SCUOLA PRIMARIA MAGLIANO- CLASSE 4^
ANDIAMO A
FIORILAND
Era arrivato nel paese delle api il parco divertimenti più ambito fra
loro, era arrivato Fioriland!!!!
Nelle vie del paese non si parlava
che di questo.
Tutte le api desideravano mettere
piede in qel parco,a proposito, sapete
che forma aveva? Beh, era un gigantesco fiore!!!
Per entrare si doveva suonare un campanello, anzi il campanello giusto perchè se suonavi quello sbagliato il petalo si alzava e…..venivi catapultato in cielo!!!!!
Però anche se si correva questo rischio tutte le api ci volevano provare.
Si vedevano api e apine in cielo catapultate dal magnifico parco.
Un giorno un’ape di nome PillolìPillolà
decise di provare anche lei ad entrare nel parco di Fioriland!
Solo adesso incomincia la sua avventura.
PillolìPillolà decise di suonare il ventesimo campanello a destra sulla terza foglia a sinistra e…….BOOM!!!!!
PillolìPillolà venne catapultata in cielo.
Il giorno dopo decise di riprovarci
e….ci riuscì. Pensate come era felice,era la prima ape che fosse riuscita ad entrare nel magnifico parco.
La fortunata ape divenne subito famosa, ma a lei non interessava, voleva solo varcare la porta del magnifico parco.
PillolìPillolà entro’ subito nel parco e
venne accolta da due strambe api che cantavano questa canzone:”Benvenuta ,benvenuta,
tutto il fiore ti saluta,
sei carina
e precisina,
sei stata
fortunata!
trallalà trallalà
bum bum cià cià!!!!!!”
L’apina notò che nel fiore non c’era nulla, però vide che le api canterine si dirigevano verso una porticina, allora le seguì .
PillolìPillolà passò attraverso la minuscola porta ,si trovò in un prato gigantesco, c’erano fiori di tutti i tipi e ogni fiore era una giostra diversa. La nostra fortunata ape fece un giro d’ispezione, vide molte giostre ,le provò tutte,si divertì molto.
La nostra piccola amica,mentre tornava a casa, vide arrivare un fuco che le disse:”Visto che sei stata così brava e sei riuscita ad entrare qua dentro, ho deciso di regalarti FIORILAND “.
PillolìPillolà accettò e da quel giorno Fioriland diventò non solo un parco divertimenti, ma anche un posto dove le api potevano ,dopo il lavoro, divertirsi un po’.
Fine
Alyssa
Andiamo al parco di
Apilundia!!!!!!!!
C’era una volta una piccola apina di nome Margheritina che era molto felice di andare al parco di Apilundia, perchè c’erano le giostre- api.
Arrivati, Margheritina andò subito a sparare ai
peluches e a prendere le api nell’acqua e vinceva
sempre, sempre,sempre.
Poi ha mangiato una torta grande,grande e dei deliziosi biscotti e dolcetti ripieni di miele dolce,dolce.
Dopo un po’volle andare a casa, ma si perse.
Lei andò a cercare la strada giusta, ma non la vide. Quindi decise di andare a farsi un bel giretto.
Ma mentre fece il giro, vide una porticina con scritto “uscita”e lei corse subito via da lì e arrivò finalmente a casa da sua mamma ,la regina.
Cristiana
L’APE CURIOSINA
C’era una volta una piccola ape.
Si chiamava Curiosina, perchè era molto, ma molto curiosa.
Appena nata, aveva già esplorato quasi tutto il favo in cui viveva, ma la
cosa che la incuriosiva di più era uscire dalla sua casa per sorvolare i
bellissimi campi fioriti.
Lei aveva delle strisce gialle e nere,quattro ali trasparenti, due antenne,
sei zampe e un pungiglione.
La sua migliore amica si chiamava Giallina ed erano inseparabili.
Anche Giallina era curiosa di uscire dal favo e l’avrebbero fatto insieme.
