Articoli dalla sezione: » Museo Magliano «

Martedì,1 Giugno 2010 | Scritto da: magliano

Nel museo dei gessi si trova un bellissimo gioco che possono fare i bambini che visitano il museo. I volontari che gestiscono il museo ci hanno gentilmente prestato questo gioco. E’ un DOMINO con disegnati i decori che ci sono sui pannelli di gesso (i fiori, il galletto, il giglio…).

Noi bimbi della scuola dell’infanzia ci siamo proprio divertiti con questo gioco!!

 

Martedì,11 Maggio 2010 | Scritto da: magliano

Questa mattina Francesco ha portato a scuola il microscopio. Dato che stiamo studiando il gesso e le sue origini,abbiamo provato ad osservarlo al microscopio. Questo strumento era una specie di scatola di plastica rettangolare con una lente in fondo e una luce che la illuminava. Messa sopra un oggetto,rifletteva la sua immagine sullo schermo del televisore e lo ingrandiva tantissimo. Si vedevano i cristalli tutti trasparenti,in qualche punto c’era la roccia o qualche pezzo tutto bianco dove si era concentrata di più la polvere del gesso.

E’ stato molto interessante usare il microscopio e si possono vedere particolari che anche se la maestra li spiega noi non potremmo capirli,invece così tutto diventa più chiaro.

 

NOI… PICCOLI SCIENZIATI!!

 

Per capire meglio la sedimentazione del gesso,ho proposto ai miei alunni un piccolo esperimento. Abbiamo riempito un bicchiere con l’acqua,abbiamo aggiunto la polvere del gesso,abbiamo

mescolato fino a farla sciogliere e l’abbiamo sistemato sul termosifone. Fra qualche giorno osserveremo i cambiamenti,cioè vedremo che l’evaporazione dell’acqua lascia un deposito…

 

INFATTI…

 

Dopo soli tre giorni si è formato uno strato di polvere bianca  intorno al bicchiere che ad occhio sembra piuttosto brillante. Il calore ha permesso l’evaporazione  dell’acqua lasciando come residuo la polvere di gesso che è un sale minerale. I bambini hanno imparato una parola nuova difficile:SOLFATO DI CALCIO che è la parola scientifica che identifica il gesso.

La curiosità ha lasciato molto entusiasmo!!!!!!!!!!!Che bello!!!!!

 

MA ALLORA,CHE COSA POSSIAMO COSTRUIRE NOI CON IL GESSO?

 

 

 

UN LABORATORIO DI CULTURA E CREATIVITA’

 

Oggi pomeriggio è venuta a scuola una signora pittrice che ci ha fatto lavorare con il gesso. Ci ha messo in una vaschetta piena d’acqua della polvere di gesso setacciata con le mani.

 

 

 

Dopo aver mescolato bene si è trasformata in poltiglia bianca molle molle.

 

 

 

Con questa abbiamo riempito le formine: bicchieri grandi e piccoli piatti, stampi.

 

Ora dobbiamo aspettare che si asciughi tutto bene bene,poi la prossima volta coloreremo i nostri lavori.

Questa esperienza mi è piaciuta tantissimissimissimo!!!!!!!

 

                             Classe prima e seconda

 

 

Martedì,11 Maggio 2010 | Scritto da: magliano

IL MUSEO DEI SOFFITTI IN GESSO DI MAGLIANO…

…nasce per caso da un gruppo di amici che trovano sulla collina dei resti di un soffitto in gesso che rappresenta un puttino…

Inizia poi la raccolta dei resti di soffitti in gesso rimasti sul territorio…

 

classe 5^

Martedì,11 Maggio 2010 | Scritto da: magliano

È una roccia sedimentaria formata da carbonato di calcio e solfato di calcio.

 

 

 

 

In Italia si trova in Val Camonicas, Val trompia, sull’Appennino tosco – emiliano, in Sicilia e in Piemonte nelle province di Asti e Torino.

 

 

 

 

 

Per poterlo utilizzare bisogna macinare la roccia, farla cuocere fino a 1200 ° C  e poi nuovamente macinarlo per ottenere la polvere di gesso.

 

Il gesso viene usato in edilizia come materiale da costruzione e in campo artistico  per decori o altri abbellimenti.

 

 

CLASSE 5^ SCUOLA PRIMARIA MAGLIANO

Martedì,11 Maggio 2010 | Scritto da: magliano

Abbiamo  giocato   al   domino   con  le decorazioni che c’erano sui soffitti  in gesso  e    ci     siamo    divertiti   molto; abbiamo   imparato  nuovi  decori.

