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Martedì,15 Febbraio 2011 | Scritto da: magliano

Seguendo le indicazioni di Maria al corso sulle api, abbiamo consultato il sito internet www.ilmondodimilli.it e abbiamo trovato molte notizie scientifiche sulle api oltre ad interessanti attività grafiche da proporre ai bambini della scuola dell’infanzia di Magliano!!!

Vi lasciamo qua alcune foto dell’esperienza grafo-linguistica svolta nel laboratorio “I discorsi e le parole”: disegna l’alveare di Milli ed incolla i suoi amici Fuco e Regina!

         

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Martedì,15 Febbraio 2011 | Scritto da: magliano

Dalla Scuola dell’infanzia di Magliano…

Eh sì “L’APE E LA SOCIETA’” è proprio un bel libro… lo abbiamo letto in lungo ed in largo, commentato, discusso, prodotto disegni ecc. Vi lasciamo la foto della sua copertina!!

Inoltre all’interno del libro si trova un cd musicale molto grazioso con una canzone sull’ape davvero istruttiva ed orecchiabile…

 

La canzone c’è anche in inglese!!! Fantastico!!

 

Ormai siamo dei cantanti provetti!!!

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Martedì,1 Febbraio 2011 | Scritto da: magliano

    Dalla Scuola dell’infanzia di Magliano…

Gruppo blu (4 anni)

Nel laboratorio scientifico abbiamo iniziato a leggere un bellissimo libro illustrato con tante figure di api “vere” e abbiamo scoperto tante cose che non sapevamo ancora sulle api!!

Le api sono molte: c’è la Regina, il fuco, le api operaie sono di tanti tipi!!!

La regina ha il pungiglione ma non muore se punge.

L’ape operaia invece muore poverina se ti punge…

Le api stanno dentro il favo che è composto da tante cellette di cera.

Le api hanno un capo, un addome ed un torace…hanno occhi, antenne e 6 zampe!! Non 4 come l’Ape Maia o 2 come l’ape Angelina!!

Nelle zampine hanno delle sacche per raccogliere il polline, quindi non vanno in giro col cestino…

Ci sono api che vogliono rubare il miele dentro altri alveari e le api guerriere fanno la guardia e sbarrano la strada! Le riconoscono dall’odore che non sono api del loro alveare…

Ci sono api selvatiche che fanno l’alveare nei buchi degli alberi e ci sono api che vengono allevate dagli apicoltori che sono dei signori bravi che costruiscono tante casette dove le api stanno e fanno il miele lì dentro…

Ora eccoci al lavoro!!!

 

    

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Sabato,29 Gennaio 2011 | Scritto da: magliano

Dalla Scuola dell’infanzia di Magliano…

Anche noi bimbi di 4 anni abbiamo partecipato alla discussione “Cosa so delle api?”

Ecco cosa abbiamo detto…

Giovanni: fanno il miele

Giorgia: pungono

Federico: raccolgono il polline

Giada: vanno nella sua casetta

Giovanni: …che è l’alveare!

Matteo: mettono il miele sul pane

Silvia: vanno a riposarsi

Lucia: hanno la casa sull’albero

Mattia: le api quando fa sole vanno a cercare il polline

Elena: volano…le api!

Sirine: il miele come pallini

Giovanni: hanno le strisce nere e gialle…sono degli insetti, hanno delle antenne dritte con una parte storta… lavorano sempre!

Lucia: hanno anche i pallini sulle antenne

Giovanni: hanno anche la regina, soprattutto la Regina delle api!! …ah esistono anche i fuchi!

Luci: sono diversi dall’ape regina

Giovanni: dormono nell’alveare

Lorenzo: le api hanno il pungiglione

Christian: vivono anche dall’albero

              

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Venerdì,28 Gennaio 2011 | Scritto da: magliano

Dalla Scuola dell’infanzia di Magliano Alfieri…

Anche noi bimbi “medi” abbiamo letto il bellissimo libro sull’ape e la società!!! Ecco alcuni disegni che abbiamo fatto…

Eh, certo che l’ape curiosona era proprio dispettosa, si voleva rubare il miele!!! Ma l’ape Regina è veramente stata brava a perdonarla…

 

        

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Giovedì,27 Gennaio 2011 | Scritto da: magliano

Dalla Scuola dell’Infanzia di Magliano…

Nel Laboratorio linguistico abbiamo letto un libro bellissimo dal titolo “L’ape e la società” e lo abbiamo “ridisegnato” noi del gruppo giallo, ovvero noi “grandi”!!! Vi piace?

