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Martedì,11 Maggio 2010 | Scritto da: cisterna

Forse qualcuno leggendo l’allegato penserà che in questo modo non è stata scoperta l’acqua calda, ma io penso che questo tipo di percorso sia stato utile agli alunni della classe seconda e li ha abituati a riflettere su ciò che stavano facendo e li ha abituati a ricavare da soli alcune regole.

Per chi fosse interessato si può vedere l’allegatorisultato-delle-discussioni-fatte-in-classe-con-gli-alunni-della-classe-seconda-nell

Martedì,11 Maggio 2010 | Scritto da: magliano

Questa mattina Francesco ha portato a scuola il microscopio. Dato che stiamo studiando il gesso e le sue origini,abbiamo provato ad osservarlo al microscopio. Questo strumento era una specie di scatola di plastica rettangolare con una lente in fondo e una luce che la illuminava. Messa sopra un oggetto,rifletteva la sua immagine sullo schermo del televisore e lo ingrandiva tantissimo. Si vedevano i cristalli tutti trasparenti,in qualche punto c’era la roccia o qualche pezzo tutto bianco dove si era concentrata di più la polvere del gesso.

E’ stato molto interessante usare il microscopio e si possono vedere particolari che anche se la maestra li spiega noi non potremmo capirli,invece così tutto diventa più chiaro.

 

NOI… PICCOLI SCIENZIATI!!

 

Per capire meglio la sedimentazione del gesso,ho proposto ai miei alunni un piccolo esperimento. Abbiamo riempito un bicchiere con l’acqua,abbiamo aggiunto la polvere del gesso,abbiamo

mescolato fino a farla sciogliere e l’abbiamo sistemato sul termosifone. Fra qualche giorno osserveremo i cambiamenti,cioè vedremo che l’evaporazione dell’acqua lascia un deposito…

 

INFATTI…

 

Dopo soli tre giorni si è formato uno strato di polvere bianca  intorno al bicchiere che ad occhio sembra piuttosto brillante. Il calore ha permesso l’evaporazione  dell’acqua lasciando come residuo la polvere di gesso che è un sale minerale. I bambini hanno imparato una parola nuova difficile:SOLFATO DI CALCIO che è la parola scientifica che identifica il gesso.

La curiosità ha lasciato molto entusiasmo!!!!!!!!!!!Che bello!!!!!

 

MA ALLORA,CHE COSA POSSIAMO COSTRUIRE NOI CON IL GESSO?

 

 

 

UN LABORATORIO DI CULTURA E CREATIVITA’

 

Oggi pomeriggio è venuta a scuola una signora pittrice che ci ha fatto lavorare con il gesso. Ci ha messo in una vaschetta piena d’acqua della polvere di gesso setacciata con le mani.

 

 

 

Dopo aver mescolato bene si è trasformata in poltiglia bianca molle molle.

 

 

 

Con questa abbiamo riempito le formine: bicchieri grandi e piccoli piatti, stampi.

 

Ora dobbiamo aspettare che si asciughi tutto bene bene,poi la prossima volta coloreremo i nostri lavori.

Questa esperienza mi è piaciuta tantissimissimissimo!!!!!!!

 

                             Classe prima e seconda

 

 

Martedì,11 Maggio 2010 | Scritto da: magliano

IL MUSEO DEI SOFFITTI IN GESSO DI MAGLIANO…

…nasce per caso da un gruppo di amici che trovano sulla collina dei resti di un soffitto in gesso che rappresenta un puttino…

Inizia poi la raccolta dei resti di soffitti in gesso rimasti sul territorio…

 

classe 5^

Martedì,11 Maggio 2010 | Scritto da: magliano

È una roccia sedimentaria formata da carbonato di calcio e solfato di calcio.

 

 

 

 

In Italia si trova in Val Camonicas, Val trompia, sull’Appennino tosco – emiliano, in Sicilia e in Piemonte nelle province di Asti e Torino.

 

 

 

 

 

Per poterlo utilizzare bisogna macinare la roccia, farla cuocere fino a 1200 ° C  e poi nuovamente macinarlo per ottenere la polvere di gesso.

 

Il gesso viene usato in edilizia come materiale da costruzione e in campo artistico  per decori o altri abbellimenti.

 

 

CLASSE 5^ SCUOLA PRIMARIA MAGLIANO

Martedì,11 Maggio 2010 | Scritto da: magliano

Abbiamo  giocato   al   domino   con  le decorazioni che c’erano sui soffitti  in gesso  e    ci     siamo    divertiti   molto; abbiamo   imparato  nuovi  decori.

Sulle tessere  c’erano rappresentati alcuni motivi (trio,il galletto,a carta,a fiori,a rami…).

