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Mercoledì,16 Febbraio 2011 | Scritto da: govone

 

1- L’APE VA A PRENDERE IL NETTARE NEI FIORI
2-DOPO LO PORTA ALLA SUA ARNIA
3- NELL’ARNIA LE API FANNO IL MIELE MESCOLANDOLO IN BOCCA E LO METTONO NELLE CELLETTE
4- L’APICOLTORE GUARDA SE LE CELLETTE SONO TUTTE PIENE E PRENDE IL MIELE CHE POI METTE NEI BARATTOLI
5- LE MAMME COMPRANO IL MIELE E PER COLAZIONE LO DANNO, INSIEME ALLE ALTRE COSE, AI BAMBINI

 

i bambini del gruppo rosso della scuola dell’infanzia di Govone 

 

 

 

Martedì,15 Febbraio 2011 | Scritto da: govone

DOPO TANTO PARLARE DI API E MIELE, FINALMENTE PROVIAMO AD ASSAGGIARLO!!

ANDREI: SUI BARATTOLI CI SONO DISEGNATI DEI FIORI.
MATTEO: CI SONO DISEGNATE ANCHE LE ARNIE CON LE API.
SAMUELE: DENTRO I BARATTOLI CI DEVE ESSERE IL MIELE CHE FANNO LE API.

ANDREI: LE API FANNO IL MIELE CON IL PUNGIGLIONE.
SAMUELE: NO RACCOLGONO IL POLLINE SUI FIORI.
MATTEO: LO METTONO NELLE TASCHE DELLE ZAMPE.
THOMAS: LO PORTANO NELL’ARNIA E LO MISCHIANO IN BOCCA.

SAMUELE: POI LO METTONO NELLE CELLETTE.
ARIANNA: DALLE CELLETTE LO PRENDE L’APICOLTORE.
MATTEO: L’APICOLTORE POI LO METTE NEI BARATTOLI.
ANDREI: DENTRO I BARATTOLI CHE ABBIAMO QUI A SCUOLA CI SONO MIELI DIVERSI.

MATTEO: I MIELI DIVENTANO DIVERSI PERCHE’ IL POLLINE E’ SIA GIALLO, SIA ARANCIONE.
ANDREI: PERCHE’ IL POLLINE CHE PRENDONO E’ DIVERSO.
STOJANCHO: SONO DIVERSI I FIORI DOVE LE API VANNO A PRENDERE IL POLLINE.
ANDREI: PER IL MIELE DI MILLEFIORI FORSE SONO ANDATI SU MILLE FIORI.

MATTEO: QUELLO DI ACACIA E’ PIU’ CHIARO.
THOMAS: QUELLO DI TIGLIO E’ CHIARO QUASI COME QUELLO DI ACACIA.
GIULIA: PERO’ E’ PIU’ DENSO NON SCIVOLA NEL BARATTOLO.
SAMUELE: QUELLO MILLEFIORI E’ PIU’ SCURO.

GIULIA: SI IL PIU’ CHIARO E’ QUELLO DI ACACIA.
FRANCESCA: ANCHE L’ALTRO MIELE DI MILLEFIORI E’ PIU’ SCURO DI QUELLO DI ACACIA.
RAFFAELE: L’ULTIMO E’ MARRONE.
GIULIA: SI CHIAMA DI CASTAGNO PERCHE’ LO PRENDONO DALLE PIANTE DI CASTAGNO. QUELLO CHE MI E’ PIACIUTO DI PIU’ E’ QUELLO DI MILLEFIORI PERCHE’ ERA PIU’ DOLCE.

STOJANCHO: QUELLO DI MILLEFIORI SEMBRAVA COI GRANELLI DI ZUCCHERO.
FRANCESCA: ANCHE A ME E’ PIACIUTO DI PIU’ IL MILLEFIORI PERCHE’ ERA PIU’ DOLCE.
MATILDE: A ME QUELLO DI CASTAGNO.
ANDREI: A ME ACACIA E MILLEFIORI PERCHE’ PIU’ DOLCI.
MATTEO: SOLO QUELLO DI ACACIA, GLI ALTRI MI HANNO FATTO VENIRE LA NAUSEA.
GIULIA: A ME QUELLO DI CASTAGNO NON E’ PIACIUTO PERCHE’ AMARO.
SAMUELE: QUELLO PIU’ BUONO ERA QUELLO DI ACACIA.
THOMAS: A ME SONO PIACIUTI TUTTI I GUSTI ANCHE SE NON ERANO TUTTI UGUALI, IL CASTAGNO ERA PIU’ AMARO.
BETI: A ME QUELLO BIANCO.
GIULIA: QUELLO PIU’ CHIARO NON E’ BIANCO E’ GIALLO SEMBRA QUASI TRASPARENTE, MA E’ GIALLO.

