Dodici anni e non sentirli eppure questo è proprio il compleanno che celebra un anniversario importante a Cisterna d’Asti.
Infatti nell’ a.s. 2000/2001 si è svolto il primo appuntamento di cantè j’euv che ha visto come protagonisti i bambini della Scuola Primaria di Cisterna d’Asti. A quell’epoca la scuola dell’ infanzia non era ancora statale e l’iniziativa si era resa possibile grazie all’ intervento della dott.ssa Tiziana Mo – oggi docente presso la scuola dell’infanzia del paese – che aveva raccontato ai bambini, tramite un approccio ludico, le diverse tradizioni di un tempo come quelle dei magnin e, appunto, cantè j’euv che, da tempo, coinvolgeva invece gruppi di adulti.
L’iniziativa, che oggi si svolge in diverse scuole dell’astigiano, nel 2001 non era molto diffusa se non in poche realtà ed è stata un esperimento coraggioso, se vogliamo, fuori moda di avvicinare i più piccoli alle radici del loro territorio.
Giovedì 29 marzo 2012 si è ripetuto questo magico appuntamento ed i bambini delle scuole dell’ infanzia e primarie statali di Cisterna si sono riversati lungo le vie del paese a cantare la questua delle uova , portando gioia e allegria specialmente fra i più anziani.
Riappropriarsi delle proprie radici è qualcosa di estremamente importante per il futuro di un territorio che insegna ai bambini a conoscere una storia che non si trova sui libri ma che permea i luoghi in cui vivono.
Ignorarla considerandola poco importante, come è successo in passato, vuol dire impoverire la cultura di un luogo che oggi, invece, si è anche arricchito di scambi e volti provenienti da altri bellissimi Paesi.
Un pomeriggio, quindi, alla ricerca delle uova che nessun supermercato può vendere perché prodotte dal ricordo di un tempo passato ma ancora presente e che, anche oggi, può essere foriero di moltissimi insegnamenti.
Intanto piccoli raggi di speranza, corrono sulle colline dei ricordi nell’abbagliante luce di un pomeriggio di primavera…
Giovanna Cravanzola