 

 

 

L'ape Gianna è curiosa!!Vuole vedere un alveare...

L'ape Gianna è curiosa!!Vuole vedere un alveare...

 

Le api partono vuote e ritornano piene!

Le api partono vuote e ritornano piene!

 

L'ape Gianna chiede se c'è una festa. << Nooo! Le api raccolgono il nettare per fare il miele e la pappa reale>>.

L'ape Gianna chiede se c'è una festa. << Nooo! Le api raccolgono il nettare per fare il miele e la pappa reale>>.

L'ape Gianna è golosa!! Vuole rubare il miele e segue le altre api...

L'ape Gianna è golosa!! Vuole rubare il miele e segue le altre api...

Le api stanno costruendo tante celle di cera per la primavera!!

Le api stanno costruendo tante celle di cera per la primavera!!

Le api guerriere non fanno entrare Gianna nell'alveare.

Le api guerriere non fanno entrare Gianna nell'alveare.

Ma l'ape Gianna è furba e riesce ad entrare lo stesso!!!

Ma l'ape Gianna è furba e riesce ad entrare lo stesso!!!

Dentro l'alveare i fuchi aspettano la sposa.

Dentro l'alveare i fuchi aspettano la sposa.

Tutte le api hanno un compito preciso.

Tutte le api hanno un compito preciso.

Aiutooo!! Gianna ha rubato il miele!...ma la Regina la scopre...

Aiutooo!! Gianna ha rubato il miele!...ma la Regina la scopre...

L'ape Regina perdona Gianna.

L'ape Regina perdona Gianna.

L'ape Regina accoglie Gianna nel suo alveare: ora è una di loro!!

L'ape Regina accoglie Gianna nel suo alveare: ora è una di loro!!

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Giovedì,27 Gennaio 2011 | Scritto da: magliano

Dalla Scuola dell’infanzia di Magliano Alfieri…

Abbiamo inventato una filastrocca della settimana con l’ape Angelina!!! Un grazie alla maestra Carola che ha illustrato la filastrocca!!

 

 

                                

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Martedì,25 Gennaio 2011 | Scritto da: magliano

 

 

 

 

Dalla Scuola dell’infanzia di Magliano…

Abbiamo chiesto ai bambini di 5 anni che cosa conoscono delle api…

 

 

 

IRENE:LE API FANNO IL MIELE GLI UOMINI PRENDONO LE LORO CERE E PRODUCONO UNA CREMINA CHE PROFUMA DI MIELE E LA SI METTE SOPRA ALLE LABBRA PER NON FARCI SCREPOLARE

 

NICCOLO’:LE API PRODUCONO LA CERA PER LE CANDELE

 

AURORA: LE API PRENDONO IL NETTARE DAI FIORI

 

GIULIO: LE API CERCANO IL POLLINE NEI FIORI

 

MARTINA: LE API QUANDO FANNO IL MIELE GLI UOMINI LO METTONO NEI

 

BARATTOLI E LO VENDONO E LO MANGIANO

 

VERONICA: IL MIELE SI METTE SUL PANE

 

ALESSANDRA: CI SONO API CHE DANNO DA MANGIARE AI PICCOLI

 

AURORA: QUANDO I SIGNORI GRANDI PRENDONO IL MIELE DANNO UNA

CARAMELLINA ALLE API

 

IRENE:GLI UOMINI PRENDONO IL MIELE ALLE API PERCHE’GLI DANNO UNA CASETTA E POI LE API CREDONO CHE SIA CASA LORO CONTINUANO A FARE IL MIELE, POI GLI ALLEVATORI LE LASCIANO ANDARE

 

MICHELE: APE REGINA PUO’ ANCHE FARE LE UOVA

 

ENRICO: LE API MANGIANO I FIORI

 

ALESSANDRA: MA E’ VERO CHE IL FUCO NON FA NIENTE?

 

MAESTRA:CHI E’ IL FUCO?