i bambini della scuola dell’infanzia di Govone

Venerdì,11 Febbraio 2011 | Scritto da: govone
SAMUELE: L’APICOLTORE E’ IL PADRONE DELLE API.
STOJANCHO: FA LE CASE ALLE API.
GIULIA: LE PITTURA DI VERDE, DI GIALLO E DI BLU.

 

FRANCESCA: PERCHE’ COSI’ LE API POSSONO RICONOSCERE LA CASA DOVE VIVONO.
GIULIA: L’APICOLTORE SI METTE LA RETINA SULLA FACCIA.
GIORGIA: SI METTE TUTTO IL VESTITO DA API.
RAFFAELE: IL VESTITO BIANCO.
FILIPPO: PERCHE’ NON SI DEVE FARE PUNGERE.

 

SAMUELE: SI METTE ANCHE I GUANTI PER NON FARSI PUNGERE LE MANI.
GIULIA: ANCHE PER NON SPORCARSI LE MANI DI MIELE E POI METTE NELL’ARNIA I PANNELLI.
MATTEO: COSI’ LE API SI SPECCHIANO.
SAMUELE: NO CI FANNO LE CELLETTE DI CERA.
FRANCESCA: CHE POI USANO PER METTERE IL MIELE.
THOMAS: CI METTONO ANCHE I PICCOLI E POI LI COPRONO DI CERA.
GIULIA: NO LI COPRONO QUANDO SONO PIENI DI MIELE.

 

VIOLA: UN APICOLTORE CI HA PORTATO UNA CASETTA E CE L’HA LASCIATA DA GUARDARE.
RICCARDO: E’ VENUTO L’APICOLTORE E CI HA PORTATO LA CASA DELLE API, L’ARNIA.
ERIKA: ERA DIPINTA DI VERDE.
STOJANCHO: AVEVA DUE COPERCHI, UNO SOPRA E UNO SOTTO.

  

VIOLA: ABBIAMO VISTO LE CELLETTE.
MATTEO: LA MAESTRA HA TOLTO DA DENTRO LE CELLETTE.
GIULIA: NO E’ QUELLO DOVE LE API CI FANNO LE CELLETTE SOPRA.
SAMUELE: HA UN NOME QUELLA COSA, MA NON ME LO RICORDO PIU’.
MATTEO: LE API CI FANNO TANTE CELLETTE SOPRA.

 

MAIRA: LE API CI FANNO LE CELLETTE E POI CI METTONO LE UOVA CHE FA LA REGINA.
VIOLA: OPPURE CI METTONO IL MIELE.
ERIKA: POI LE UOVA DIVENTANO SEMPRE PIU’ GRANDI E DIVENTANO API.
RAFFAELE: NELLA PARTE SOPRA DELL’ARNIA C’E’ IL MIELE.
STOJANCHO: IN QUELLA SOTTO LA REGINA METTE LE UOVA.

RICCARDO: I TELAI DENTRO L’ARNIA SONO STRETTI.
THOMAS: DENTRO L’ARNIA SEMBRA TUTTO BUIO.
ERIKA: NELLA CASETTA C’E’ UNA PORTA PICCOLA DOVE LE API POSSONO ENTRARE E USCIRE.
GIORGIA: L’APICOLTORE QUALCHE VOLTA TOGLIE I TELAI CON LE CELLETTE PER TOGLIERE IL MIELE.

i bambini della scuola dell’infanzia di Govone

Giovedì,10 Febbraio 2011 | Scritto da: govone

 

 

LA CASA DELLE API SI CHIAMA ARNIA.

LE CASETTE SONO SISTEMATE NEL PRATO SE NO LE API NON RIUSCIREBBERO A PRENDERE IL POLLINE DAI FIORI.

DENTRO LE CASETTE CI SONO LE CELLETTE DOVE LE API METTONO IL MIELE E DOVE NASCONO LE API.

