Martedì, 2 Agosto 2011 | Scritto da: magliano

APE REGINA

C’ era una volta un’ ape regina che si chiamava Sara .

Un giorno pensò :”Oggi devo deporre le mie uova. So che devono nascere altre api regine, ma solo se hanno la voce bella saranno api regine “.

Il mio alveare è molto bello , è abitato da tante api che lavorano molto . C’ è l’ape spazzina che tiene tutto in ordine, l’ ape nutrice che accudisce le piccole larve , l’ape bottinatrice che va a cercare il nettare , l’ape esploratrice che va in cerca di fiori , l’ape magazziniere che mette a posto il polline, l’ape guardiana che difende l’alveare e non lascia entrare i nemici , l’ ape ventilatrice che quando fa caldo batte forte le ali e mi rinfresca .

Sono molto severa , comando le altre api:è il mio lavoro!!!

Un giorno decido di uscire dalla mia casa e vado da Marta un’altra ape regina. Io e Marta andiamo dalla nostra amica Alessia, tutte insieme vogliamo andare a Torino. “Ma Sara, il viaggio è troppo lungo!” “Non vi preoccupate, ci penso io a portarvi a Torino.”

“0h! grazie, sei gentile!”

Siamo salite sul pullman e siamo arrivate a Torino. Abbiamo mangiato lì . Andiamo a visitare i posti più belli della città. I posti più interessanti sono stati: il castello del Valentino e la Mandria.

Il posto che abbiamo preferito è stato il giardino del Valentino perché c’ erano tanti fiori che a noi piacciono tanto.

Verso sera abbiamo ripreso il pullman e sismo ritornate a casa, tutte contente di aver fatto questo viaggio.

 

 

Lavoro svolto da Sara S. Scuola Primaria di Magliano Alfieri

 

L’ APE E LA MUMMIA

 

C’ era un’ ape esploratrice . che una volta era stata mandata dalla sua regina in Egitto per esplorare una piramide. L’ ape andò, ma quando entrò, non trovò nulla oltre a un sarcofago. Poi chiamò le altre api, trasportarono il sarcofago nell’ alveare, ma quando andarono a dormire l’ ape mummia uscì per prendere il cuore dell’ape esploratrice per ritornare viva. Quando trovò l’ ape, era ormai giorno e tutti si stavano per svegliare. Allora la mummia ritornò al sarcofago. L’ ape esploratrice si svegliò, uscì per sgranchirsi le ali, vide che il sarcofago era fuori dall’ alveare. Aveva la sensazione che ci fosse qualcosa di strano…. Mmm!!!!! Quando si girò, sentì un rumore , si voltò velocemente e vide che la mummia la stava attaccando. Allora iniziò a volare più veloce che poteva verso l’ alveare , ma fu raggiunta dall’ ape subito. Arrivarono le altre api a proteggerla e finalmente fu salva. Aveva corso un brutto rischio e chiese alla sua ape regina se poteva ritornare a casa in Italia dove la vita è più tranquilla, per ritornare ad esplorare i suoi verdi prati e i suoi campi meravigliosi.

Salì sulla groppa dell’aereo gabbiano che in poche ore la riportò al suo vecchio alveare.

Alla fine si fece festa per la gloriosa vittoria delle api e continuano a festeggiare ancora adesso, brindando con calici pieni di buon miele.

Autore Francesco S.

Scuola primaria di Magliano Alfieri cl. 3°

 

DA ALESSIA AD APE MOLLI

Mio nonno fa l’apicoltore e io un giorno gli ho chiesto se potevo andare con lui per aiutarlo a togliere il miele. Nonno mi ha detto di sì ,allora mi ha dato la tuta perché così non mi pungevo. Abbiamo preso il suo camioncino e siamo partiti. Appena arrivati ho sentito un ronzio d’ape, mi sono guardata attorno e ho visto una decina d’api trasformatrici che mi hanno trasformata improvvisamente in ape !!!!!.Io ero una larva ,dopo pochi giorni ero una preninfa, dopo ancora una pupa e successivamente sono uscita come ape già formata .