 

AURORA: IL FUCO E’ IL MASCHIO DELL’APE

 

IRENE:VISTO CHE IL FUCO NON FA NIENTE DOPO UN PO’ MUORE E LA REGINA NE DEVE CERCARE UN ALTRO

 

MICHELE: LE API MANGIANO IL NETTARE

 

FLAVIO: SE QUALCUNO PRENDE UN FIORE CON L’APE DENTRO LEI LI MORDE

 

IRENE: QUANDO DALLE UOVA DELLA REGINA NASCE UN ALTRA REGINA LA REGINA GRANDE DEVE PRENDERSI UN GRUPPO DI API E FARSI UN ALTRO ALVEARE

 

MARTINA: LE API CHE SONO LI’ CHE GIRANO E QUALCUNO LE STUZZICANO UN PO’ LE API MORDONO O PUNGONO

NICCOLO’: LE API DENTRO AL LORO ALVEARE HANNO TANTE PICCOLE CELLE

 

IRENE: LE CELLE SONO ESAGONALI CON 8 LATI. DENTRO CI METTONO IL POLLINE PER FARE IL MIELE E POI GLI UOMINI LI PRENDONO IL MIELE

 

MICHELE: LE API CI GUARDANO CON DEI QUADRATINI (VEDONO COME DEI QUADRATINI)

 

MICHELE: LE API PUNGONO SE NON LE LASCI STARE

 

IRENE: LE API QUANDO PUNGONO QUALCUNO LASCIANO IL LORO PUNGILIONE E DOPO UN PO’ MUOIONO

 

MARTINA: LE API QUANDO PUNGONO A VOLTE MUOIONO

 

ALESSANDRA: CERTE API NON TI LASCIANO IL PUNGILIONE QUANDO TI PUNGONO

 

MICHELE: LE API QUANDO SE NE VANNO L’UOMO PRENDE IL NETTARE CHE HANNO RACCOLTO E PRODUCE IL MIELE

 

IRENE: (NON E’ D’ACCORDO CON L’AFFERMAZIONE DI MICHELE, E CHIEDE: COME FAL’UOMO A TOGLIERE IL POLLINE DALLE ZAMPETTE DELLE API?)

 

IRENE, NICCOLO’: POLLLINE E NETTARE SONO LA STESSA COSA

 

AURORA: LE API QUANDO TORNANO SI RICORDANO QUAL’E’ LA LORO CASETTA.

 

MARTINA: SI RICORDANO LA LORO CASETTA PERCHE’ SONO TUTTE COLORATE DIVERSAMENTE

 

MICHELE: LE API ENTRANO NEL FIORE SOLO PER PRENDERE IL NETTARE

 

MAESTRA: COME SONO FATTE LE API?

 

IRENE: E’ PICCOLA COSI’

 

NICCOLO’: L’APE REGINA E’ LA PIU’ GRANDE

 

ENRICO: L’APE E’ NERA E GIALLA

 

MICHELE: LE API CERTE VOLTE FANNO COSI’(STROFINANO LE ZAMPE) PER PULIRSI

 

IRENE: PENSANO CHE CE LA POSSONO FARE A NON FARSI AMMAZZARE

 

AURORA: L’APE REGINA STA SEMPRE NELL’ALVEARE PERCHE’ DEVE FARE LE UOVA E LE ALTRE API LE PORTANO DA MANGIARE

 

IRENE: L’APE REGINA VOLA SOLO QUALCHE VOLTA PERCHE’ LE ALTRE API DEVONO AIUTARLA A VOLARE

 

ALESSANDRA:TUTTE LE API HANNO UNA MAMMA?

 

AURORA:E’ L’APE REGINA CHE E’ LA LORO MAMMA  

 

ALESSIA: LE API SONO GIALLO E NERO E PRENDONO IL POLLINE DAI FIORI

 

VALE: LE API HANNO UN PUNGILIONE CHE QUANDO SI ARRABBIANO PUNGONO LE PERSONE.

 

 

  

  

  

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Mercoledì,30 Giugno 2010 | Scritto da: magliano

CLASSE 5^ SCUOLA PRIMARIA MAGLIANO

La giornata della matematica

 

Chi ha rubato il gesso del castello?

 

                                               

 

Sarà stato il re?

Raccogli quanti più oggetti puoi seguendo il percorso giusto e avrai un indizio.

