Mercoledì, 22 Giugno 2016 | Scritto da: govone

RACCONTO DI NONNA MALVINA (91 ANNI)

“Tanti anni fa in località Valletta (proprio vicino al posto dove ora sorge la nostra scuola) c’erano solo boschi.

Passava, come oggi, la strada che portava in paese; i contadini passavano di lì con i loro carri carichi, tirati dai cavalli o dai buoi per andare in paese a fare il mercato.

Arrivati nei pressi dell’incrocio con San Defendente, i cavalli improvvisamente si fermavano e non volevano più saperne di proseguire.

Anche i buoi facevano lo stesso.

A volte i cavalli s’imbizzarrivano e non c’era nessuno capace a domarli.

Si diceva ci fosse una “MASCA” che, nascosta tra gli alberi, spaventava gli animali.

I contadini decisero di costruire una piccola cappella dedicata a Maria (la mamma di Gesù) e da allora gli strani avvenimenti non successero più.

RACCONTA NONNO “MENTIN” (CLEMENTE)

Un giorno qualche brigante bruciò la cappella che andò tutta in fumo. Solo la statua di Maria rimase intatta, il fuoco non l’aveva danneggiata!

Allora mio nonno ricostruì la cappella e mise all’interno la statua di quella Madonna.

Da allora quella cappella venne intitolata “Madonna delle Grazie” e a partire da mio nonno, poi mio padre ed ora io ci occupiamo di essa.

La gente di Govone può portare la foto dei bambini piccoli ai piedi della statua così la Madonna li proteggerà.

Molti anni dopo accanto alla cappella venne costruita la chiesetta.

i bambini del gruppo rosso della scuola dell’infanzia di Govone

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