Chiedevano sempre, alla regina, se potevano allontanarsi dal favo,ma lei ripeteva sempre la stessa frase:- Non siete ancora pronte per uscire dall’ alveare, ma quando lo sarete verranno due api guardiane a dirvelo-.
La regina non le lasciava andare perchè sapeva che non erano ancora all’altezza di cavarsela da sole,ma sapeva che primo o poi le avrebbe lasciate uscire.
Le due piccole api si annoiavano a restare sempre rinchiuse nel favo e volevano un po’ di avventura.
Tutti i giorni aiutavano alcune api nei loro lavori.
Aiutavano a spazzare per terra, aiutavano a nutrire le larve,davano una zampa a costruire le cellette………e aspettavano con impazienza quel momento.
Un giorno, che alle due piccole api sembrava uguale a quello precedente, la regina mandò le due api guardiane a dire, a Giallina e Curiosina,che il giorno tanto atteso era arrivato.
Quel paio di guardiane avevano un’armatura lucente e il volto era coperto da un elmo.
Quando le apine videro che arrivavano, non credevano ai loro occhi, era un sogno che si avverava!!
Si fermarono di fronte alle due amiche e pronunciarono queste parole:-Ora avete il permesso della regina,adesso potete uscire dal favo-.
Curiosina e la sua amica erano contentissime!!!
Finalmente potevano uscire.
Quello stesso giorno, per la prima volta, volarono fuori dal fovo,
appena uscite le due api si bloccarono, perchè non erano abituate a vedere distese immense di coloratissimi fiori.
Erano rimaste incantate!
Dopo, però, si sbloccarono ed iniziarono a sorvolare quei magnifici fiori.
C’ erano fiori di tutti i colori: rossi,blu,rosa,arancioni,turchese e moltissime altre tinte.
Tutti i giorni le due apine volavano sopra i fiori e raccoglievano, per la famiglia, polline e nettare più che potevano.
Ora Giallina e Curiosina erano propio felici.
MARTINA
Arrivano le api
C’ era una volta un alveare che si chiamava “Alveare per api guardiane”.
Un giorno un’ape di nome Enrica decise di andare in quell’ alveare
a tutti i costi .
Lei si alleno’ per diventare piu’ forte e chiamo’ l’allenatore per future
api guardiane.
Le fece fare sollevamento pesi per diventare piu’ forte e volare per 879.554.787.977.009.932 ore.
Alla fine si sentiva piu’ FORTE e si presento’ nell’ “ Alveare
per api guardiane” e la accettaronoooooooo!!!!!!!!!
Cosi’entro’nel gruppo e visse per sempre guardiana e contenta.
Ma dopo 2 giorni si era accorta che non era bello come pensava, quindi si
licenzio’ e volle fare la bottinatrice, ma prima doveva fare scuola
di danza .
Danzo’ per 29 ore , 59 minuti e 59 secondi.
Alla fine usci’ fuori e trovo’ dei fiori, poi entro’nell alveare e comincio’
a ballare e capi’ che era divertente cosi’ visse per sempre ballerina e
contenta.
ENRICO
LA VITA DI GIALLINA
CIAO , SONO GIALLINA
E SONO UN’ APE NUTRiCE ADESSO VI VOGLIO RACCONTARE COME SI SVOLGE IL LAVORO DI UN ‘ APE NUTRICE .
AL MATTINO MI SVEGLIO ALL’ ALBA , FACCIO COLAZIONE ,POI VADO DALLE LARVETTE E PREPARO LORO LA PAPPA REALE.
POI PRENDO DELLE ENORMI CESTE E LE RIEMPO CON I BIBERON E LE PORTO DAVANTI ALLE CELLETTE.
POI PRENDO IN BRACCIO UNA LARVETTA PER VOLTA ,
LE METTO IN BOCCA IL BIBERON E ASPETTO CHE FINISCA LA PAPPA , POI LA RIPONGO NELLA SUA CELLETTA .
POI NE PRENDO UN ‘ ALTRA E COSì VIA .