Il gioco consiste nell’ avvicinare i motivi uguali,formando un lungo serpente.

Abbiamo riprodotto i decori sul quaderno e li abbiamo classificati.

CLASSE 3^ SCUOLA PRIMARIA DI MAGLIANO

Martedì,11 Maggio 2010 | Scritto da: magliano

Sulle nostre colline si trovano sovente blocchi di GESSO.

 

Abbiamo detto che nel nostro castello c’è addirittura un MUSEO

 

DEDICATO  AI  GESSI.

 

Anche a Riez, paese gemellato con Magliano, ci sono i gessi.

 

La maestra ha portato a scuola un piccolo blocco di gesso.

 

Abbiamo notato che, se si mette al sole, brilla, sembra formato da

 

tanti cristalli, è composto da solfato di calcio che si è

 

depositato  quando il mare si è prosciugato  milioni

 

di anni fa. E’ di un colore grigio trasparente.

 

CLASSE 3^ MAGLIANO ALFIERI

Martedì,11 Maggio 2010 | Scritto da: magliano

Venerdì 26 febbraio abbiamo continuato il nostro percorso relativo al progetto della RETE MUSEALE facendo tappa al castello di Grinzane Cavour, con lo scopo di visitarlo e di partecipare ad un’attività di laboratorio in cui abbiamo dipinto e costruito il modello del castello stesso.

Ora possiamo confrontare il castello di Grinzane con il nostro di Magliano per cogliere le differenze della loro struttura sia interna che esterna.

E’ stato un lavoro molto interessante ed ora vogliamo farvelo vedere:

veduta del castello

veduta del castello

Venerdì 26 febbraio siamo andati al castello di Grinzane Cavour, appartenente, in passato, al Conte Camillo Benso Cavour, che si dedicò particolarmente al settore agricolo, specialmente alle viti.

 

busto-di-cavour

busto-di-cavour

 

Il castello, un tempo, era soltanto composto da una torre di avvistamento edificata nel 1305, mentre la residenza fu costruita alla fine del secolo.

Oggi, nel castello, si svolge l’asta mondiale di beneficenza via satellite del tartufo d’Alba, a cui il museo dedica una sala.

Per prima cosa abbiamo visitato il museo.

Nella prima sala abbiamo visto un antico torchio pubblico costruito nel 1704: per farlo funzionare si metteva l’uva nel tino, poi dal lato opposto si facevano girare due buoi che, col loro movimento, abbassavano una pietra, di conseguenza si alzava il tronco e scendeva l’altra estremità,pigiando l’uva.

torchio del 1704

torchio del 1704

 

Nella sala successiva abbiamo osservato un soffitto a cassettoni, decorato, in cui si può intravvedere lo stemma di famiglia: un toro rosso in campo bianco.

soffitto a cassettoni

soffitto a cassettoni

 

La sala seguente è affrescata sul soffitto con bellissimi dipinti del 1500, purtroppo parzialmente rovinati dall’umidità, raffiguranti angeli che suonano, scrivono, disegnano…

affreschi degli angeli

affreschi degli angeli

affreschi degli angeli

affreschi degli angeli

 RAPPRESENTAZIONI DI AMBIENTI CONTADINI

Proseguendo siamo entrati in una sala dove sono stati riprodotti dal vivo alcuni ambienti contadini: una cucina dell’800,un’osteria , una cantina,abiti dei parroci  e raffigurazioni dei vari cambiamenti dei paesaggi a seconda delle ore e delle stagioni, al tempo del Conte Camillo Cavour.

 

la cucina dell’ 800

la cucina dell’ 800

osteria

osteria

osteria

osteria

paramenti e oggetti del parroco

paramenti e oggetti del parroco

stanza delle ore

stanza delle ore

 

mestieri di un tempo

mestieri di un tempo

Nelle ultime sale sono stati allestiti, infine, degli spazi con gli attrezzi dei mestieri di un tempo.

 

Usciti dal museo, abbiamo fatto una pausa merenda e poi, insieme alla guida Paola, ognuno di noi ha dipinto con gli acquerelli il castello di carta, lo ha ripiegato sui lati e ha ottenuto un modellino tridimensionale del castello stesso.

….ED ORA CERCHEREMO DI RIPRODURRE IN 3D ANCHE IL NOSTRO BEL CASTELLO DI MAGLIANO E, SOPRATTUTTO, DI IMPROVVISARCI SCULTORI RIPRODUCENDO  GLI AFFASCINANTI SOFFITTI IN GESSO!!!

