Conoscere il luogo in cui si vive è il presupposto per arrivare ad amarlo e tutelarlo. Quando questo traguardo, orientato alla promozione di competenze di comunità, è condiviso dalla scuola con le famiglie degli alunni, si ha la precondizione fondamentale per avere territori vivi, partecipati, difesi e valorizzati.
Su questi principi si basa lo sviluppo progettuale – che in questo anno prevede l’attuazione delle linee guida della Legge 92, sull’introduzione dell’Educazione Civica - delle scuole di Cisterna. I bambini e le maestre di questo piccolo paese hanno la fortuna di avere dei genitori disponibili a mettersi in gioco su questi significati, pronti a rispondere alle proposte legate allo sviluppo dei percorsi didattici.
Nonostante l’incertezza, causata dalla pandemia, le proposte della scuola continuano a ricevere attenzione da parte delle famiglie. L’ultima, a cui hanno aderito una decina di genitori, è stata quella che ha portato alla sistemazione della struttura – gioco donata dal Comune per il Bosco della Costituzione.
Sabato 24 ottobre, nel rispetto delle norme anti covid, un gruppo di papà, armato di buona volontà e attrezzi da lavoro, ha sistemato lo spazio offrendo ai bambini un bellissimo esempio di resistenza, in linea con il titolo del progetto triennale, “comunità resistenti”. Resistenza nei confronti di una mentalità sempre più diffusa, che tende a privilegiare l’interesse individuale a scapito di quello collettivo.
L’impegno gratuito per la sistemazione di uno spazio comune, all’interno di un progetto sulla costruzione del senso civico a partire dalla scuola dell’infanzia, ha una importante valenza educativa; è un modo per far sperimentare anche ai più piccoli che l’unione fa davvero la forza.
Tiziana Mo