FINITE LE CELLETTE , SI VA IN UN ‘ ALTRA STANZA E
SI RICOMINCIA DA CAPO .
SI CONTINUA COSì FINCHE’ TUTTE LE LARVETTE NON
HANNO MANGIATO .
A FINE GIORNATA SONO STANCA MORTA!
ALLORA MI RITIRO NELLA MIA STANZA E PRIMA DI
FAR CENA MI FACCIO UN PISOLINO .
ALL ‘ ORA DI CENA MI VIENE SEMPRE A CHIAMARE UN ‘ APE MOLTO MISTERIOSA DI CUI NON
SO IL NOME , ANZI NESSUNO LO SA TRANNE LA REGINA , MA A NESSUNO E’ MAI VENUTO IN MENTE DI CHIEDERGLIELO , MA IO HO INTENZIONE DI CHIEDERGLIELO STASERA STESSA !
ANDRO’ NELLA SUA STANZA E LE CHIEDERO’ QUALCOSA SU QUELL ‘ APE .
ADESSO , CHE HO FINITO DI CENARE POSSO ANDARE
DALLA REGINA E FARLE QUALCHE DOMANDA .
MENTRE STAVO PASSANDO PER IL CORRIDOIO CHE PORTAVA ALLA STANZA DELLA REGINA HO SENTITO
DUE GUARDIE CHE DICEVANO :- CHISSA’ PERCHE’ LA REGINA NON VUOLE CHE NESSUNO ENTRI NELLA SUA
STANZA -.
ALLORA MI SONO CHIESTA COME POTEVO ENTRARE E
PARLARE CON LA REGINA .
POI MI ERA VENUTO IN MENTE QUEL PASSAGGIO
SEGRETO CHE AVEVO SCAVATO QUANDO ERO ANCORA
UNA PULITRICE , ALLORA SONO CORSA IN CAMERA MIA E
HO PRESO UNA MAPPA CHE PORTAVA AL BUCO.
ARRIVATA DAVANTI AL BUCO , PIAN PIANO E MOLTO
SILENZIOSAMENTE MI CI SONO INFILATA DENTRO.
DOPO CINQUE MINUTI MI SONO TROVATA NELLA BELLISSIMA STANZA DELLA REGINA .
MI SONO TOLTA LA POLVERE DI DOSSO E MI SONO
DIRETTA VERSO IL TRONO.
QUANDO LE SONO COMPARSA DAVANTI , LEI SI E’
SPAVENTATA , POI QUANDO MI HA RICONOSCIUTA , MI
HA CHIESTO COME HO FATTO AD ENTRARE .
IO LE HO RACCONTATO TUTTO PER FILO E PER SEGNO.
POI LEI MI HA CHIESTO :- PERCHE’ HAI FATTO TUTTO QUESTO ?-
IO LE HO RISPOSTO :- PERCHE’ VOLEVO CHIEDERTI CHI E’ QUELL ‘ APE MISTERIOSA -.
LA REGINA MI HA RISPOSTO :- QUELLA LI’ E’ LA MIA ASSISTENTE -.
POI LA REGINA AGGIUNSE :- TI FACCIO I MIEI COMPLIMENTI , SEI
LA PRIMA APE CHE MI CHIEDE CHI E’ -.
IO LE HO CHIESTO :- COME SI CHIAMA ? -.
LA REGINA MI HA RISPOSTO : - VERAMENTE NON LO SO E VOLEVO ANCHE DIRTI CHE SE GLIELO CHIEDI , LEI
NON TE LO DICE PERCHE’ E ‘ UN ‘ APE MOLTO RISERVATA CAPITO? - .
IO HO RISPOSTO : - Sì HO CAPITO -.
FINITA LA CONVERSAZIONE SONO RIPASSATA DAL BUCO
DI PRIMA E MI SONO DIRETTA VERSO LA MIA CAMERETTA .
PER ANDARE A DORMIRE .
FRANCESCA
LA VITA DELLE API
C’era una volta,in un’arnia di Magliano Alfieri, un’ape regina un po’ vecchiotta.