Come prima cosa mi sono guardata allo specchio!!!!!! Ero piccola ,sorridente,simpatica ,capelli lunghi e castani,il corpo cicciottello e peloso,occhi marroni bocca rossa e due antenne in testa. Dentro l’alveare ho conosciuto delle nuove amiche che si chiamavano:Lilla,Francesca,Cicca e Robi.Lilla era piccola,sorridente,allegra,simpatica, intelligente, diligente e gentile ; ecco perché era la mia migliore amica nell’alveare . Francesca era simpatica, agitata, vivace, sorridente, simpatica, non stava ferma un secondo, era un razzo, stava qua e là ed era un po’mattarella ma……. In fondo era brava! Poi c’era Cicca la vanitosa,che pensava solo ed esclusivamente a se stessa!, Era piuttosto scorbutica ,si faceva tutte le sere la pedicure, però con me era molto gentile,ecco perché l’ho presa come amica. Robi era la più piccolina ,giocherellona , coccolosa e a me piaceva molto perché la potevo stropicciare. Era la più dolce fra tutte.

Noi tutte facevamo un lavoro bellissimo, ma pericolosissimo L’APE ESPLORATRICE!!!!! Facevamo un lavoro molto utile e preciso . Un giorno siamo uscite per esplorare dei fiori ; erano belli , colorati , sbocciati e profumavano di nettare delizioso !!!

Ad un tratto ci siamo posate su un fiore e qui abbiamo incontrato una coccinella che si chiamava Nella. Abbiamo fatto amicizia, Nella ci ha portati in un posto sotterraneo , segreto e meraviglioso!!!! Lì abbiamo fatto shopping ,abbiamo mangiato alla grande pasticcini, paste , gelati , bugie e cioccolatini. Quando abbiamo guardato l’ora , era tardissimo! Erano già le 3!!! Le api operaie dovevano partire alle 2:30!

Arrivate velocemente all’ alveare, le api erano molto arrabbiate perché avevano ritardato!!!Abbiamo chiesto loro scusa e abbiamo fatto un volo che segnalava quanto era lontano il campo di fiori.

Il giorno dopo un calabrone investì l’alveare, ma purtroppo l’ape guardiana non c’era ! Io e le mie amiche siamo andate in attacco e l’abbiamo soffocato .

L’ape regina ha esclamato:<<Avete salvato l’alveare; dobbiamo organizzare una festa , solo per voi prepareremo la torta di nocciole al miele.

Ecco gli ingredienti:

200g farina

200g zucchero

nocciole tostate e tritate

100g burro

mezza bustina di li lievito

buccia grattugiata di un limone.

Dopo aver finito di preparare l’impasto e dopo aver realizzato una torta meravigliosa, abbiamo invitato Nella e tutte le nostre amiche: c’erano musiche, balli e canti. Come prima cosa abbiamo cenato, poi ballato e cantato divertendoci tantissimo.

Alla sera ci siamo poi salutate e siamo andate a dormire .

Il giorno dopo mi sono svegliata e non mi sentivo più un’ape………. Ero tornata Alessia!!!.Il nonno era lì ad aspettarmi, mi ha detto che era stato preoccupato tutto il tempo per la mia assenza, ma era felice di rivedermi.

Ragazzi che avventura fantastica!!!!!

 

Lavora svolto da Alessia E.

cl.3° scuola primaria di Magliano Alfieri

 

IL MISTERO DELLA CELLETTA SCOMPARSA

Giorno: 22 marzo 2010

Ora : 13 : 20

Era una giornata di primavera, felice e tranquilla, almeno finché si scoprì che la celletta della futura ape regina era scomparsa .

Mi trovavo nella mia casa che era sotterranea, rettangolare, rossa e molto grande.

Io ero un detective di secondo grado al mio sesto anno di lavoro.

CAPITOLO 1 LA REGINA RACCONTA

Ad un tratto si aprì la porta ed entrò l’ape regina che disse : - E’ terribile !

- Cosa è terribile!?

- Hanno rubato la celletta della mia futura regina!

- Aspetta aspetta,…. parla lentamente che non riesco a capirti. Sei così agitata che mi sembri un ‘aspirapolvere impazzita!

-Sono agitata perché il mio alveare è in pericolo,aiuto, ti prego devi assolutamente fare qualcosa, non posso lasciare le mie apine nel dramma, è urgente il tuo intervento, presto, non stare a guardarmi fermo impalato, non posso sopportare un atteggiamento simile.AIUUUUUTO!!!!!!!!