DENTRO LE CASETTE LE API MESCOLANO IL POLLINE IN BOCCA, SE LO PASSANO E DIVENTA MIELE.

 

i bambini della scuola dell’infanzia di Govone

Mercoledì,9 Febbraio 2011 | Scritto da: govone

ABBIAMO SCOPERTO CHE:

LE API HANNO

1 PUNGIGLIONE

2 ANTENNE

4 ALI

5 OCCHI

6 ZAMPE

 

 

i bambini del gruppo rosso della scuola dell’infanzia di Govone

Martedì,8 Febbraio 2011 | Scritto da: govone
ABBIAMO SCOPERTO CHE :
ALI: VENGONO USATE DALLE API NON SOLO PER VOLARE, MA ANCHE PER VENTILARE (COME VENTILATORI) PER RINFRESCARE L’ALVEARE D’ESTATE QUANDO FA MOLTO CALDO.
OCCHI: LE API NE POSSIEDONO 2 GRANDI E 3 PICCOLI SOPRA. LE API NON VEDONO I COLORI COME NOI: RICONOSCONO IL GIALLO, IL VERDE E L’AZZURRO, MA NON VEDONO IL ROSSO. PERO’ VEDONO COLORI CHE NOI NON PERCEPIAMO (ES. L’ULTRAVIOLETTO).
ANTENNE: SONO IMPORTANTISSIME PER LE API. LE USANO PER SENTIRE ODORI, SAPORI E TEMPERATURA. CON LE ALI TOCCANO LE COSE E NE RICONOSCONO LA FORMA.
BOCCA: HA DUE MANDIBOLE CHE USA PER LAVORARE LA CERA E RACCOGLIERE IL POLLINE. NELLA SUA BOCCA E’ PRESENTE UNA LIGULA O PROBOSCIDE CHE USA PER ASPIRARE IL NETTARE E L’ACQUA.

ZAMPE: SONO 6 E OGNUNA HA LA SUA FUNZIONE. QUELLE DAVANTI VENGONO USATE DALLE API PER PULIRSI LE ANTENNE. QUELLE CENTRALI VENGONO USATE PER TOGLIERE IL POLLINE DALLE CESTELLE DELLE ZAMPE POSTERIORI E DEPORLO NELLE CELLETTE DELL’ALVEARE. LE ZAMPE POSTERIORI SONO DOTATE DI CESTELLE DOVE LE API RIPONGONO IL POLLINE RACCOLTO SUI FIORI PER TRASPORTARLO ALL’ALVEARE.

PUNGIGLIONE: SERVE ALLE API PER DIFENDERE LA LORO FAMIGLIA O LORO STESSE. QUANDO PUNGONO MUOIONO QUINDI LO USANO SOLO SE ASSOLUTAMENTE NECESSARIO.

i bambini della scuola dell’infanzia di Govone

Lunedì,7 Febbraio 2011 | Scritto da: govone
FRANCESCA: LE API FANNO IL MIELE.
GIULIA: FANNO IL MIELE SUI FIORI E POI I BAMBINI LO POSSONO MANGIARE.
ANDREI: PRENDONO I FIORI E POI FANNO IL MIELE.

 

RICCARDO: PRIMA FANNO IL MIELE NEI FIORI E POI VANNO A CASA E LO FANNO ANCHE A CASA.
SAMUELE: PRENDONO IL POLLINE E POI NELL’ALVEARE FANNO IL MIELE. 
MATTEO: LE API SONO GIALLE E NERE.

 

THOMAS: LE API MI HANNO PUNTO.
STOJANCHO: IO HO RACCOLTO DEI FIORI E POI LI HO DATI ALLE API E LORO MI HANNO DATO IL MIELE.
ALBERTO: DA CASA MIA C’E’ UNA DISCESA E CI SONO LE CASETTE GRIGIE DI LEGNO.

RICCARDO: L’APE E’ PICCOLA.
SOFIA: LE API FANNO BZZZ BZZZ.
FILIPPO: LE API VOLANO CON LE ALI.
 

ARIANNA: IO HO VISTO LE API VICINO ALLA PISCINA.

MATTEO: DI SERA I PADRONI CON LA RETE LI VENGONO A PRENDERE.

