In una frase molto celebre di Albert Einstein si afferma che, se l’ape scomparisse dalla faccia della Terra, all’umanità rimarrebbero soltanto quattro anni di vita. Da questa frase è partita la progettazione della scuola dell’infanzia e della scuola primaria di Cisterna per l’anno scolastico 2008/2009.
L’ape è diventata anche lo sfondo integratore che ha accompagnato e accompagna i bambini nella scoperta di nuove prospettive attraverso cui guardare la realtà che ci circonda. A partire dal BOSCO DEI BAMBINI, grande contenitore di esperienze, che da alcuni anni accoglie i bambini di Cisterna, sono stati avviati percorsi che hanno portato i bambini a scoprire il mondo dell’ape, i suoi problemi e a cercare piccole soluzioni per risolverli. Dal laboratorio di apicoltura, proposto da Maria Josè Pastor, apicoltrice e mamma di un bambino frequentante la scuola dell’infanzia, allo slogan “Salvatelape”, premiato al Museo delle Scienze di Torino all’interno del concorso “We save the bees”, al laboratorio di candele, attraverso i laboratori di cucina con il miele… , i bambini sono arrivati a progettare la realizzazione di uno spazio per le api all’interno del BOSCO DEI BAMBINI.
Oltre alle piante che già esistono nell’area (la cui piantumazione, negli scorsi anni, è avvenuta grazie alla consulenza di Francesco Ravetti, guardaparco del Parco di Rocchetta), con l’arrivo della primavera i bambini hanno messo a dimora, nel bosco a loro dedicato, alcune pianticelle fornite alla scuola dal vivaio del Parco del Circeo. Le piante sono state consegnate alle insegnanti nel mese di novembre, al termine di un percorso di formazione organizzato all’interno del progetto “Vividaria”, promosso da Federparchi in collaborazione con l’Institut Klorane.
Il progetto prevede la collaborazione con esperti botanici per la realizzazione di aule verdi da parte delle scuole coinvolte. Le scuole di Cisterna hanno già nel BOSCO DEI BAMBINI un’aula verde in continua evoluzione, che in questo anno scolastico si caratterizzerà anche come “BOSCO DELLE API”. Nelle scuole del paese, infatti, i bambini hanno realizzato dei vivai per la produzione di piante e fiori che, una volta pronti, verranno messi a dimora nel bosco insieme ad arnie, dipinte dai bambini, che potranno accogliere le “api smarrite”.
Il progetto si è sviluppato a partire dalla presenza di numerose relazioni interne ed esterne al paese. Una delle più preziose è sicuramente quella con Maria Josè Pastor Rodriguez, titolare della ditta Guido-Pastor, che opera a Cisterna e che promuove anche i laboratori didattici sull’apicoltura all’interno del Museo Arti e Mestieri di un Tempo del paese. Il legame con i bambini è diventato così forte che il furto subito dalla ditta (sono state rubate cinquanta famiglie di api), ha colpito profondamente i bambini, alcuni dei quali si sono offerti di aiutare Maria nel recupero delle api con espedienti molto originali e divertenti. Uno di questi è appunto quello di dipingere le arnie vuote, renderle coloratissime e bellissime, così da riportare a casa le api smarrite-rubate…
Il bosco dei bambini è anche questo: trovare soluzioni semplici e possibili a problemi complicati del mondo adulto.