  

                                               

Oppure il cavaliere?

Gioca al memory delle tabelline e guadagnerai un altro indizio

 

 

                             

E perché non la regina?

Se dal labirinto uscirai, un nuovo indizio riceverai

  

 

                             

Quella strega ha gli occhi un po’ sospetti, ma un aiuto ti darà se l’enigma risolverai

                            

 

Quale volto si nasconde sotto la barba del mago?

Trova l’orologio giusto che svela l’ora esatta del furto e l’ultimo indizio ti darà

 

                            

Nella pausa di riflessione …. si balla

 

                                       

Soluzione: il colpevole è….

                            IL CAVALIERE

 

                                     

Martedì,29 Giugno 2010 | Scritto da: magliano

Dalla Scuola primaria di Magliano… CLASSE 4^

 

NAVIGANDO SU INTERNET PER AMPLIARE LE NOSTRE CONOSCENZE, CI SIAMO RESI CONTO CHE IL GESSO NON ERA UNA RISORSA SOLO DEL NOSTRO TERRITORIO, MA ANCHE DI ZONE MOLTO PIU’ LONTANE DA NOI, COME L’EMILIA ROMAGNA…DOVE, IN UN PICCOLO PAESE DI COLLINA, BORGO TOSSIGNANO, IL LAVORO PRINCIPALE PROVENIVA PROPRIO DALLE CAVE.

PENSATE CHE DALLA CAVA DI BORGO SONO NATI I GESSETTI PER TUTTE LE SCUOLE ELEMENTARI D’ITALIA!

 

 

 

 

LA POESIA NARRA DI QUESTO PICCOLO PAESE:

 

SE DALLA PIANURA DI ROMAGNA SALI VERSO LA COLLINA

E LASCI L’ EMILIA ANDARE VERSO IL MARE

A VOLTE DI NOTTE I FANTASMI PUOI VEDERE

GIGANTI E BIANCHI

DI FORME STRAMPALATE

APPAIONO ALLE CURVE DELLA PROVINCIALE

CHIAZZE CHIARE

CHE ANCHE UNA LUNA INCERTA SVELA

E LA NEBBIA AMMETTE

QUANDO SI DISTRAE,

STANNO CRESCENDO

I FANTASMI DELLA VALLE,

APPARTENGONO ALLA MONTAGNA,

UNA MASCHERA

LA FATICA

POLVERE DI GESSO

CI SEGNALA

FORTE BIANCO CATTURA

LA LUCE

ACCECA IL CIELO

INTORNO SOVRASTA

IL PAESE DI BORGO

POCO FUORI

ACCOGLIE, CONSENTE

IN SILENZIO ANNUISCE

SONO I FANTASMI DELLA VALLE.

 

 

 

UN PO’ DI STORIA SUL GESSO

 

LA PIETRA DI GESSO COTTA O CRUDA FU UTILIZZATA FIN DAI TEMPI ANTICHI.

GLI EGIZI CON ACCURATE TECNICHE DI

PREPARAZIONE UTILIZZAVANO QUESTO MATERIALE PER INTONACI, STATUETTE, INVOLUCRO PER CORPI MUMMIFICATI.

ROMANI E GRECI NE CONOSCEVANO BENE L’USO.

 

LA PRIMA TESTIMONIANZA DELL’ATTIVITA’ DEL “GESSAROLO”, UNO DEI TANTI MESTIERI ORMAI SCOMPARSI, RISALE AL 1764, ANNO IN CUI APPARE IN UN LIBRO IL NOME DI “PADANO GESSAROLO”CHE RITROVEREMO ANCORA PER ALTRI 150 ANNI.

ERA UN’ATTIVITA’ TRASMESSA DI PADRE IN FIGLIO, FATICOSISSIMA, CHE COINVOLGEVA ANCHE DONNE E BAMBINI.

ERA UN MESTIERE INSICURO POICHE’ NON SI POTEVA SOPRAVVIVERE CON ESSO E PER MOLTI ERA UN’ATTIVITA’ SALTUARIA, SOPRATTUTTO PER I CONTADINI CHE NEI MESI DOVE NON C’ERA LAVORO NEI CAMPI POTEVANO ARROTONDARE I LORO MAGRI PROVENTI.