 

laboratorio di attività creativa

laboratorio di attività creativa

laboratorio di attività creativa

laboratorio di attività creativa

 

laboratorio di attività creativa

laboratorio di attività creativa

 

laboratorio di attività creativa

laboratorio di attività creativa

laboratorio di attività creativa

laboratorio di attività creativa

GLI ALUNNI DELLA CLASSE 4^ DI MAGLIANO ALFIERI

 

 

Martedì,11 Maggio 2010 | Scritto da: cisterna

more…

Lunedì,10 Maggio 2010 | Scritto da: govone

In un tempo lontano nel Castello di Govone vivevano un re, una regina e una principessa.

Al loro servizio lavorava un fedelissimo cavaliere.

Alcune stanze erano abitate anche da ospiti bizzarri: Mago Teo, lo stregone del castello e un fantasma.

    

Un giorno la regina, mettendo ordine in una stanza trovò qualcosa di strano: un rotolo con il disegno del Castello a pezzi e sopra c’era scritto: “Il Castello di Govone sarà fatto a pezzi e ricostruito a …”

 

Regina: “Oh no! Perché questo? Chi può volere una cosa così terribile? Devo immediatamente dirlo al re!”

Re: “Mia cara, quello che mi dici mi sorprende! Sì, è vero che ogni tanto a corte qualcuno avanza dei malumori, ma non avrei mai pensato che ci fosse un piano per distruggere il castello!”

Regina: “E adesso che cosa facciamo?”

Re: “Ho un’idea: facciamo una riunione con tutte le persone che vivono in questo castello. Di sicuro il colpevole sarà tra di loro. Lo troveremo e lo puniremo”

Tutti i castellani sono convocati dal re ad una riunione che possa mettere luce alla vicenda. Tra i castellani si accende una discussione, con accuse reciproche, ma nessuno ammette la propria responsabilità…

 

Ad un certo punto il Re: “Signori! Silenzio! Ho deciso. Visto che nessuno ammette di essere il colpevole, faremo delle indagini. Ci faremo aiutare dai ragazzi, sottoponendogli delle prove!”

    

Lo interrompe la principessa: “Perché delle prove?” 

Re: “Mia cara, perché dobbiamo essere certi anche della buona fede degli investigatori. Dobbiamo essere sicuri che desiderino fino in fondo che il castello resti qui a Govone e che nessuno tra loro sia un traditore.”

      

Fantasma: “E tutti insieme salveremo il castello” 

Cavaliere: “Sì, nelle vostre classi sarete in sfida, mentre per il risultato finale sarà importante la collaborazione di tutti.

  

Stregone: “Mi è tutto chiaro, ma non capisco come possano giungere al colpevole visto che nessuno ammetterà di essere lui l’architetto di questo progetto malefico.”

  

Mago Teo: “E’ proprio vero che tu conosci solo la magia cattiva!

Il fatto stesso di superare le prove sarà l’ingrediente di una magia buona che farà sì che solo a quel punto il colpevole ammetterà le proprie responsabilità”.   

    

Re: “Bravi, siamo riusciti a ricomporre l’immagine del nostro castello e visto il vostro grande impegno possiamo dire che …”

 

Cavaliere: “Il Castello rimarrà al suo posto, vero sire?” 

Re: “Certamente!” 

Regina: “Sì, ma non ci è ancora chiaro come sono andati i fatti e perché qualcuno aveva progettato di spostare il castello. E poi dove? Sul progetto non era scritto!” 

Mago Teo: “In realtà, mia regina, è stata una burla, un’idea mia e di sua maestà il re per mettere alla prova tutti i castellani e scoprire se qualcuno stava tramando qualcosa di losco…e soprattutto per giocare con questi ragazzi” 

  

Re: “Che ci hanno dimostrato grande impegno e tanta simpatia”. 

Mago Teo: “E poi mi sembra che ci tengano davvero al loro castello!” 

Fantasma: “Allora dobbiamo premiarli!”

  

Questa è la storia che ha fatto da filo conduttore all’intera giornata dei “giochi matematici” che ha visto coinvolti tutti gli alunni della scuola di Govone, dai più piccoli della scuola dell’infanzia, ai più grandi della scuola primaria, fino ai ragazzi della scuola secondaria. E’ stata una grande occasione per “fare” matematica con molto divertimento e con tanta cooperazione tra tutti i gruppi per il raggiungimento del traguardo finale.

La giornata è stata interamente organizzata e condotta dai bravissimi animatori dell’RdR (Ragazzi del Roero) che come sempre hanno saputo coinvolgere e far divertire proprio tutti, dai bambini più piccoli ai ragazzi più grandi.

    

Lunedì,10 Maggio 2010 | Scritto da: cisterna

prima parte:

http://www.scuolealmuseo.it/bosco_bambini\bosco_maggio10A.pdf

seconda parte:

http://www.scuolealmuseo.it/bosco_bambini\bosco_maggio10B.pdf