 

GIORGIA: LE API SI VEDONO D’ESTATE.
FRANCESCA: ANCHE IN PRIMAVERA PERCHE’ FA CALDO.
SAMUELE: PERCHE’ CI SONO I FIORI.
GIULIA: IN INVERNO C’E’ LA NEVE LE API SI GHIACCIANO E HANNO FREDDO.

 

THOMAS: C’E’ UN PADRONE DELLE API.
GIULIA: SI CHIAMA APICOLTORE, PRENDE IL MIELE E LO PORTA NEI NEGOZI.
MATTEO: LA MAMMA VA NEL NEGOZIO E LO COMPRA.

RICCARDO: HO VISTO LE API NELLA PUBBLICITA’ DEL MIELE.
MATTEO: IN TELEVISIONE HO VISTO LE CASETTE DI LEGNO DELLE API.
FRANCESCA: SI CHIAMA ALVEARE.
SAMUELE: GLIELE COSTRUISCE L’APICOLTORE.

Da conversazione di gruppo dei bambini della scuola dell’infanzia di Govone

Martedì,30 Novembre 2010 | Scritto da: govone

La nostra amica ape Jolanda, durante il suo girovagare per la campagna ha incontrato un personaggio che svolge un lavoro molto utile, per lei, ma soprattutto per noi: IL CONTADINO!

Loro sono diventati molto amici e così ha voluto farlo conoscere anche a noi!

Dal contadino abbiamo imparato a seminare e abbiamo provato questa esperienza a scuola!

Prima abbiamo messo la terra nei contenitori mescolandola con la sabbia. Dopo abbiamo messo i semini nella terra e infine li abbiamo bagnati con l’acqua.  

     

Abbiamo provato a seminare i fagioli, le zucche e il grano.

Per verificare le nostre ipotesi su cosa sarebbe servito ai nostri semini per crescere, abbiamo provato a metterne alcuni nella terra ma al buio, alcuni li abbiamo lasciati senza terra, altri li abbiamo lasciati senza acqua e qualcuno fuori al freddo senza il calore. Regolarmente abbiamo registrato la loro crescita su un grande cartellone.

Abbiamo anche fatto un gioco bellissimo: ci siamo trasformati in semini e ci siamo coricati anche noi vicini ai nostri amici, in silenzio, al buio sotto un telo, facendo finta di essere come i semini che dormivano al calduccio nella terra!

i bambini della scuola dell’infanzia di Govone

Sabato,30 Maggio 2009 | Scritto da: govone

Dopo aver ”studiato” quattro pittori diversi (Klee, Monet, Van Gogh e Seurat) e aver provato a riprodurre, utilizzando le loro diverse tecniche, l’ albero nelle quattro stagioni, tutti gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria in collaborazione con gli alunni della prima della scuola secondaria si sono cimentati nella realizzazione di otto splendidi murales che abbelliranno la nostra scuola!!

Ecco gli alunni della classe prima della scuola primaria autori dell’albero dell’autunno (come Paul Klee)!

Gli alunni della classe seconda si sono cimentati nella realizzazione dell’albero dell’inverno (come Claude Monet)!

  

Gli alunni della terza hanno realizzato l’albero della primavera (come Vincent Van Gogh)!

Ed ecco l’albero dell’estate stupendamente dipinto con la tecnica del puntinismo (come George Seurat) dai ragazzi della quarta e quinta !

  

Durante il percorso, intrapreso con la maestra Nadia, attraverso le quattro stagioni, tutti gli alunni hanno scoperto che il loro amico albero, ormai chiamato affettuosamente Pepito, in ogni stagione ricambia il suo vestito. E proprio Pepito con i suoi quattro vestiti dell’autunno, dell’inverno, della primavera e dell’estate è diventato il protagonista degli altri murales.

I bambini del gruppo rosso (5 anni) della scuola dell’infanzia hanno realizzato sotto la supervisione di Nadia PEPITO vestito dei colori dell’autunno.

 

I ragazzi della classe prima della scuola secondaria di primo grado ci hanno regalato un bellissimo PEPITO vestito coi colori dell’inverno.

   

 I bambini del gruppo giallo (3 anni) della scuola dell’infanzia hanno rivestito PEPITO coi colori della primavera.

 

I bambini del gruppo blu (4 anni) hanno, infine, colorato PEPITO con i colori dell’estate.

 

A questo punto non abbiamo più dubbi, appena saranno appesi all’esterno, la nostra scuola diventerà bellissima!!!