Martedì, 20 Aprile 2010 | Scritto da: canale

AUGURI IN MUSICA

Chiesa di S.Bernardino in Canale

Sabato 27 marzo 2010 ore 11,00

 

Giorno della Memoria ( ricorrenza istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano) Il testo dell’articolo 1 della legge così definisce le finalità del Giorno della Memoria:

 

« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. »

 

Costituzione della repubblica italiana

Art. 11.

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Lo studio e l’esame di questo ha portato noi ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo di Canale a decidere di condividere quanto appreso  a scuola con i nostri concittadini, approfittando dell’ormai consueto appuntamento: ”AUGURI IN MUSICA”

Gli auguri di quest’anno hanno  per tema :

“ la speranza non è fantasticare………

la speranza prevarrà,

se ognuno smetterà di pensar

soltanto al proprio interesse”

Il percorso ideato da noi  allievi con gli  insegnanti, è basato su di una successione tematica dove testi poetici e letterari e musica si fondono  per dar vita ad uno spettacolo emotivamente intenso.

Idealmente diviso in due parti ha come incipit la tematica della Shoah: due brani musicali ebraici si alternano a letture  dove la tragedia del genocidio del popolo di Israele sarà brevemente rivissuta.
 
 
 
 
 

 

 

 
 

 

Nella seconda parte testi e musica apporteranno i primi il senso del perdono, dello smarrimento dell’individuo di fronte all’orrore della guerra , ma con la necessità , anche dell’uomo pacifico, della lotta per contrastare il male del mondo ( testi di Magris, Fortini, Qohèlet); la musica (  What a wonderful world) accompagnerà  la lettura sottolineando con note di “speranza dolorosa” questo momento di passaggio . 

 

Passaggio , appunto, verso l’ultima fase  dello spettacolo dover si leggono i testi di  Gibran, Sbarbaro e Madre Teresa di Calcutta , intesi ad esaltare la speranza di un mondo migliore ( musica : Imagine di J Lennon).

 

 

 

 

 

 

 

 In sintesi : dolore, perdono, smarrimento, lotta, speranza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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