 

STORIA DI TUNIN

 

 

DAL MESTIERE DI “CAVATORI DEL GESSO” ALLO SMERCIO DEL PRODOTTO, IL PASSO FU BREVE.

ALTRI, I CARRETE’, VIVEVANO DEL MESTIERE DI “CORRIERI”, TRASPORTANDO IL GESSO NELLE FORNACI CON IL BARROCCIO, PROPRIO COME ABBIAMO VISTO NELLA STORIA DI TUNIN.

 

 

 

 

 MA COME SI ESTRAEVA E SI TRASPORTAVA LA PIETRA CALCAREA?

 

L’ESTRAZIONE DELLA PIETRA DI GESSO AVVENIVA PRESSO LE CAVE ESISTENTI, QUI VENIVA ESTRATTA FACENDO ESPLODERE DELLE MINE, COSTITUITE DA POLVERE DA SPARO.

I PEZZI, DI CIRCA VENTI CHILI CIASCUNO, VENIVANO CARICATI SUGLI ASINI E TRASPORTATI NELLE CARCARE.

GLI ASINI SVOLGEVANO UNA FUNZIONE DETERMINANTE, POICHE’ ERANO L’UNICO MEZO DI TRASPORTO SIA DELLA PIETRA SIA DELLA MATERIA FINITA.

 

 

 

LE CARCARE

 

LE CARCARE ERANO COSTRUITE SUL PENDIO STESSO DELLA COLLINA DA CUI SI ESTRAEVANO LE PIETRE CALCAREE.

CONSISTEVANO IN PICCOLE CASETTE DI 10 MQ CIRCA COSTRUITE CON PIETRA E MALTA DI GESSO, COL TETTO RICOPERTO DA CANALI.

 

  

 

QUASI TUTTE LE CARCARE SONO STATE ABBATTUTE

E AL LORO POSTO SONO STATE EDIFICATE CASE IN CEMENTO ARMATO.

SAREBBE BELLO RECUPERARE LE POCHE CARCARE ESISTENTI COME TESTIMONIANZA DI UN LAVORO CHE HA CARATTERIZZATO UNA PARTE DELL’ECONOMIA DEL PAESE PER SECOLI.

 

 

 

 

 

 

 

ANCHE NELL’ARTE SONO STATE RAPPRESENTATE DA IMPORTANTI ARTISTI, LE FORNACI DI GESSO…COME TESTIMONIANZA DEL MONDO CONTADINO.

 

AL MUSEO DEL LOUVRE DI PARIGI SI PUO’ AMMIRARE QUESTO IMPORTANTE DIPINTO SU TELA AD OLIO DEL PITTORE FRANCESE THEODORE GERICAULT.

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

DAL GESSO… AI SOFFITTI… AL MUSEO! 

IL CASTELLO DI MAGLIANO ALFIERI

 

 

 

 

MAGLIANO ALFIERI SORGE SU UNA COLLINA DELLA SPONDA SINISTRA DEL FIUME TANARO, SETTE CHILOMETRI A NORD-EST DI ALBA.

E’ IN ETA’ ROMANA CHE IL TERRITORIO DI MAGLIANO ACQUISISCE IMPORTANZA.

GLI ALFIERI NEL 1240 ACQUISTANO IL CASTELLO E, NEL 1910, MAGLIANO D’ALBA

PRENDE IL NOME DEGLI ALFIERI.

NEL 1937, CON LA MORTE DELLA MARCHESA ADELE ALFIERI, SI ESTINGUE ANCHE QUESTO CASATO.

NEL 1952 L’EDIFICIO E’ OFFERTO IN DONO AL COMUNE, CHE LO RIFIUTA, MENTRE LO ACCETTA IL PARROCO DI SANT’ANDREA.

INFINE, NEL 1986 L’EDIFICIO PASSA IN DONO DALLA PARROCCHIA AL COMUNE.

 

DAL 1975 IL CASTELLO OSPITA IL MUSEO DI ARTI E TRADIZIONI POPOLARI

DOVE SONO CONSERAVTI RARI SOFFITTI IN GESSO.

TRA LE SALE PIU’ SIGNIFICATIVE UN SALONE DEGLI STEMMI IN GESSO DELLA FAMIGLIA ALFIERI E IL SALONE DELLE AQUILE.

