Sono ormai trascorsi dieci anni da quando, nel 2005, i bambini delle Scuole dell’ Infanzia e Primaria di Cisterna d’Asti ebbero l’idea di trasformare un gerbido – messo a disposizione da nonno Teresio Mo - in un luogo dove esprimere la loro gioia: il Bosco dei Bambini al quale, qualche anno dopo, si è aggiunto anche il Bosco della Costituzione.
Nel corso del tempo, diversi i bambini che si sono avvicendati con il loro carico di entusiasmo infantile e di allegria: grazie a loro sono state scavate tane e nascondigli, rifugi inespugnabili dei loro piccoli ma immensi sogni di piccoli esploratori.
I Boschi dei Bambini e della Costituzione, proprio per questo, rimangono dei luoghi vivi e vitali e mercoledì 18 novembre 2015 hanno ospitato, come ogni anno, la Festa dell’Albero.
Questa volta, però, l’evento è stato reso speciale da una collaborazione particolare: quella della Proloco di Cisterna d’Asti.
Infatti, da qualche tempo, i volontari del paese stanno lavorando al recupero della coltivazione locale del Pum Marcun, una varietà di mele un tempo molto diffusa sul territorio. La speranza è quella di impiantare un frutteto nei prossimi mesi e pare che, grazie ad un lavoro collettivo e meticoloso, questo sogno diverrà possibile restituendo un altro tassello di memoria viva ad un luogo come Cisterna d’Asti. Un progetto ambizioso e molto articolato che la Proloco cisternese ha voluto condividere con i bambini delle Scuole dell’Infanzia e Primaria del paese.
Infatti, Luca Baldizzone – a nome dell’associazione – ha donato alle scuole due piante di Pum Marcun coinvolgendo i bambini nelle operazioni di piantumazione.
Due doni importanti e graditi ai quali i piccoli hanno voluto subito dare il nome: Pum Marcun Millebambini e Pum Marcun Millefrutti. Ovviamente, per rendere più sicuro l’esito delle operazioni, sono stati eseguiti anche alcuni canti rituali che, certamente, non mancheranno di raggiungere l’effetto desiderato.
La mattinata è proseguita con la colazione a base di succo di mela biologico offerto dalla Proloco e anche da corse, giochi, risate, arrampicate e giri sullo scivolo e sulle altalene.
Questi luoghi sono piccoli paradisi racchiusi tra gli alberi, frutto del lavoro di molte persone che, nel corso del tempo, hanno dedicato lavoro ed energie in modo totalmente gratuito per la realizzazione di un sogno capace di raccogliere i sogni e i desideri non solo dei propri bambini ma anche quelli di molti altri.
Uno di loro si chiamava Luciano Bossotti e, in questi giorni, ha salutato il paese.
Però nessuno dimenticherà la sua disponibilità e il suo sorriso mentre tagliava l’erba intorno al laghetto o si rendeva disponibile per qualche altro strampalato progetto.
Giovanna Cravanzola