Noi alunni della classe terza di Magliano Alfieri abbiamo svolto una piccola ricerca sull’allevamento dei bachi da seta sul nostro territorio e abbiamo scoperto molte cose interessanti. Dalle testimonianze di alcuni anziani abbiamo saputo che ad Alba, in piazza San Giovanni, un tempo si svolgeva il mercato dei bachi e delle foglie di gelso. Abbiamo trovato conferma di questa notizia anche nel libro della scrittrice Franca Benedusi, di cui riportiamo alcuni brani significativi:
“ … proprio in centro, vicino alla piazza grande, quella del Duomo, ce n’è una un po’ più piccola, ma bellissima. È una piazza che parla di bachi. Lì trovi tutto: vendono le uova, le larve appena schiuse, le foglie per coloro che non hanno gelsi e poi, a bozzoli fatti, c’è pure chi li compra…
Chi alleva i bachi, a Alba, è fortunato. In piazza San Giovanni trova tutto. Può comprare le uova e poi con esse entrare in chiesa e pregare. Inginocchiarsi davanti al dipinto che raffigura il protettore di chi alleva i bachi [San Giobbe] e poi, dopo un po’, uscire fiducioso. Può tornare a casa e iniziare il lavoro con in cuore la certezza di essere protetto…”
“Lo sapete cosa narrano ad Alba? Dicono che dalle piaghe delle mani del Santo un giorno uscirono dei vermi che subito divennero bachi. Per questo motivo nel dipinto sono raffigurati i bozzoli. San Giobbe ha dato, attraverso le sue ferite, l’opportunità di un lavoro.
Ha usato le sue mani per far nascere le crisalidi: quei piccoli vermi brutti da vedere ma laboriosi e pronti a trasformare le foglie dei gelsi in lunghi fili di seta. Il dipinto di San Giobbe è nella chiesa di San Giovanni e non potrebbe essere in un altro luogo. Nella piazza antistante c’è il Mercat dij cochet e d’la feuia: il mercato per gli allevatori dei bachi e per tutti quelli che si interessano di bozzoli….”
“ il 25 aprile, giorno di San Marco, ad Alba e precisamente in piazza San Giovanni, c’è un’infinità di gente. In particolare sono donne e si recano lì per andare in chiesa. Ognuna di loro porta con sé un piccolo involucro, ma nessuno lo vede perché tutte lo nascondono. Lo tengono in seno e fingon di nulla. Entrano in chiesa e pregano…. La funzione è lunga e dura più di un’ora. Il prete… cita pure i bachi. La funzione d’altronde si svolge apposta per loro. San Marco ne è il protettore ed è giusto che ricevano la benedizione…”
(tratto dal libro di Franca Benedusi - “La guerra di Egle”)
Dipinto che raffigura San Giobbe, protettore dei “Filanti da seta”, realizzato nel 1823 dal pittore Giuseppe Chiantore, Chiesa di San Giovanni, Alba.
Ai piedi del Santo si possono scorgere un fuso e alcuni ramoscelli pieni di bozzoli dorati.