Un giorno le operaie,le api guerriere,le api bottinatrici,le api ceraiole e le api ventilatrici decisero di cambiare regina;nutrirono 11-12 larve con la pappa reale.
Dopo 16 giorni una prima larva iniziò a cantare
e le altre le risposero:<<i-i-i-i-i-i>.
La prima larva nata andò a pungere un’altra con il suo pungiglione ma le operaie videro che le mancava un’ala,allora la circondarono in modo che non andasse a pungere delle altre api e la buttarono fuori dall’alveare .
Infine,scelsero un’ape coraggiosa,potente e senza difetti che diventò la nuova regina.
Il giorno dopo,la regina uscì subito dall’alveare per farsi fecondare dai fuchi.
Volò più alto che poteva ed infine solo uno riuscì a raggiungerla e si fece fecondare.
Il giorno dopo si mise a deporre 1000 - 2000 uova; i primi tre giorni le nutrirono di pappa reale e tutti gli altri giorni con pappe fatte con miele e polline.
Le api bottinatrici andarono a prendere il nettare di alcuni fiori e lo portarono all’ape magazziniera che lo prese con la bocca e lo passò all’altra ape e così via per circa 10 volte.
Infine venne fuori il miele,perchè le api con i loro enzimi lo hanno trasformato.
L’ultima ape della trofallassi lo depositò in una celletta che poi venne “ventilata” dall’ape ventilatrice per evitare che si asciugasse.
Infine venne coperto con un’opercolo di cera dall’ape ceraiola.
Il giorno dopo un apicultore di MaglianoAlfieri che si chiamava Nicolò venne con l’affumicatore a prendere il telaino pieno di miele.
Spruzzò un po’ di fumo per farle intontire un po’ e prese il telaino.
L’apicultore andò a casa sua e tolse dal telaino il tappo di cera fabbricato dalle api,poi lo mise dentro alla centrifuga che girò forte così uscì tutto il miele che fu messo dentro ad un barattolo.
Il barattolo fu confezionato e messo dentro a dei camion che lo portarono in tutti i supermercati:
questa è la vita delle api.
Nicolò V.
l’ ape
C’ era una volta un’ ape di nome Apina, era nata tre ore fa e aveva appena mangiato la Pappa Reale .
Un giorno incontrò un’ ape di nome Bizz, lei chiese:<<Vuoi diventare mia amica?>>.
Apina rispose:<<Va bene, se vuoi chiamami Apina >> .
Il giorno dopo Apina si svegliò, andò dalla regina che voleva vederla .
La regina disse :<<Buon giorno ho una cosa importante da
assegnarti:oggi diventerai ape pulitrice >>.
Apina fece un volo di gioia .
Grazie a lei tutte le cellette brillavano.
Il giorno dopo diventò ape nutrice: c’erano apine che piangevano ,altre che
volevano la Pappa reale.
Cambiò lavoro immediatamente
perchè appena la videro ,le larve piansero ancora di piu’,così diventò ape muratrice:
in mezzo minuto costruiva una celletta e quando le api entrarono, le trovarono
perfette così la regina contenta la fece diventare ape ventilatrice. Teneva fresco l’alveare mentre sognava di volare fuori a prendere il nettare. Il giorno dopo si divertì così tanto a rinfrescare l’alveare che ci prese gusto perchè con la sua amica giocavano insieme,quando andò a dormire pensò se questo giocare fosse finito ,il giorno dopo diventò ape guardiana:
doveva proteggere l’ alveare
e così fu. Arrivò un ‘ ape
e lei riconobbe subito che era
di un altro alveare così la cacciò ,di notte Pina non dormì,
pensò a quella povera ape che dal freddo che c’era ghiacciasse perchè nevicava
ma non fu così. L’ape che il giorno dopo trovò era quella di ieri che aveva cacciato così la fece entrare. Voi vi chiederete perchè ,l’ape furba aveva portato dei regali
(il nettare) per fare il miele.
