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Giovedì,15 Ottobre 2009 | Scritto da: govone

STAMATTINA SIAMO ANDATI A VENDEMMIARE.

ABBIAMO RACCOLTO L’UVA.

CON LE FORBICI ABBIAMO TAGLIATO IL GAMBO…

… DEL GRAPPOLO E LI ABBIAMO MESSI NEI SECCHIELLI.

QUANDO ERANO PIENI LI SVUOTAVAMO NEI BIDONI.

POI SIAMO ANDATI IN CANTINA A VEDERE COME SI FACEVA IL VINO.

PRIMA SCHIACCIANO L’UVA NELLA PIGIATRICE.

LA PIGIATRICE TOGLIEVA ANCHE I GAMBI.

SI CHIAMANO RASPI.

POI VA A FINIRE NELLE BOTTI PER QUALCHE GIORNO, DOPO DIVENTA VINO.

POI LO METTONO NELLE BOTTIGLIE.

QUANDO CI SIAMO PREPARATI PER PARTIRE LA MAESTRA CI HA CONTATI. NOI BAMBINI DEL GRUPPO ROSSO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA ERAVAMO IN 9 PERCHE’ 3 DEI NOSTRI COMPAGNI ERANO ASSENTI. COSI’ CON LA MAESTRA ABBIAMO CONTATO NOVE SECCHIELLI E NOVE FORBICINE. POI LA MAESTRA CI HA DATO UN SECCHIELLO E UN PAIO DI FORBICI A CIASCUNO DI NOI!

i bambini della scuola dell’infanzia e primaria

Domenica,31 Maggio 2009 | Scritto da: govone

Finalmente dopo tanto lavoro, ma anche tanto divertimento, è arrivato il momento di mostrare i nostri stupendi capolavori e abbiamo pensato di farlo invitando tutti a una grandiosa festa !!

          

Gli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria insieme ai compagni della classe prima della scuola secondaria hanno presentato canti alternati a poesie.

Venite alla mia festa cantiamo in allegria evviva evviva gli alberi……. Oggi è un giorno davvero speciele, era scritto anche sul giornale: è la festa degli alberi, è una festa di gioia, una festa per tutti noi…….

La prima poesia è toccata agli alunni più piccini della scuola dell’infanzia: ……..ogni albero è speciale, noi siam qui per festeggiare e imparare a rispettare!

Poi in ordine è toccato agli alunni della classe prima con la loro poesia dedicata naturalmente agli alberi.

 

Con la collaborazione dei compagni più grandi i bambini della scuola dell’infanzia hanno eseguito un canto che ci racconta di una vecchia strega che vuole abbattere gli alberi del bosco per costruirsi un grande palazzo ma saranno salvati da Dafne Dea del Bosco!

 

Gli alunni della classe seconda hanno presentato la poesia: “Ci fosse un albero”  ……….Ci fosse un albero nel mio giardino sarei sempre felice dalla sera al mattino!

A riprova del fatto che il tema degli alberi è stato trattato non solo dal punto di vista artistico, gli alunni della classe terza ce lo hanno raccontato dal punto di vista scientifico.

 

Non poteva mancare un classico: …per fare un albero ci vuole un seme  …per fare un seme ci vuole un frutto …per fare un frutto ci vuole un fiore …per fare un fiore ci vuole un ramo  …per fare un ramo ci vuole un albero …per fare un albero ci vuole il bosco….

 

Gli alunni delle classi quarta e quinta hanno letto il libro scritto e raffigurato in collaborazione con i compagni della classe prima della scuola secondaria durante le attività di continuità.

 

E per finire la samba dell’albero PEPITO … che in ogni stagione ricambia il suo vestito. In primavera, estate, autunno, inverno insieme vogliamo ballar! Olè!

 

… ed ecco arrivare il vero PEPITO, il nostro amico albero che tutti gli alunni della scuola di Govone hanno donato simbolicamente al parco del Castello, devastato dai temporali dell’estate scorsa, a prova del fatto che noi tutti teniamo al nostro territorio e vogliamo collaborare per preservarlo.

Quindi è arrivato il momento più importante della festa quello in cui il Sindaco insieme ad alcuni alunni ha finalmente scoperto i nostri fantastici murales che sono stati applauditissimi da tutti i presenti!