Sulle tessere  c’erano rappresentati alcuni motivi (trio,il galletto,a carta,a fiori,a rami…).

Il gioco consiste nell’ avvicinare i motivi uguali,formando un lungo serpente.

Abbiamo riprodotto i decori sul quaderno e li abbiamo classificati.

CLASSE 3^ SCUOLA PRIMARIA DI MAGLIANO

Martedì,11 Maggio 2010 | Scritto da: magliano

Sulle nostre colline si trovano sovente blocchi di GESSO.

 

Abbiamo detto che nel nostro castello c’è addirittura un MUSEO

 

DEDICATO  AI  GESSI.

 

Anche a Riez, paese gemellato con Magliano, ci sono i gessi.

 

La maestra ha portato a scuola un piccolo blocco di gesso.

 

Abbiamo notato che, se si mette al sole, brilla, sembra formato da

 

tanti cristalli, è composto da solfato di calcio che si è

 

depositato  quando il mare si è prosciugato  milioni

 

di anni fa. E’ di un colore grigio trasparente.

 

CLASSE 3^ MAGLIANO ALFIERI

Martedì,11 Maggio 2010 | Scritto da: magliano

Venerdì 26 febbraio abbiamo continuato il nostro percorso relativo al progetto della RETE MUSEALE facendo tappa al castello di Grinzane Cavour, con lo scopo di visitarlo e di partecipare ad un’attività di laboratorio in cui abbiamo dipinto e costruito il modello del castello stesso.

Ora possiamo confrontare il castello di Grinzane con il nostro di Magliano per cogliere le differenze della loro struttura sia interna che esterna.

E’ stato un lavoro molto interessante ed ora vogliamo farvelo vedere:

veduta del castello

veduta del castello

Venerdì 26 febbraio siamo andati al castello di Grinzane Cavour, appartenente, in passato, al Conte Camillo Benso Cavour, che si dedicò particolarmente al settore agricolo, specialmente alle viti.

 

busto-di-cavour

busto-di-cavour

 

Il castello, un tempo, era soltanto composto da una torre di avvistamento edificata nel 1305, mentre la residenza fu costruita alla fine del secolo.

Oggi, nel castello, si svolge l’asta mondiale di beneficenza via satellite del tartufo d’Alba, a cui il museo dedica una sala.

Per prima cosa abbiamo visitato il museo.

Nella prima sala abbiamo visto un antico torchio pubblico costruito nel 1704: per farlo funzionare si metteva l’uva nel tino, poi dal lato opposto si facevano girare due buoi che, col loro movimento, abbassavano una pietra, di conseguenza si alzava il tronco e scendeva l’altra estremità,pigiando l’uva.

torchio del 1704

torchio del 1704

 

Nella sala successiva abbiamo osservato un soffitto a cassettoni, decorato, in cui si può intravvedere lo stemma di famiglia: un toro rosso in campo bianco.

soffitto a cassettoni

soffitto a cassettoni

 

La sala seguente è affrescata sul soffitto con bellissimi dipinti del 1500, purtroppo parzialmente rovinati dall’umidità, raffiguranti angeli che suonano, scrivono, disegnano…

affreschi degli angeli

affreschi degli angeli

affreschi degli angeli

affreschi degli angeli

 RAPPRESENTAZIONI DI AMBIENTI CONTADINI

Proseguendo siamo entrati in una sala dove sono stati riprodotti dal vivo alcuni ambienti contadini: una cucina dell’800,un’osteria , una cantina,abiti dei parroci  e raffigurazioni dei vari cambiamenti dei paesaggi a seconda delle ore e delle stagioni, al tempo del Conte Camillo Cavour.

 

la cucina dell’ 800

la cucina dell’ 800

osteria

osteria

osteria

osteria

paramenti e oggetti del parroco

paramenti e oggetti del parroco

stanza delle ore

stanza delle ore

 

mestieri di un tempo

mestieri di un tempo

Nelle ultime sale sono stati allestiti, infine, degli spazi con gli attrezzi dei mestieri di un tempo.

 

Usciti dal museo, abbiamo fatto una pausa merenda e poi, insieme alla guida Paola, ognuno di noi ha dipinto con gli acquerelli il castello di carta, lo ha ripiegato sui lati e ha ottenuto un modellino tridimensionale del castello stesso.