Il giorno dopo incontrò
un calabrone ,lei chiamò le amiche che in un batter d’occhio lo uccisero
perchè gli saltarono addosso
e ben compatte lo uccisero. Lei il giorno dopo vide anche una vespa e così come il calabrone la uccise .
Anche se faceva la guardia
si guardava intorno per vedere
questo meraviglioso mondo che
la circondava e fu così che finalmente diventò ape bottinatrice, volava avanti e
indietro e prendeva il nettare e assisteva alla trofallassi detto anche il bacio delle api perchè le api si passano il nettare di
bocca in bocca e se lo passano 10 volte perchè sia perfetto.
Un brutto giorno però la regina
venne cacciata e 11 nuove create. La prima cantò e anche le altre ,però lei le uccise
e così fu la nuova regina
venne fecondata dai fuchi
e così iniziò la sua vita da regina soprannominata La Grande.
Appena dentro all’ alveare
La Grande iniziò a deporre
le uova ,così veloce che alla
fine della giornata aveva fatto
1000 o forse 2000 uova .
Ogni giorno le api arrivavano
con tantissimo nettare
che le api magazziniere
facevano fatica pure a fare il miele, però andiamo a vedere
Apina che lei si divertiva
a volare, aveva trovato un’ ape
di nome Grandina .
Loro per divertirsi giocavano a
Apino (che era come
nascondino ,ma in lingua apesca),poi a Apestro:bisognava
lanciare la palla e se ti cadeva tu perdevi.
Apina diventava sempre piu’
vecchia aveva 12 giorni!
Voi vi chiederete perchè
le api vivono così poco ,non
si sa è uno dei tanti misteri che racchiudono le api .
La regina Grandina aveva subito fatto amicizia con Apina ,
perchè le sembrava simpatica.
Apina diventava di giorno in giorno sempre piu’ vecchia
e così via finchè morì e al suo funerale vennerò tutte le api
tranne Grandina,la sua migliore amica , perchè pianse tutto il
giorno e anche di notte ,così
forte che le altre api non riuscirono a dormire .
Ora tutte le api ripresero il lavoro subito, il giorno dopo ora c’era una nuova arrivata :
si chiamava Bizz.
Iniziò subito a lavorare :
diventò ape pulitrice ,ma dato che quando puliva sporcava diventò ape nutrice ma cambiò lavoro e li provò tutti ma non faceva
qualcosa che andasse bene ,
finalmente diventò ape bottinatrice e al posto del nettare portava il polline
ma grazie a lei scoprirono il miele d’ acacia. Un giorno per caso prese il nettare di tanti tipi di fiori diversi e così crearono il miele mille fiori
anche lei un giorno morì ma tutti piansero mentre con Apina
solo 1 , ma di notte dormirono.
Il giorno dopo ,la regina fece solo 1000 uova ,l’inverno stava arrivando e i fuchi vennero cacciati ,le apifemmine andarono in letargo e alcune morirono ,in primavera le api
iniziarono a svegliarsi e a riprendere il lavoro di impollinazione e questa è la vita che fanno le migliori amiche della natura :le api.
Davide B.
L’ APE
C’ERA UN’ APE CHE
GIOCAVA CON ME E UN GIORNO E’ STATA CONVOCATA DALLA REGINA CHE LE DISSE : “ TU DEVI CAMBIARE LAVORO E DEVI DIVENTARE
APE VENTILATRICE”.
E LEI NON VOLEVA
E LO DISSE ALLE SUE AMICHE
E LO DISSERO ALLA REGINA .
MANDO’ A DIRE DI RINCHIUDERLA NELLA PRIGIONE.
E DOPO ACCETTO’ E
NON LA RINCHIUSERO.
TUTTI ERANO FELICI.
GABRIELE
L’ ape Mimì
Un giorno l’ ape Mimì ,quando era ancora piccola,incontrò un brutto insetto scuro, grosso, sporco e pericoloso: era un calabrone.
Mimì era terrorizzata , chiamò aiuto e accorsero i genitori e qualche ape guerriera.