L’autunno come Paul Klee, L’inverno come Claude Monet, la primavera come Vincent Van Gogh e l’estate come Georges Seurat.

 

L’albero PEPITO vestito coi colori dell’autunno, dell’inverno, della primavera e dell’estate.

 

Non poteva mancare un premio per tutti i bambini e i ragazzi che hanno reso possibile tutto ciò e quindi a conclusione di questa stupenda mattinata di festa a tutti loro è stato donato lo spettacolo dei bravissimi Ridendimundo!!

  

Sezione: Museo Govone, Scuole Govone  Parole chiave:  Scrivi un commento
Sabato,30 Maggio 2009 | Scritto da: govone

Dopo aver ”studiato” quattro pittori diversi (Klee, Monet, Van Gogh e Seurat) e aver provato a riprodurre, utilizzando le loro diverse tecniche, l’ albero nelle quattro stagioni, tutti gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria in collaborazione con gli alunni della prima della scuola secondaria si sono cimentati nella realizzazione di otto splendidi murales che abbelliranno la nostra scuola!!

Ecco gli alunni della classe prima della scuola primaria autori dell’albero dell’autunno (come Paul Klee)!

Gli alunni della classe seconda si sono cimentati nella realizzazione dell’albero dell’inverno (come Claude Monet)!

  

Gli alunni della terza hanno realizzato l’albero della primavera (come Vincent Van Gogh)!

Ed ecco l’albero dell’estate stupendamente dipinto con la tecnica del puntinismo (come George Seurat) dai ragazzi della quarta e quinta !

  

Durante il percorso, intrapreso con la maestra Nadia, attraverso le quattro stagioni, tutti gli alunni hanno scoperto che il loro amico albero, ormai chiamato affettuosamente Pepito, in ogni stagione ricambia il suo vestito. E proprio Pepito con i suoi quattro vestiti dell’autunno, dell’inverno, della primavera e dell’estate è diventato il protagonista degli altri murales.

I bambini del gruppo rosso (5 anni) della scuola dell’infanzia hanno realizzato sotto la supervisione di Nadia PEPITO vestito dei colori dell’autunno.

 

I ragazzi della classe prima della scuola secondaria di primo grado ci hanno regalato un bellissimo PEPITO vestito coi colori dell’inverno.

   

 I bambini del gruppo giallo (3 anni) della scuola dell’infanzia hanno rivestito PEPITO coi colori della primavera.

 

I bambini del gruppo blu (4 anni) hanno, infine, colorato PEPITO con i colori dell’estate.

 

A questo punto non abbiamo più dubbi, appena saranno appesi all’esterno, la nostra scuola diventerà bellissima!!!

Martedì,19 Maggio 2009 | Scritto da: govone

Lunedì,18 Maggio 2009 | Scritto da: govone

 

 

 

 

La maestra Nadia ci ha raccontato la storia di un pittore di nome Georges Seurat e ci ha fatto vedere alcuni suoi quadri.

Ecco la storia “riraccontata” da noi:

 

 

Seurat è nato e vissuto a Parigi, da una famiglia ricca ma strana. E’ stato coetaneo di Van Gogh e ha avuto come maestro Monet.

Ha studiato molto l’effetto che i colori hanno sull’occhio dell’uomo, sia i colori semplici che i colori mescolati (primari e secondari).

Ha visto che se si fanno tanti puntini, tutti vicini, l’occhio non distingue più i puntini, ma il disegno intero. Così i suoi quadri sono diventati tutti a “puntini”; non usava un colore solo, ad esempio per il prato poteva usare il verde, il giallo e il blu che da vicino si distinguevano come colori diversi, ma guardando il quadro da lontanoil prato si vede verde ma con tante sfumature diverse.

I suoi quadri erano così belli che molti li compravano, Seurat è riuscito ad avere successo come pittore già da vivo.

Faceva una vita molto semplice e riservata. Morì improvvisamente a soli 31 anni.

 

Con Nadia abbiamo provato a dipingere, come faceva Seurat, creando il nostro albero dell’estate con tanti puntini utilizzando i “cotton fioc”. Per creare sfumature diverse nel prato e nel cielo abbiamo puntinato con vari colori: verde chiaro, verde scuro e giallo per il prato, azzurro chiaro,azzurro scuro e bianco per il cielo.Ognuno di noi, dai bimbi più piccini della scuola dell’infanzia ai ragazzi più grandi della scuola primaria, ha ritratto il suo personale “albero puntinato” con tutti i colori dell’estate.

