Giovedì, 10 Luglio 2014 | Scritto da: magliano

Noi alunni della classe quinta ci siamo documentati sulla storia del nostro castello e ora possiamo accompagnarvi per iniziare una entusiasmante…VISITA AL CASTELLO DI MAGLIANO ALFIERI. Benvenuti, siamo i ragazzi della classe quinta e con noi inizierete la vostra visita al castello. Ci troviamo davanti alla facciata barocca dell’imponente e maestoso castello di Magliano. La sua costruzione cominciò nel 1649 per volontà del conte Catalano Alfieri e terminò nel 1680. Sopra la porta d’ingresso, potete vedere due rilievi a forma di aquila, simbolo della famiglia Alfieri.Ora vi racconteremo in breve la storia di questa famiglia e del suo castello.Fu il conte Catalano, che nacque nel 1602, a volere la costruzione dell’attuale fortilizio. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1674 nelle segrete di Palazzo Madama a Torino, fu il figlio Carlo Emanuele a portare a termine l’opera. (Il mausoleo, cioè la tomba monumentale in marmo, che Carlo Emanuele fece costruire per il padre, è visitabile nella chiesa di S. Andrea).I suoi successori, nel 1768, fecero costruire la bellissima Cappella Gentilizia o Cappella del Crocifisso.Nella seconda metà del Settecento il famoso scrittore Vittorio Alfieri e la madre soggiornarono parecchie volte qui nel “bel castello di Magliano”, dove si godeva di “un’ottima aria e una perfetta quiete”. Nel 1843 l’edificio passò alla famiglia Alfieri di Sostegno di San Martino. Nel 1852 la marchesa Margherita Pallavicino offrì il castello al Comune di Magliano che lo rifiutò; lo accettò invece il parroco di S. Andrea, don Drocco.

Molti anni dopo, nel 1988, il Comune ricevette in donazione il castello da parte del parroco don Guido Davico.Nel 1994 il castello divenne la sede del “Museo dei gessi” e lo è tuttora.All’ingresso infatti possiamo vedere una cesta con dei piccoli blocchi di gesso grezzo, materiale molto utilizzato un tempo per i soffitti delle case maglianesi.Possiamo intanto ammirare l’imponente “Scalone d’Onore” e salendo notiamo il mezzo busto in stucco del figlio di Catalano Alfieri, Carlo Emanuele. Ora potrete proseguire la vostra visita nelle varie sale del castello con le altre piccole eco-guide… Buona continuazione

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