….ED ORA CERCHEREMO DI RIPRODURRE IN 3D ANCHE IL NOSTRO BEL CASTELLO DI MAGLIANO E, SOPRATTUTTO, DI IMPROVVISARCI SCULTORI RIPRODUCENDO  GLI AFFASCINANTI SOFFITTI IN GESSO!!!

 

laboratorio di attività creativa

laboratorio di attività creativa

laboratorio di attività creativa

laboratorio di attività creativa

 

laboratorio di attività creativa

laboratorio di attività creativa

 

laboratorio di attività creativa

laboratorio di attività creativa

laboratorio di attività creativa

laboratorio di attività creativa

GLI ALUNNI DELLA CLASSE 4^ DI MAGLIANO ALFIERI

 

 

Martedì,13 Aprile 2010 | Scritto da: magliano

               Nicolò: Con il gesso facevano i soffitti e altre cose, tipo cornici e

decorazioni.

Michela: Prendevano il gesso, lo lavoravano,lo pesavano per ridurlo in briciole.

                   Davide B: Lo mettevano in uno stampo.

Francesca: Lo pestavano con una grossa pietra, chiamata MACINA, tirata da un asino.

                        Gabriele: Si mescolava la polvere di gesso con l’acqua,si versava nello stampo e,asciugando, prendeva la forma.

                             Francesca: Sullo stampo si spalmava olio e sapone per non far attaccare il gesso.

 

CLASSE 3^ SCUOLA PRIMARIA DI MAGLIANO

Venerdì,26 Marzo 2010 | Scritto da: magliano

I bimbi della scuola dell’infanzia di Riez ci hanno inviato una graziosa letterina con le loro foto, i loro disegni ecc. Noi abbiamo risposto subito, con gli auguri di Pasqua!! Nella busta abbiamo inserito il bigliettino campana, la nostra foto di gruppo e un piccolo regalino… Alla prossima!!

Giovedì,18 Marzo 2010 | Scritto da: magliano

Rieccoci! Non ci siamo dimenticati il secondo appuntamento con i racconti dei nonni che sono intervenuti nella nostra scuola dell’infanzia!!! Buona lettura!!

Pierino- nonno di Niccolò

Luciana- nonna di Virginia che era una maestra.

 

DOVE ANDAVI A SCUOLA?

Pierino: andavo a scuola a Magliano alto, all’asilo. Non venivo in questa scuola perché la stavano costruendo. L’hanno inaugurata il 14 aprile del 1929. Non avevamo il cavallo per andare a scuola, solo i ricchi, c’era uno che faceva il servizio e caricava tutti.

 

COSA RICEVEVI A NATALE?

Pierino: tutti poveri e non ricevevamo niente. C’erano dei cugini di Marsiglia che arrivavano dopo Natale con il triciclo e la bambolina e tutti andavano a vedere…Se ricevevamo un mandarino era già troppo!

 

COSA CI RACCONTI NONNA LUCIANA…

Sono nata a Neive, non c’era il ponte ancora e quando ero piccolina c’era la guerra e giochi non c’erano. Eravamo cinque sorelle. Le bambole erano di stoffa e le faceva la madrina che era sarta. Ero già fortunata! I vestiti non si compravano già fatti, si comprava la stoffa. Le scarpe: d’inverno tutti portavano gli zoccoli ma noi avevamo già un calzolaio che faceva gli scarponcini. D’inverno la bici non si poteva usare. C’era il fango per strada e ci cambiavamo le scarpe arrivati a scuola e mettevamo le pantofole, c’era già la “Superga”. D’inverno dovevamo tenere accesa una luce piccola in casa perché c’erano gli aeroplani fuori. A Natale non si faceva la messa di mezzanotte, ma alle 17 durante la guerra. Ci portavano a vedere il presepe e si faceva un po’ di festa. Ricevevamo i mandarini, un sacchettino di caramelle, i BUN BUN, calze fatte a mano, una maglia, noccioline americane, bamboline con la faccia di stoffa o pasta di pane. A scuola andavo a piedi da sola perché non c’erano pericoli. Babbo Natale non c’era, c’era Gesù Bambino. Il pane non lo abbiamo mai avanzato! A fare la mia età ci vogliono 20 bambini per 4! Il presepio lo facevamo sì ma le statuine a me le hanno comprate quando avevo10 anni, più avanti. L’albero non lo facevamo.

 

COSA SI MANGIAVA A NATALE?

 

Pierino: come gli altri giorni: polenta, ceci…

Luciana: …la mia mamma faceva gli agnolotti, tante famiglie allevavano il maiale e si facevano i salami.