-Mamma mia, ma sei matta! Calma calma cerchiamo di capire qualcosa.

CAPITOLO 2°: IL DETECTIVE INTERROGA LE API GUARDIANE

Partii per il favo.

- Dove sono? Ah ! Si…. ora ricordo….. seconda casa in via Favo n°3.

Entrai e c’era un gran fracasso… e sentii:

-Detective !!!-

-Che c’èèèèèè!!-

-Perché stai urlando!?-

-Ma se stavate urlando voi ?! -

Andai a interrogare le api guardiane e chiesi loro:

-E’ entrato qualcuno tra le 13:15 e le 13:30? -

-Sì , è entrata un’ape che diceva di non avere la regina e…-

-Quando se n’ è andata vi siete accorti che la cella era scomparsa , giusto?-

-Sì ma … l’ abbiamo ispezionata e non aveva niente –

-Capisco tutto , quindi non è stata lei,però……mmm…-.

 

CAPITOLO 3: L’INSEGUIMENTO DEL NEMICO

ORE : 13:20

GIORNO: 20/ 5/ 2012

POSTO:città del Vaticape

Stavo andando in città e ad un tratto vidi una sagoma che fuggiva sospettosamente .

Mi buttai all’ inseguimento :era una figura strana. Sembrava un insetto ma avevo dei forti dubbi sul suo aspetto. Mi sembrava un travestimento.

Avevo capito che era lui il ladro dai suoi movimenti perché quando l’ho guardato è scappato come un fulmine.

Infatti scoprii che aveva una maschera, gliela tolsi e notai che era una vespa regina che per gelosia e invidia per la bellezza dell’ape regina voleva portare danno all’alveare e fermare le generazioni delle api regine, perché aveva paura che le api invadessero tutto il suo territorio. La arrestai portandola nel carcere sotterraneo per tutta la vita.

CAPITLO 4:LA FINE DELLA STORIA

Finalmente il caso è risolto: la nuova ape regina era già nata ed si era fatta un altro alveare con tante nuove api operaie. Era già al lavoro: aveva deposto un sacco di uova e tutte le sue operaie erano indaffarate nella cura delle nuove cuccioline.

Mi sentivo molto soddisfatto della mia impresa: modestamente sapevo di essere un bravo detective.

Ora però mi toccherà mangiare un mucchio di miele.

AIUUUUTO!

 

Lavoro svolto da LEONARDO M.

classe 3^ Scuola Primaria di Magliano Alfieri

 

IO APE

Un giorno , mentre ero sul terrazzo al sole, un’ape mi ha punto al collo e ho sentito una sensazione di rimpicciolimento.

Come per magia mi sono trasforma in larva . Per fortuna è passata di lì un’ ape esploratrice ed ha esclamato: <<Una larva qui? Strano! La riporterò all’ alveare.>>

Appena sono tornata all’ alveare sono diventata preninfa.

Col passare dei giorni sono cambiata in pupa , poi sono nata e sono diventata l’ape Emily.Sono andata subito al lavoro ed ho incominciato a svolgere il lavoro dell’ape spazzina, poi nutrice, trasformatrice, ceraiola, esploratrice, bottinatrice , magazziniera, guardiana, e per ultima ventilatrice.

L’ ape regina,poi , ha chiamato tutte le apine per far scegliere loro un lavoro e io ho deciso di fare l’ape nutrice perché mi piace cucinare .

L’ape regina mi ha ordinato di cucinare:

 

30 torte al miele

55 croissant al miele

70 frutti al miele

16 formaggi mielati

28 crostate al miele

2 kg di pasta al miele

2kg di minestra al miele 4 kg di pane al miele

1kg di pane mielato

6 kg di latte , caffè…………al miele

 

 

La regina me l’ha ordinato perché le larve avevano fame e si lamentavano.

Io mi sono messa subito al lavoro e , in pochi minuti sono riuscita a preparare tutti i pasti.

E’ diventata sera ed era di andare a dormire.

Il giorno dopo, faceva molto caldo, allora, la regina non voleva perdere l’occasione di questa bella giornata per lavorare.

Io sono andata subito in cucina,mi sono messa il cappello da cuoca e ho aspettato la ricetta della regina:<<Cucinami un budino al miele per favore!>>

gridò la regina.

<<Ok>> esclamai io.