 

  

Venerdì,15 Maggio 2009 | Scritto da: govone

                          

In estate …

 

… c’è sempre il sole, puoi usare gli occhiali da sole.

… si può andare al mare e si può andare in vacanza.

… fa molto caldo e noi mettiamo la piscina con l’acqua fresca e facciamo il bagno per rinfrescarci.

… ci mettiamo i pantaloncini corti o la gonnellina leggera con una canottiera.

… in estate maturano i frutti degli alberi.

… i bambini giocano a pallone e fanno delle passeggiate.

                       

… spunta il sole e fa caldo.

… si può mangiare fuori.

… sull’albero ci sono: mele, pesche e tante cose buone da mangiare.

… vado al mare e trovo conchiglie e tante altre cose belle.

… è bellissimo anche se fa un caldo dell’accidente.

… tutto è molto colorato e poi fa molto caldo.

… tutti vanno in piscina e al mare, la cosa più bella dell’estate è andare al mare.

… il sole brucia e tutti sono in canottiera e in pantaloncini corti e il cielo è azzurro e le nuvole bianche e anche la terra brucia.

… che bella l’ estate!

 

i bambini della scuola dell’infanzia e primaria di Govone

 

Lunedì,20 Aprile 2009 | Scritto da: govone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La maestra Nadia ci ha raccontato la storia di un pittore di nome Vincent Van Gogh ci ha fatto vedere alcuni suoi quadri.

Ecco la storia “riraccontata” da noi:

 

Vincent Van Gogh è nato in Olanda, quando aveva quattro anni è nato suo fratello Teo. Vincent e Teo stavano sempre insieme, oltre che fratelli erano anche amici.

A Teo piaceva molto scrivere e a Vincent piaceva disegnare, così spesso si scambiavano i compiti. Non essendoci le scuole medie nel loro paese, sono dovuti andare in collegio; a Teo piaceva molto ma a Vincent no. Una volta, tornato a casa per le vacanze, Vincent non volle rientrare in collegio, così il papà lo mandò a lavorare. Trovò lavorò in un negozio che vendeva fogli, colori, matite … ma un giorno mandò via un cliente e fu licenziato. Van Gogh si trasferì a Parigi dove il fratello Teo trovò una casa e lo invitò a stare con lui, così avrebbero potuto di nuovo stare sempre insieme. Teo andava a lavorare e Vincent dipingeva, ma nessuno comprava i suoi quadri, perché il suo modo di dipingere non piaceva. Questo lo rendeva molto triste, ma il fratello, che era il suo unico ammiratore, lo convinse a continuare, mentre lui pensava a guadagnare per mantenere tutti e due.

Nell’ultimo periodo della sua vita dipinse i suoi quadri più belli!!

 

 

Con Nadia abbiamo provato a dipingere, come faceva Van Gogh, osservando attentamente i rami con i fiori appena sbocciati e cercando di riprodurne i fiori mediante l’uso di bastoncini di plastica. Ognuno di noi, dai bimbi più piccini della scuola dell’infanzia ai ragazzi più grandi della scuola primaria, ha ritratto il suo personale “albero fiorito” con tutti i colori della primavera.

 

               

Mercoledì,8 Aprile 2009 | Scritto da: govone

                        

In primavera …

 

… i fiori sono profumati e sono molto belli.

… ci sono i fiori, gli uccellini, tutti gli animali escono dal letargo, ritornano le foglioline sui rami.

… si sentono molti profumi e si vedono molti colori, con viole, rose e tulipani. E’ bellissimo il prato pieno di questi fiori, ma il fiore più bello è il tulipano.

… il cielo è azzurro con le nuvole bianche.

… i fiorellini sono cresciuti, l’erba non è più secca, noi ci mettiamo i vestiti più leggeri, gli uccellini sono tornati e cinguettano felici.

… nascono i fiori, il sole è caldo e alle piante crescono le piccole gemme nere e un po’ viola.

 

                    

… ci sono tanti fiorellini colorati e i bambini vanno a giocare con il sole che illumina il mondo.