Pierino: mio nonno mangiava anche la volpe o i porcellini d’india se aveva fame!

Tutte le mattine la mamma faceva la polenta, poi diventava dura e si tagliava col filo. Per dargli più gusto si “toccava” un’acciuga appesa ad un filo…

Luciana: al pranzo di Natale si mangiavano gli agnolotti, non sovente, anche a Pasqua, poi polli, conigli che avevamo noi…in macelleria andavano i ricchi. La pizza non si mangiava, si faceva una FRICIULA, che si faceva friggere in padella.

 

ANDAVI AL MARE NONNO PIERINO?

Il mare? Chi non lo ha ancora visto qui? Io l’ho visto a 20 anni al militare!

 

E LE FESTE DI COMPLEANNO?

Luciana: ci facevano una torta fatta in casa…sì ce li hanno sempre festeggiati!

 

SE ERAVATE COSI’ POVERI COME FACEVATE A PAGARE LE SCARPE? CON UN PESCE?

Pierino: niente, non si comprava!

 

COSA MANGIAVATE ALL’ASILO?

Luciana: ci davano il riso, tutti i giorni, la pasta mai e noi ci portavamo il cestino e la mamma ci metteva l’uovo sodo, un pezzo di cioccolata, pane e burro.

 

ALLA SERA CHE FACEVATE?

Luciana: non c’era la tv. Siccome si allevavano le mucche e le si tenevano proprio per l’alimentazione dei bambini, c’è chi aveva una stalla grande grande e se qualcuno voleva riunirsi si incontravano lì. C’era una nonna brava a raccontare storie. Una vicina portava la legna e contribuiva a scaldare, intanto stava lì con noi a parlare. Si portava la calza da fare.

 

E POI CHE CI RACCONTI DI BELLO…

Luciana: non c’era l’acqua in casa, neanche il frigo. C’era il pozzo e con la catenella si tirava su il secchio. Una volta a settimana, il sabato, si faceva il bagno nel “BASSIN” . Sui balconi c’era uno sgabbiotto con il buco e si facevano lì i bisogni. Anche in questa scuola si andava fuori a fare pipì e popò…

 

SEI ANDATA A SCUOLA?

Sono andata in collegio ad Alba, ho fatto l’asilo e la scuola elementare nella mia frazione. Ho dato un esame di ammissione per andare alla media con due scritti più un orale. In collegio c’erano le suore. Eravamo tutte ragazze. Ho fatto prima, seconda, terza, quarta magistrale.

Alle 6,15 dovevamo alzarci, lavarci. Dormivamo in cameroni grossi. Tutte si facevano le trecce, una cosa antipatica. Si andava a messa tutte le mattine. Alle 7,30 eravamo in refettorio per la colazione e le suore ci accompagnavano a scuola in silenzio ed in fila. A pranzo, tutti zitti e non si batteva con il cucchiaio. Una suora leggeva (vite dei Santi ecc.) e si faceva silenzio. Alle 21.30 tutti a nanna, se uno doveva ancora studiare, doveva chiedere permesso. Fino a Natale si stava in collegio ma io ero fortunata perché i miei genitori tutti i sabati venivano a trovarmi e portavano via le robe sporche. Ho provato a chiedere di andare col treno a mio papà ma…niente!!

Una volta, durante la Fiera del Tartufo, ci hanno portato a vedere via maestra ma ci hanno portato all’una del pomeriggio quando era tutto chiuso! Domenica pomeriggio facevamo una passeggiata ad Altavilla, tutte le domeniche sempre così. Avevamo tutte una divisa blu scuro, calze nere…abbiamo lottato per ottenere le calze beige! Alcune ragazze, sul treno, nel gabinetto, per andare a casa si cambiavano le calze e si mettevano anche le scarpe con il tacco!

A scuola c’erano solo i pastelli di legno colorati, nessun pennarello.

 

QUALCHE MOMENTO FELICE…

Pierino: il coscritto!! Il lavoro non è mai mancato perché la guerra ha spaccato tutto e i lavori di ricostruzione c’erano.

Luciana: ci si accontentava di poco. Tutti riuniti in famiglia. Si parlava lì!

 

NONNO PIERINO CE L’AVEVI LA FIDANZATA?

Eh! Per vedere una ragazza si prendevano tante messe!!…e i vespri ecc. E c’era sempre la mamma!

 

MA VOI COME FATE A SAPERE TUTTE QUESTE COSE?

…le abbiamo viste!