Mi misi subito al lavoro, ma il budino non mi riusciva. Io soni andata a rivedere la ricetta, c’era scritto di mettere 10 kg di miele e non 4!

Io pensai:<< Sono matta o cosa?>>

Ho provato a mettere 10 kg di miele e così mi è riuscito.

L’ape regina entrò nella cucina ed esclamò:<<Un bambino ci sta per buttare un secchio d’acqua sull’alveare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!>>

Io uscii fuori e punsi quel bambino molto forte nel sedere e se ne scappò via .

La regina si avvicinò e mi disse:<<Sei tu che meriti questa corona e non io>>.

Mi mise la corona in testa e sono diventata la nuova regina.

 

Lavoro svolto da Marta F.

Suola primaria di Magliano Alfieri

 

L’ APE CUCINA

Un giorno le api nutrici volevano preparare una torta di miele perché era il compleanno della loro carissima amica che si chiamava Lina . Era una cuoca bravissima e cucinava solo i dolci . Una sera arrivarono le amiche e ballarono insieme agli zii di Lina. Improvvisamente però arrivò uno sciame di calabroni . <<Attenti che vi pungono !>>. Lina scappò via con le sue amiche e si ritrovavano nella casa di una persona molto brava .<< Api che cosa è successo ? >> << Alla mia festa è arrivato uno sciame di calabroni e dovevamo scappare . Tu ci puoi aiutare ? >> << Sì certo >>. << Grazie del miele perché abbiamo molta fame! Adesso possiamo dormire a casa tua? >>. << Sì, ok >>.Al mattino le api si svegliarono e veloci vollero tornare a casa . Volarono quasi due settimane e si fermarono a mangiare la pizza con una torta di miele . Lina incontrò i suoi zii e li salutò . Tutte le api stavano mangiando nella pizzeria. << Lina vedi che non ci sono , dove sono finite ! Andiamo a cercarle! >>. Le vespe le avevano catturate, allora partirono le api guardiane per salvarle.<< Andiamo nel favo delle vespe attacchiamole ! >> <<Grazie Lina che ci hai salvate >> << Niente adesso andiamo veloci e torniamo a casa. Schiacciarono un bel pisolino perché erano molto stanche.Visto che la festa del giorno prima non era riuscita, Lina preparò fette biscottate , miele, pane e miele, latte e miele, caramelle al miele, miele con biscotti , miele con formaggio e due torte di miele. Invitò tutti gli amici e organizzò una festa bellissima. C’erano anche le api pagliaccio che facevano ridere .Si divertirono moltissimo . Oh!! Come erano rimaste soddisfatte!!

 

Lavoro svolto da Hristijan n.

Classe 3° scuola primaria di Magliano Alfieri

 

LA RINASCITA DELL’ ALVEARE

Un giorno d’ estate un’ ape esploratrice trovò un grande campo tutto giallo. Si avvicinò, lo ammirò, torno all’ alveare, fece un balletto a forma di uno zero. Allora tutte le api bottinatrici seguirono l’ ape esploratrice e volarono alla ricerca del posto. Presero il nettare, tornarono a casa e ripercorsero la stessa strada altre mille volte. Alla fine avevano una scorta di miele per un anno. Andarono dalla regina e le dissero :<Abbiamo la scorta per un anno. La regina urlò:- Sììììì!Tutte le api si riunirono in piazza ci fu un parlamento;la regina si rivolse a tutte le api dicendo:-L’ apicoltore tra qualche giorno verrà a prendere il miele, quindi muoviamoci, dobbiamo fare altro cibo fresco .

Un giorno la regina morì e da quel giorno non ci fu più un’ altra regina e poco per volta le api tristi ed avvilite morirono. Le poche api rimaste con le loro ultime forze decisero di prendere in mano la situazione disastrosa e ricominciarono a lavorare per settimane per recuperare tutto il tempo perso. Fecero anche le statue di miele e ritornarono a fare il loro lavoro quotidiano .

Erano veramente soddisfatte di ciò che avevano realizzato,avevano rimesso a posto un alveare disastrato. Erano state brave e avevano dimostrato a tutti gli animali che le api sono una forza della natura e che bisogna rispettarle e proteggerle dagli attacchi degli uomini.

 

Lavoro svolto da IRIDIAS S.

Classe 3° scuola primaria di Magliano Alfieri

 

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