… non è né caldo né freddo, si sta benissimo e le farfalle diventano sempre di più..

… ci sono i fiori sugli alberi e ci sono anche i fiori per terra.

… ci sono tante farfalle di tanti colori.

… ci sono le farfalle, il sole è caldo e metti la maglietta a maniche corte e i pantaloncini corti, giochi fuori ed è bellissimo.

… cominciano ad arrivare le rondini e iniziano a spuntare molte violette e tulipani di mille colori, quanto mi piace la primavera!

… i fiori della primavera mi sembrano gocce colorate e quando giochiamo a nascondino mi diverto un sacco.

… ci sono le rondini, i fiori e si può giocare a palla.

 

… che bella la primavera!

   

 

    i bambini della scuola dell’infanzia e primaria di Govone

Lunedì,6 Aprile 2009 | Scritto da: govone

Siamo stati a passeggiare nel parco del nostro castello…

 

E’ stato bello andare sul pulmino giallo, fare la salita e il prato dei tulipani.

 

E’ stato bello camminare in mezzo ai tulipani.

 

A me sono piaciuti molto i tulipani.

 

Anche le margherite e i fiori gialli e le violette erano belli.

 

Erano belli anche gli alberi fioriti.

 

             

 

E’ stato bello fare tutta la gita. Era bello coricarsi nel prato.

 

Abbiamo rotolato nell’erba, era bello!!

 

Erano belli il “rotolo” nell’erba e tutti i tulipani.

 

Abbiamo fatto tante cose nel parco: camminato, visto i tulipani e tanti fiori.

 

Rotolare era bello perchè il prato era morbido.

 

 

 

i bambini della scuola dell’infanzia di Govone

 

 

Giovedì,29 Gennaio 2009 | Scritto da: govone

 

 

 

 

La maestra Nadia ci ha raccontato la storia di un pittore di nome Claude Monet e ci ha fatto vedere alcuni suoi quadri.

Ecco la storia “riraccontata” da noi:

Claude Monet è nato in Francia, abitava vicino al mare e fin da piccolo amava disegnare. Ogni giorno prima di andare a scuola ritraeva il mare proprio come lo vedeva: quando era blu lo disegnava blu, se pioveva lo disegnava grigio con la pioggia e se c’erano i pescatori disegnava anche quelli. Claude Monet non dipingeva come Paul Klee, ma dipingeva le cose come le vedeva in realtà.Per comprarsi i fogli, le matite e i colori ritraeva le persone che incontrava, per esempio al parco, quando loro non se ne accorgevano e solo dopo chiedeva loro se volevano acquistare il quadro. Quando diventò più grande, stufo di dipingere sempre le stesse cose, si trasferì a Parigi dove incontrò tanti altri pittori. Con i suoi amici inventò una nuova tecnica di pitturare: guardavano molto attentamente le cose e ne studiavano tutti i colori e le sfumature. In un primo momento alla gente non piacevano i suoi quadri, dove, ad esempio, la neve non era solo bianca, ma ritratta con tutte le sfumature (giallina, violetto, azzurrina).Poi Monet spiegò alla gente perchè dipingeva così e allora la gente incominciò a comprare i suoi quadri.Vendendo i suoi quadri ha comprato una bella casa con un grande giardino dove ha piantato tanti tulipani e dove ha fatto un grande e profondo lago su cui andava con la sua barca.

Con Nadia abbiamo provato a dipingere, come faceva Monet, osservando attentamente ciò che ci circonda. Intorno alla nostra scuola ci sono molti noccioleti e in questo periodo sono tutti innevati. Nadia ci ha fatto notare che la neve non è solo bianca, ma diventa giallina dove arrivano i raggi del sole, un po’ violetta dove c’è l’ombra e anche un po’ grigina. Alcuni di noi hanno dipinto in un giorno di sole e quindi hanno ritratto un cielo con tante sfumature azzurre; altri hanno dipinto in giorni di nebbia o di cielo nuvoloso e quindi hanno usato tante sfumature del bianco e del grigio.

Ognuno di noi, dai bimbi più piccini della scuola dell’infanzia ai ragazzi più grandi della scuola primaria, ha ritratto il suo personale “albero di nocciole” con tutti i colori dell’inverno.