Articoli del 19 Marzo, 2009

Giovedì,19 Marzo 2009 | Scritto da: magliano

Gli alunni di prima e seconda, in collaborazione con la Cooperativa ERICA, hanno affrontato il problema dello smaltimento dei rifiuti e della raccolta differenziata. Si sono recati a fotografare i vari bidoni presenti in paese; hanno realizzato fogli di carta riciclata e cucito borse per la spesa ecologiche…ormai sono diventati veri esperti di riciclaggio!!!

 

 

Giovedì,19 Marzo 2009 | Scritto da: magliano

 

 

A cura dei bambini della classe 4^ della scuola primaria

 

 

CENNI STORICI

 

Il palazzo – castello di Magliano Alfieri era la residenza estiva degli Alfieri che da Asti la raggiungevano con poche ore di carrozza.

Esso ha vissuto un secolo e mezzo di splendore e un secolo e mezzo di decadenza.

Sorge in una posizione felice e suggestiva, è un’imponente costruzione barocca e venne edificata per volontà del conte Catalano Alfieri, signore di Magliano e generale di fanteria del duca Carlo Emanuele II.

facciata-est

facciata-est

 

Catalano Alfieri, intorno al 1660, affidò il progetto e l’esecuzione dei lavori ad un architetto finora sconosciuto. La costruzione delle parti principali del castello è stata conclusa dal figlio di Catalano, Carlo Emanuele Alfieri, intorno al 1680.

I conti successivi hanno fatto decorare gli interni e completare la struttura durante tutto il XVIII secolo.

L’edificio volge alla valle verso S. Antonio un’ampia e armoniosa facciata con cinquanta finestre, due torricelle rotonde laterali e tre corpi principali.

Il castello è una tipica costruzione di fine Seicento, di architettura barocca piemontese; è un edificio che non è più un edificio di difesa, ma non è ancora una villa di soggiorno.

Le linee del castello sono monumentali, ma sobrie.

facciata-nord

facciata-nord

 

L’interno è vuoto perché il palazzo è passato in più mani non sempre rispettose.

Nel 1797, dopo la morte dell’ultimo Alfieri di Magliano Giacinto Ludovico, la proprietà si avvia verso il declino passando ai Birago e poi ai Pagliani.

Dal 1843 diventa una proprietà privata del marchese Cesare Alfieri di Sostegno, ospita le scuole comunali e viene riaperto in occasione di feste, ricorrenze e balli paesani.

Nel 1952 l’ultima discendente della nobile casata, la marchesa Margherita Visconti Venosta Pallavicino Mossi, offre l’edificio in dono al Comune, che lo rifiuta, mentre lo accetta il Parroco di S, Andrea.

In seguito, il 23 dicembre 1986, l’Amministrazione Comunale accetta la residenza in donazione dalla Parrocchia.

facciata-ovest

facciata-ovest

 

Nel 1975 sei sale del piano nobile, affittate dal Comune, vennero destinate al costruendo “Museo di arti e tradizioni popolari di Magliano Alfieri”. Nell’ultimo decennio svariati finanziamenti della Regione Piemonte e del Ministero dei Beni Culturali hanno permesso: il restauro del portone barocco, che costituisce uno degli esempi più interessanti della provincia di Cuneo; il recupero conservativo delle tre grandi tele dell’oratorio gentilizio, attribuite al pittore braidese Pietro Paolo Operti; il rifacimento delle coperture; l’allestimento del museo; l’impianto di illuminazione monumentale.

L’interno, sia pure rimaneggiato, conserva ancora lo scalone d’onore, il salone centrale delle feste con soffitto adornato dello stemma degli Alfieri e di Famiglie nobiliari imparentate, due saloni con affreschi settecenteschi e la pregevole cappella gentilizia di casa Alfieri con affreschi e motivi sindonici.

facciata-sud

facciata-sud

 

Giovedì,19 Marzo 2009 | Scritto da: magliano

 

Noi bimbi della scuola dell’infanzia di Magliano siamo andati in gita alla Fondazione Ferrero a vedere la mostra sul cioccolato.

Dopo ci siamo divertiti a dipingere con… la POLVERE DI CACAO!!

TUTTI AI TAVOLI

 

 

 

 

 

OSSERVIAMO LE FAVE DI CACAO

 

 

 

 

 

CI DIVERTIAMO A PESTARE LE FAVE

 

 

 

 

 

SI FILTRA PER OTTENERE LA POLVERE DI CACAO

 

 

 

 

 

SI MESCOLA ACQUA E CACAO…

 

 

 

 

 

 

E PROVIAMO A DIPINGERE!!

 

 

 

 

 

 

CHE OPERE D’ARTE!!!!

 

 

Giovedì,19 Marzo 2009 | Scritto da: magliano

Come veri pittori, iniziamo la realizzazione del nostro affresco, partendo dal bozzetto!

Eccoci al lavoro per creare il disegno che sarà poi ricalcato sulla carta velina e, successivamente, riprodotto sull’intonaco fresco!

 

Il bozzetto

Il bozzetto

Ci sentiamo proprio dei piccoli… Michelangelo!

Giovedì,19 Marzo 2009 | Scritto da: magliano
Che emozione fare la conoscenza di Nadia! Io che sono un topo molto sensibile all’arte, ho partecipato con attenzione a tutti gli incontri. Nadia ci ha fatto vedere delle polverine veramente straordinarie, di tanti colori che si chiamano PIGMENTI e che, mischiandosi all’acqua, diventano “pozioni magiche” per dipingere!

 

Nadia mescola i pigmenti

Nadia mescola i pigmenti

Addirittura un bambino molto famoso che si chiamava GIOTTO, non voleva fare il pastore come gli aveva detto il suo papà: lui voleva dipingere con questi colori magici…eh sì, lui se ne intendeva proprio!

 

Nadia ci fa vedere come usare i pigmenti

Nadia ci fa vedere come usare i pigmenti

Nadia ci ha fatto provare a dipingere con i pigmenti. E’ stato proprio un gioco divertente!!

CIAO! Arrivederci Nadia!

 

 

Tanti pigmenti colorati...

Tanti pigmenti colorati...

 

 

Giovedì,19 Marzo 2009 | Scritto da: magliano

Topo Pepe pittore

Topo Pepe pittore

 

 

Ciao amici, vi ricordate di me? Sono Topo Pepe!! Ero venuto a Magliano Alfieri per visitare questo bellissimo paese ed il suo museo dei gessi. Se volete rileggere la mia storia, navigate nel sezione del sito della rete, legata all’archivio, argomento “SICUREZZA” (www.retemusealeroeromonferrato.it).

 

Ora son tornato perché mi piacerebbe partecipare agli incontri d’arte con la maestra Nadia Ghia e scoprire angoli nascosti di Magliano.

 

Allora seguite le mie avventure… Ciao!!!