Sabato, 20 Giugno 2009 | Scritto da: magliano

Anche noi alunni della scuola primaria abbiamo imparato molte cose sulla tecnica dell’affresco sotto la guida dell’esperta Nadia Ghia.

Durante il primo incontro, l’esperta ci ha fornito notizie tecniche sull’affresco e un quadro di storia dell’arte.

 

L’affresco si realizza sull’intonaco fresco. L’intonaco si prepara mescolando con l’acqua 2 parti di sabbia di fiume e 1 di calce spenta. Quando la consistenza dell’intonaco è giusta (né troppo asciutta né troppo bagnata), si dipinge con i pennelli usando i pigmenti. I pigmenti sono polveri colorate estratte direttamente dai minerali. I pigmenti a nostra disposizione sono: ombra bruciata (marrone), rosso ossido di ferro, ocra gialla dorata, rossetto inglese (arancione), nero, blu oltremare e verde ossido scuro.

 

L’affresco veniva usato dagli uomini primitivi per realizzare le pitture rupestri nelle loro caverne e dagli Egizi per dipingere l’interno delle loro piramidi.

Venendo  più vicini a noi nel tempo, l’affresco è stato molto usato nel Medioevo con il pittore Giotto,un allievo di Cimabue, ha realizzato affreschi molto belli e preziosi, curando molto i materiali ed i particolari.

Nel Rinascimento i pittori più famosi sono stati:

 Leonardo, che amava sperimentare sempre tecniche nuove, curava un po’ meno i materiali ed usava la tecnica della prospettiva; famosa è “ L’ultima cena” che si trova a Milano;

Michelangelo, che ha dipinto la Cappella Sistina a Roma, usava molto dipingere il corpo nudo perché lo considerava una macchina perfetta;

Tiepolo Gian Battista, che a Venezia dipingeva scene storiche ed usava anche i trompe l’oil.

Nei tempi successivi, l’affresco è stato abbandonato e sono stati privilegiati i dipinti ad olio e i murales.

Tra  i pittori contemporanei abbiamo il messicano Diego Rivera che usa l’affresco per rappresentare scene di vita quotidiana e di guerriglia.

I grandi affreschi realizzati dai pittori erano fatti a giornate cioè ogni giorno si intonacava solo la parte che si riusciva a dipingere.

 

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