Il malcapitato calabrone venne portato al cospetto della regina.
La regina lo guardò per qualche minuto, poi disse:”Se non vuoi essere ucciso,rimarrai qui e ci aiuterai a lavorare!”
A quelle parole il calabrone fece cinque “voli di gioia” e fece un piccolo discorso di ringraziamento alla generosa regina.
Il giorno seguente, Mimì andò vicino al calabrone ,gli chiese il suo nome e
il calabrone disse che si chiamava Ciccio per le enormi dimensioni.
Ciccio rimandò la domanda e Mimì le disse il suo nome.
Fecero subito amicizia ed il calabrone prese qualche giorno di vacanza per
conoscerla meglio.
Decisero di andare a giocare nel “prato apigiochi” per giocare e conoscersi meglio.
Mimì gli svelò il suo segreto:lei era l’ape preferita dalla regina perchè tra le piccole regine era la migliore, però non l’avevano ancora scelta perchè la regina vecchia stava ancora bene quindi,quando la regina fosse morta, lei sarebbe stata la regina.
Anche Ciccio aveva un segreto:voleva andare a visitare un parco , a lui non interessava quale,bastava andarci.
Per Ciccio questo era un segreto perchè era molto timido,e quindi non si osava a parlare con gli adulti che secondo lui lo sgridavano per
l’ assurda idea.
Mimì disse:”Andiamo,partiamo subito, un’ avventura ci aspetta!”
Ciccio esultò di gioia.
Avvisarono la regina e partirono.
Volarono più di tre giorni e tre notti.
Arrivati a destinazione fecero un “riposino” lungo più di cinque ore.
Dopo il riposino fecero una scorta di nettare ed andarono a giocare.
Passò qualche giorno e arrivò un’apigramma, lo lessero e diceva che dovevano tornare ugentissssssssssssssssimamente al vecchio favo.
Mimì era un po’ contenta di tornare dalle sue vecchie amiche ma un po’ dispiaciuta perchè quel posto le piaceva molto.
Ciccio ,invece, non voleva andarsene da quello splendido parco.
Però Mimì riuscì a convincere Ciccio, spiegando quanto era importante per lei il favo.
Partirono e arrivarono appena in tempo per l’ incoronazione perchè la regina era molto malata e stava per scegliere la sua sostituta.
Quando la regina vide Mimì la riconobbe subito ed esclamò:”Mimì, dove eri andata a finire, hai letto l’apigramma? Immagino di sì perchè sei accorsa così in fretta !”
Mimì non ebbe il tempo di parlare che la regina volò di gioia e disse:”Sei tu l’ape regina perfetta, d’ora in poi tu comanderai e deporrai le uova necessarie al favo!”.
Mimì esultò di gioia e scelse come consigliere Ciccio, il suo migliore amico,Ciccio.
Fine !!
Michela
L’APE OPERAIA
C’ERA UNA VOLTA UN’APE OPERAIA APPENA NATA.
DOVEVA INIZIARE SUBITO A PULIRE E DOPO UN’ORA AVEVA FINITO, MA ERA TUTTA PIENA DI POLVERE
ALLORA DOVEVA ANDARE A FARSI UNA DOCCIA
CALDA.
POI IL GIORNO DOPO FACEVA L’APE NUTRICE:
“IIIIII II IIIII III I IIIII!”(MANGIA LA PAPPA CHE E’ BUONA!)DICEVA ALLA LARVA.
IL GIORNO DOPO L’APE MURATRICE:”III IIIIII!”(CHE FATICA!)
IL GIORNO SEGUENTE L’APE VENTILATRICE “IIII IIIIII III IIIII IIII,IIIII I II!!!”(ALLA REGINA NON SERVE ARIA,SERVE A ME!!!)
SI STANCO’ MOLTO E ANDO’ SUBITO A DORMIRE.
MA NON C’ERA UN SECONDO DA PERDERE!
DOVEVA FARE LA GUARDIA ALL’ALVEARE “III IIIIII IIIIIIIII!!!”(VIA BRUTTI CALABRONI!)
