.

Il giorno dopo portò Baby Gelso a scuola e da quel giorno non fu più triste e tutti i giorni i bambini lo andavano a trovare e gli davano da bere dell’acqua fresca.

Quando divenne grande, Baby Gelso non venne più chiamato così, ma si chiamò “Mega Gelso” e, un bel giorno d’inverno, mentre la neve cadeva, lui si accorse che c’erano dei bambini in un angolino.

Quando i bimbi se ne andarono si accorse che vicino a lui c’era un Mini Gelso.

Fecero amicizia e divennero grandi amici, Mega Gelso insegnò a Mini Gelso tutto quello che sapeva e Mini Gelso ascoltava e imparava.

 

 

Scrittori:

Davide B. e Davide C.

SCUOLA PRIMARIA DI MAGLIANO CLASSE 5^

Sabato,21 Aprile 2012 | Scritto da: magliano

 Baby-Gelso, così mi chiamarono i bambini della scuola di Magliano Alfieri.

Mi diedero questo nome, perché ero piccino piccino. Era l’ anno 2011, quando mi adottarono. Venni piantato vicino ad un piccolo giardino ormai spoglio, perché era quasi inverno. In un angolo del giardino sorgeva un acero e, con le sue foglie, mi fecero una calda coperta. Feci conoscenza con lui, ma mi diceva sempre:-Basta, voglio dormire in pace!!!-.

In quel periodo ero molto curioso di quello che mi circondava e ben presto mi feci molti amici. Conobbi una foglia che mi faceva da coperta, ma poco tempo dopo scomparve sotto uno strato di fredda e candida polvere.

Non sapevo ancora che si chiamava neve, me lo spiegò una piccola stellina-maschio che si chiamava Ghiacciolo.

Da lui imparai molte cose e divenne il mio migliore amico.

Giocavamo insieme a contare i fiocchi di neve che cadevano:chi ne contava di più vinceva. Passò con me pochi mesi, si sciolse e poi arrivò la primavera.

Conobbi molti fiori del giardino lì vicino, ma non erano simpatici come Ghiacciolo.

MARTINA B. e MICHELA

classe 5^ scuola primaria di Magliano

 

Sabato,21 Aprile 2012 | Scritto da: magliano

 C’era una volta un piccolo gelso di nome Baby Junior.

Era nato da un mese ed era tutto solo.

Il gelso era triste perché era isolato, non aveva nessuno con cui parlare.

Un giorno una bambina di nome Stella lo prese e lo portò a casa sua.

Stella era una bambina molto graziosa.

Lo piantò ed ebbe cura del gelso.

Dopo tanti anni diventarono grandi e vissero felici e contenti.

Fine!!

Florentina e Cristiana - classe 5^ scuola primaria di Magliano

Sabato,21 Aprile 2012 | Scritto da: magliano

 

Osservando il piccolo gelso che abbiamo piantato nel giardino della nostra scuola, ci sono venute in mente tante belle idee per delle storie che raccontano la sua biografia immaginaria.

Ci siamo divisi in gruppi: leggete le nostre creazioni!!!

GLI ALUNNI DELLA CLASSE 5^