DAL 2007 FA PARTE DEL CIRCUITO DEGLI 8 CASTELLI MEGLIO NOTI COME CASTELLI DOC.

 

LA RETE DEI CASTELLI INCLUDE I MANIERI DI GRINZANE CAVOUR, BAROLO, SERRALUNGA, GOVONE, MAGLIANO ALFIERI, RODDI, MANGO E BENEVELLO.

PROPRIO UNO DI QUESTI E’ STATO VISITATO DA NOI, ALL’INTERNO DI UN PROGETTO SCOLASTICO IN RETE. ABBIAMO POTUTO CONFRONTARLO COL NOSTRO DI MAGLIANO E NON SOLO…L’ABBIAMO COSTRUITO IN 3D!!!

IL MUSEO DEI GESSI

 

GIOVEDI’ 29 APRILE: ECCOCI DI FRONTE AL CASTELLO DI MAGLIANO!

AD ACCOGLIERCI C’E’ SILVANA, CHE CI ACCOMPAGNERA’ IN QUESTO INTERESSANTE VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI GESSI…

 

ENTRIAMO E OSSERVIAMO SULLO SCALONE IL BUSTO DI VITTORIO ALFIERI, ANTICO PROPRIETARIO DEL CASTELLO…COME ABBIAMO GIA’ SCRITTO NELLA STORIA PRECEDENTE.

 

 

ENTRIAMO NEL SALONE DEGLI STEMMI E SILVANA CI RACCONTA COME HA AVUTO ORIGINE LA SCOPERTA DI QUESTI MERAVIGLIOSI SOFFITTI IN GESSO CHE ANDREMO A VEDERE.

 

 

 

 

 

LA STORIA INCOMINCIA COSI’:

 

IN UN POMERIGGIO D’AGOSTO DEL LONTANO 1971, UN GRUPPETTO DI CINQUE AMICI STAVA SISTEMANDO UN VECCHIO BARROCCIO CUSTODITO SOTTO IL PORTICO DI UNA VECCHIA CASA DISABITATA DI SANT’ANTONIO DI MAGLIANO.

TUTO QUESTO IN OCCASIONE DI UNA FESTE CAMPESTRE CHE SI SAREBBE TENUTA A NEIVE.

ORNATO CON FRASCHE E CONDOTTO DAL CAVALLO, IL BARROCCIO SAREBBE ANDATO ALLA FESTA.

QUEL GIORNO, PERO’, SOPRAGGIUNSE UNA GRADITISSIMA SORPRESA!

QUALCUNO ALZO’ GLI OCHI E NOTO’, SU UN FRAMMENTO DI PIETRA BIANCASTRA, UN’ ASSAI STRANA FIGURA: UN ALLEGRO PUTTINO, UN PO’ NASCOSTO DAI MATTONI,CHE TENEVA IN MANO UN NASTRO COME UN BAMBINO CHE SALTELLA LA CORDA.

QUEL GIORNO LA COSA FINI’ LI’, MA PRESTO AVREBBE AVUTO UN SEGUITO CHE PORTO’ IL GRUPPO DI AMICI ALLA SCOPERTA DEI SOFFITTI IN GESSO DELL’ALBESE.

 

 

 

 

 

 

Dal salone degli stemmi ai soffitti in gesso…

 

NEL SALONE DEGLI STEMMI SI PUO’ NOTARE LO STEMMA DEGLI ALFIERI, SIMBOLEGGIATO DALL’AQUILA, SIMBOLO DI FORZA E DI POTERE.

 

 

 

 

I MOTIVI CHE RICORRONO MAGGIORMENTE NEI SOFFITTI, SIMBOLI DI ABBONDANZA,DI RINASCITA E DI DECORO: IL SOLE, I GRAPPOLI D’UVA, GLI UCCELLI,I FIORI,LA TESTA DI UN IMPERATORE….

 

 

 

PROPRIO COME ABBIAMO VISTO LEGGENDO LA STORIA DI TUNIN,ECCO LA MACINA A CUI SI LEGAVA L’ASINO PER TRITURARE I PEZZI DI GESSO…

 

 

 

DALLA MATRICE…ALLA COLATA DI GESSO….AL LAVORO ULTIMATO.