IL GIORNO DOPO,FINALMENTE, INIZIO’ A FARE L’APE
BOTTINATRICE “IIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!”(ALLELUIA!!!!!!!!!!!!!!!)
AVEVA TROVATO DEI FIORI,TORNO’ NELL’ALVEARE, INCOMINCIO’A MUOVERE L’ADDOME,FACENDO DEGLI 8 .
TUTTI CORSERO IN QUEL CAMPO DI 100 ETTARI!!!!!!!!!!
FECERO 1000 TONNELLATE DI MIELE E L’APICULTORE GUADAGNO’ + DI 3000 ? E COSI’ VISSERO X SEMPRE TUTTI FELICI E CONTENTI.
MATTEO
Le Api
C’era una volta una regina che comandava in un alveare.
Nell’alveare le api erano molto numerose,c’erano 2.000 api che lavoravano in continuo.
Una delle api si chiamava Trilly.
Era un’ape che si impegnava più di tutte le altre api.
Un giorno la regina disse a Trilly:-Se continui così sarai la più brava ape dell’ alveare- e Trilly era felicissima,perchè la regina le ha detto un complimento.
Allora Trilly continuò a impegnarsi come faceva sempre.
Un giorno Trilly andò a prendere il polline e ha trovato un grandissimo prato pieno di fiori.
Lei andò subito dalle altre api,quando arrivò,mosse l’addome formando un 8 e aveva detto ,nella lingua delle api:-Venite a vedere il grandissimo prato che ho visto quando stavo volando- le api sono andate tutte a vedere quel prato che ha visto Trilly.
Le api sono andate a vedere quel grandissimo prato pieno di fiori che aveva detto la loro compagna Trilly.
Da quel giorno presero da lì il nettare per fare il miele più buono delle altre volte e il polline per nutrirsi.
La regina era molto felice,perchè negli anni il miele era stato molto poco.
La regina depose 1.000 uova.
La regina ha messo in 10 cellette più grandi le uova, perchè non era più in grado di comandare l’alveare di 3.000 api.
Dopo un po’di giorni una larva di nome Federica si schiuse e fece il canto i-i-i-i-i-i-i-i-i-i-i-i-i-i-i-i-i-i-i-i-i-i-i.Lei ammazzò tutte le altre api regina,perchè lei è nata prima di tutte le altre api.
Dopo 3 giorni fece il volo dell’accoppiamento con dei fuchi di nome Giuseppino,Ciccio,Federico,Elo,Mago-Maghino e Leo.
Volò fino in alto nel cielo, il fuco che arrivò si chiamava Giuseppino.
Giuseppino,il fuco era alto,bravo,grasso,intelligente,gentile e molto ordinato.
Per 10 giorni fecero il matrimonio della nuova regina.
Il matrimonio era molto bello ,c’erano le decorazioni con fiori:bianchi,rosa,viola,gialli,rossi e blu.
Il giorno dopo l’ape regina depose 1.000 uova così le api operaie diventarono di più. Florentina
Le api
C’erano una volta tantissime api.
Le api erano a strisce gialle e nere.
Nell’ alveare c’era un’ ape che si chiamava Vivy. Ogni ape aveva un compito: c’erano api pulitrici , api guardiane, api bottinatrici, api
nutrici, api ventilatrici e api muratrici.
Vivy aveva il compito di ape nutrice perchè a lei piaceva nutrire le api appena nate.
Vivy aveva un diario segreto.
Lei scriveva sui petali di fiore e ogni sera scriveva delle cose che
accadevano nella sua giornata.
Un giorno Vivy aveva trovato un’amica che si chiamava Minni.
Minni era molto molto generosa e molto molto bella.
Vivy era molto contenta di questa sua amica.
Così da quel giorno Vivy e Minni restarono insieme per sempre.
Sofia
Le avventure di Sinny
C’era una volta una piccola ape di nome Sinny.
Era molto brava a scuola e riusciva
a volare molto bene.
