La scorsa settimana è stata ricca di appuntamenti organizzati dalla sezione locale dell’Avis di Cisterna d’Asti in occasione del trentacinquesimo anno di attività.
Claudio Massocco, Presidente della sezione e i volontari Roberto Massocco e Daniela Mazzocco nei giorni precedenti hanno incontrato gli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria del paese per presentare l’ iniziativa “Il valore di un dono” che ha avuto lo scopo di presentare le tematiche della donazione ai più piccoli. In seguito gli alunni hanno potuto riflettere ulteriormente sull’argomento e realizzare degli elaborati che sono stati esposti nel Museo di Cisterna d’Asti.
Venerdì 19 aprile 2013 alle 21,00 si è tenuto un interessante e intenso incontro presso il Castello che ha aperto le iniziative organizzate per questo importante appuntamento. La serata, che ha visto una grandissima partecipazione da parte dei cisternesi, è stata introdotta da un volontario, Dario Cauda. Il presidente Claudio Massocco ha espresso innanzitutto la sua soddisfazione per l’ampia presenza di famiglie e, soprattutto, di bambini. Ha rivolto poi un ringramento al signor Cartosio, Presidente Provinciale Avis, a tutti i volontari e al direttivo che offrono davvero un servizio molto importante. Partendo dall’esperienza sviluppata con gli alunni delle scuole, ha sottolineato l’importanza della donazione come un regalo che si fa senza alcun tipo di compenso e di cui possono usufruire davvero molte persone. Raramente, ha aggiunto, si riflette sul fatto che il malato può essere un componente della nostra famiglia. Quando invece si ragiona su questo, ci si accorge che il nostro “dono” può andare a qualcuno di molto vicino a noi e, allora, chiunque si aiuta - pur rimanendo anonimo - assume il volto di un amico, di un parente, di un vicino di casa.
Massocco ha fatto presente che, fortunatamente, un piccolo paese come Cisterna d’Asti vanta più di cento iscritti alla sezione locale senza contare tutti i cisternesi che fanno riferimento ad altri gruppi.
La parola è poi passata al Presidente Provinciale Cartosio anche lui molto lieto della presenza dei bambini che gli ha ricordato come il suo legame con l’Avis sia partito proprio grazie ad un’iniziativa alla quale aveva partecipato con la scuola all’età di sette anni. Questa esperienza significativa lo aveva spinto a diciotto anni a diventare donatore. Ad Asti sono circa 10000 i volontari che, ogni tre mesi, effettuano una donazione ed aiutano non solo coloro che arrivano in ospedale a causa di traumi ma anche i talassemici della Sardegna.
Subito dopo ha portato la sua testimonianza, davvero emozionante e umana, Mario Bodda oggi vicesindaco e per dieci anni sindaco di Cisterna d’Asti. Uomo schietto e sincero ha raccontato le emozioni che ha vissuto personalmente in seguito ad un’esperienza che l’ha fatto riflettere molto sull’importanza della donazione. “Non ho mai donato il sangue ma mi sono trovato a ricevere una trasfusione. In quel momento ho capito l’importanza di questo gesto e, oggi, mio figlio è un donatore. Dobbiamo donare per gli altri ma anche per noi stessi. Negli ospedali le sacche si svuotano molto in fretta ed è necessario che riempiano di nuovo in fretta”.
A seguire la proiezione di un filmato rivolto ai giovani sui temi della donazione e la premiazione degli elaborati realizzati dai bambini. Al termine i volontari della sezione hanno offerto un ricco rinfresco.
Una serata davvero calda e bella che ha saputo coinvolgere un territorio da sempre molto attento alle iniziative che si svolgono ma che, questa volta, lo è stato in modo particolare e premiante per tutti coloro che investono davvero molto della propria vita privata per iniziative che vanno a vantaggio di una comunità molto più vasta di quella del solo paese.
Domenica 21 aprile 2013, presso il comune di Cisterna, molto partecipata è stata anche la cerimonia di premiazione dei donatori locali.
Come ha scritto nel suo elaborato Gabriele S. della cl. 4^ della Scuola Primaria di Cisterna: “Il sangue non si può coltivare ma solo raccogliere”, un messaggio davvero importante che dà il senso di queste importanti giornate.
Giovanna Cravanzola