Un pomeriggio come tanti altri, a scuola, abbiamo sentito bussare alla porta e…una magnifica sorpresa ci aspettava sulla soglia: Domenico Quirico! Il famoso giornalista, che era stato rapito in Siria il 9 aprile scorso, era venuto a trovarci: proprio lui, in persona, voleva fare la nostra conoscenza! Appena l’abbiamo visto ci siamo alzati precipitosamente e, dopo averlo accolto con un grande applauso, gli abbiamo rivolto tantissime domande. Le nostre curiosità non avevano fine e lui ha risposto con grande disponibilità e semplicità.
Siamo rimasti molto colpiti quando ci raccontava delle torture psicologiche che ha dovuto subire: le finte esecuzioni, le umiliazioni, le privazioni, gli insulti…
Alcuni di noi gli hanno chiesto a cosa pensava durante le interminabili ore di prigionia e la sua risposta è stata: “Pensavo alla mia famiglia e, in alcuni momenti, alle fiabe che mi raccontavano da bambino, ma stranamente non ricordavo il finale!” Il signor Quirico ci ha detto che in Siria le scuole sono chiuse ormai da due anni e anche i bambini hanno negli occhi la guerra. Una frase di un nostro genitore forse può spiegare bene questa persona che noi alunni abbiamo avuto l’onore di conoscere: “Un uomo senza limiti di paura è un guerriero della parola”. Infatti, conoscendolo, abbiamo capito che il mestiere di giornalista non è solo trasmettere le notizie, ma viverle di persona, a volte rischiando proprio in posti pericolosi per far conoscere agli altri le reali condizioni di vita di alcuni popoli. Un grazie lo dobbiamo a Domenico Quirico, “grande” uomo che ha fatto conoscere a molti i paesi lontani da lui visitati ed anche il nostro piccolo paese, Govone.
Alunni della Scuola Primaria di Govone