Era molto contenta di essere un’ ape pero’ c’era un problma,non poteva uscire dall’alveare perche’ era troppo piccola.
Lei non era molto contenta di non uscire con le sue amiche piu’ grandi.
Un giorno si affaccio’ alla porta dell’alveare
per poter uscire pero’ vide che l’entrate ere sorvegliate giorno e notte.
Penso’ come farle adare via ma non gli venne nussuna idea.
Alla fine disse alle guardie -Ciao! come state?- le guardie la guardarono con faccia insospettita poi le risposero-Ciao piccola ape stiamo bene perché?- l’ape che non sapeva cosa dire rispose-Vi ho chiesto se state bene perche’ ho scoperto che in gioro c’e’ l’influenza-le api guardarono Sinny e poi le dissero - Grazie di averci informato ora andremo in apefarmacia e ci compereremo il pollineantinfluenza - e così fecero,andarono in apefarmacia a comprare il
pollineantinfluenza.
Visto che il piano aveva avuto successo mise in moto le ali e volo’ fuori dall’alveare. da lassu’ era molto piu’ bello della vista dal balcone della sua casa-celletta.Lassu’ vide le sue amiche che giocavono felici e quando videro Sinny le chiesero subito se voleva unirsi a loro Sinny rispose subito di sì.
Dopo qualche ora venne sera ma erano così contente che passo’ ancora un’ ora e poi venne sera e lì che si accorsero che dovevano rientrare nell’alveare ma era troppo tardi che ormai avevano gia’ chiuso il portape dell’alveare e non riuscirono a trovare nessuna via di entrata.Poco dopo sentirono una vocina sottile che diceva -Venite, non abbiate paura venite, venite!- le api ancora piu’ impaurite andarono dietro una foglia e videro una graziosa falena, notturna che si chiamava… non si sa nen lo ha detto, che li ospito’ in casa sua e fece andare le api in una stanza dove c’era scritto “c 002 a onrof “ le api non sapevano cosa poteva essrci scritto perche’ era la lingua delle falene e solo loro potevano decifrarla.Le api videro dei lettini e passarono li’ la notte.Le api dopo essersi messe sotto le coperte si
addormentarono,durante la notte la falena chiuse la porta,spinse un pulsante dove sotto c’era un cartellino dove c’era scritto “onrof enoisnecca”, le api avevano sempre piu’ caldo finche’ si svegliarono in realta’ la stanza era un enorme forno e “onrof enoisnecca” significa accensione forno.Le api,fortunatamente, trovarono un piccolo buco e riucsirono a fuggire.Tutto
quell’avvenimento aveva fatto preoccupare le loro mamme che si misero a cercare Sinny e le sue amiche e le trovarono addormentate sopra una foglia.Quando le api si furono svegliate Sinny racconto’ tutto l’avvenimento alla mamma,la mamma le spiego’- La falena che aveva visto era la strega del bsco che si nutriva di foglie,fiori e altro ma soprattutto la cosa che le piaceva di piu’ erano le api e quandovi ha viste ha subito cercato diacchiaparvi con uno dei suoi tranelli.Ora festeggiamo il tuo ritorno! Andiamo a chiamare le tue amoche!-.La mamma ando’dall’apepasticcio a prendere subito una torta a miele e polline e la porto’ subito a Sinny e le sue amiche.
La mamma si mise in vole per fare piu’ in fretta e ando’ da Sinny.
Davide C.
UN’ APINA
C’era una volta una piccola apina che gironzolava senza una meta,era molto stanca e affaticata,si lasciò cadere è si addormentò.
Quando riaprì gli occhi si trovava dentro un piccolo favo,si alzò, e chiese a qualcuno dove era:-Ei dove mi trovo,cosa ci faccio qui- e fece tantissime domande di quel genere-, finalmente qualcuno gli rispose:-Ti trovi in un favo e se vuoi vivere con noi dovrai fare molti lavori.
Dopo un po’ di tempo diventò un’ ape bottinatrice e visse felice e contenta,in quel piccolo favo.
ivan