Il 22 aprile si è svolta la 42esima edizione della “Giornata della Terra”, che ha avuto come tema “Mobilitiamo il Pianeta – Un miliardo di azioni green” e l’obiettivo di invitare le persone a compiere, nella loro quotidianità, azioni che salvaguardino l’ambiente. In questa occasione molti cisternesi, coordinati dalla Protezione Civile, dall’Ass.ne Museo, dai gruppi giovani e giovanissimi, dalle scuole dell’infanzia e primaria si sono dati appuntamento sui sentieri e al Bosco dei Bambini e della Costituzione per le “Pulizie di primavera”.
Una giornata che ha rievocato un’atmosfera del passato, quando le crie, periodicamente, invitavano i cisternesi dopo la Messa Granda a unirsi per realizzare opere di pubblica utilità. Al richiamo del suono della tromba e della frase “s’avart e s’avisa” gli abitanti del piccolo paese si riunivano intorno al pozzo davanti alla chiesa per ascoltare le parole della guardia comunale. Con voce tonante comunicava i lavori da fare e le località interessate. Nella data prestabilita tutte le famiglie mandavano almeno una persona a prestare la propria opera al servizio della comunità.
Domenica 22, rievocando un passato ancora vivo nella memoria di molti anziani del paese, un numero cospicuo di cisternesi si è ritrovato per prendersi cura di quella “Terra” celebrata in questa giornata e che dovrebbe essere oggetto di attenzioni quotidiane. Mossi dall’idea che la tutela del territorio parta dai piccoli gesti di cura del luogo in cui si vive, a ogni gruppo è stata assegnata una porzione di territorio: alla Protezione Civile i sentieri Ganarel-Val Scura e Toiran-e; al gruppo giovani e ai genitori dei bambini delle scuole il sentiero Sant’Ana-Montaron; al gruppo giovanissimi, ai bambini e ai genitori il Bosco dei Bambini e della Costituzione.
La giornata si è conclusa con una cena della condivisione. Negli occhi di tutti la gioia di aver realizzato, insieme, una piccola opera al servizio della collettività. Una grande lezione di cittadinanza attiva, a conferma dell’importanza del lavoro di comunità, che vede adulti, giovani, bambini rinunciare a una domenica di riposo per condividere azioni di cura del contesto in cui si vive. Un’opportunità per ritrovare, nel nostro paese, momenti e spazi di incontro e di collaborazione essenziali per superare l’individualismo che ormai domina il nostro tempo.
Tiziana Mo