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ATTIVITA’ PER BAMBINI, PER IL 25 APRILE:
FAR VISIONARE IL VIDEO, REALIZZATO L’ANNO SCORSO IN OCCASIONE DELLA CELEBRAZIONE more…
Il Comune di Cisterna d’Asti ha presentato la mostra “Non dimenticar le tue parole” nel municipio
LA VITA NEL PERIODO FASCISTA
“NON DIMENTICAR LE MIE PAROLE” UNA MOSTRA DELL’ORGANIZZAZIONE FRANCO CASETTA A CISTERNA D’ASTI
Il 9 marzo 2013 è stata inaugurata la mostra “Non dimenticar le mie parole” dell’Associazione Franco Casetta.
Questo lavoro – che è formato da diversi pannelli – è stato realizzato per far ricordare alla gente i punti di vista delle persone che hanno vissuto questo periodo.
Tutte le informazioni sono state raccolte dall’archivio di Paolo Pasquero.
Questo signore è nato il 7 agosto 1925 e, nel 1945 è diventato partigiano nella 23° Brigata Canale.
Per noi questa mostra è stata molto significativa perché ci sono molti materiali che riguardano la vita del periodo fascista e anche quella della 23° Brigata Canale.
I bambini delle Scuole dell’Infanzia e Primaria Statali di Cisterna d’Asti sono andati a visitarla ed è piaciuta loro molto.
Consigliamo per questo tutti i lettori di approfittare per visitarla nei prossimi giorni.
Letizia Cielo, Bogdan Ciocan, Madalina Ciocan, Fabio Damasio, Kristina Dunjic, Martina Guido, Vittoria Marengo, Michela Massocco, Raffaele Massocco, David Pavlov, Eleonora Ricossa, Cosmin Sandu
cl. 5^ Scuola Primaria di Cisterna d’Asti
SCARICA I VIDEO DELLA GIORNATA:
BELLA CIAO: http://blip.tv/file/4848561
FRATELLI D’ITALIA: http://blip.tv/file/4846512
STORIA PARTIGIANA DELLA VI DIVISIONE ALPIANA “ASTI-MAGGIOR HOPE”
Renzo Amedeo
CRONACA DEL 6 MARZO: LO SCONTRO DI CISTERNA SECONDO LE TESTIMONIANZE DEI PROTAGONISTI
Il 6 Marzo 1945 , alle ore del mattino la 21 brigata S. Damiano è a “ Lemonte “ con settanta uomini disposti in cinque gruppi a distanza di centocinquanta metri l’ uno dall’ altro per controllare Val Botassa e S. Matteo.
La 22° brigata Alba è a Bric Fre (Ferrere) e a Ronchesio.
La 23° brigata Canale è a Madonna delle Grazie di S. Stefano.
Alle ore 7 Dino Tartaglino è in piazza della parrocchia quando sente arrivare un ‘ autoblindo nemica e lui le spara contro bloccando la sua avanzata.
Si stupisce che le sentinelle non l’ abbiano avvisato.
Alle ore 9 la 21° brigata e tutta impegnata verso Ronchesio mentre a Cisterna viene catturato Domenico Bergamasco dalla brigata Renzo Cattaneo.
Verso le ore 12 arrivano verso Verzeglio due fascisti che fortunatamente erano ubriachi altrimenti avrebbero fatto una strage .
Uno dei due soldati è stato ucciso.
Nel frattempo Dino torna a Belriguardo dove viene a conoscenza di violenze e feriti nelle prime case di Verzelio.
Alla sera vengono a sapere che Rino Rossino mentre stava portando un messaggio alla brigata di Gino Cattaneo, in Val Botassa venne catturato dai Fascisti e fucilato in piazza alle ore sedici.
I Tedeschi stavano arrivando a Cisterna dalla strada di Val d ‘ Orta armati di mitraglia e tante altre armi pesanti.
I partigiani si buttano sulla strada che i Tedeschi stanno percorrendo gridando “ Savoia “ e si scontrano lanciando più di cento bombe a mano.
Luigi Remondino sale nella cabina di un camion dove il maggiore Maestroni si stava strappando i gradi per paura.
Maestroni viene ucciso e le 20.000 lire trovate nel suo portafoglio vengono distribuite alla popolazione di Valmellana a cui avevano bruciato le case.
Dino Tartaglino nella battaglia viene ferito e i partigiani hanno un grosso bottino di guerra.
I Tedeschi chiedono a Don Rossanino di andare dai partigiani a chiedere una tregua. I partigiani accettano pur sapendo che i fascisti si sarebbero rinforzati.
I FATTI DEL 7 MARZO A CISTERNA: INCENDI E FURTI DEI FASCISTI IN VALMELLANA E VARZEGLIO
Alla sera del sei Marzo i fascisti si ritrovano in castello e il mattino dopo saccheggiano e rubano tutto ciò che trovano.
Bruciano alcune case a Cisterna per poi brucarne altre a Valmellana e a Verzeglio.
Verso le ore 14 arrivano i rinforzi e riprende la battaglia .
Per tutto il giorno si combatte pesantemente.
Bruciano in tutto 20 case a Valmellana più la chiesa e 5 case a Roncheisio.
I partigiani si spostano e nascondono le armi.
La popolazione li aiuta non rivelando i nascondigli.
Per tutta la notte le postazioni partigiane sono allertate per scongiurare gli attacchi del nemico.
8 Marzo: l’epilogo vittorioso di Santo Stefano Roero
I fascisti non possono portare a termine il piano perché hanno tanti morti e feriti. Decidono quindi di tornare a Torino passando da S. Stefano Roero.
Al mattino dell’8, sulla piazza di Cisterna, i fascisti obbligano le donne a ripulire i morti per poi ripartire per Torino.
Si dirigono verso S. Stefano Roero e verso le 16 in località Madonna Delle Grazie vengono attaccati dai partigiani che bloccano l’autoblindo con le bombe a mano e il carro armato va fuori strada.
I partigiani mettono fuori uso il mitragliatore nemico che però uccide un partigiano.
La testimonianza di questa battaglia è visibile nei tronchi degli alberi di quella zona.
Alla fine della battaglia i partigiani hanno un gran bottino d’ armi con dei prigionieri.
Fra i morti trovano il partigiano Domenico Bergamasco, catturato a Cisterna il 6 Marzo dai fascisti.
I fascisti accompagnati da Don Viglino, parroco di S. Stefano Roero, chiedono una tregua e promettono di non danneggiare più case e popolo.
Solo andando via bruciano un casolare disabitato.
Lavoro di gruppo svolto dai bambini delle classi IV e V della scuola primaria di Cisterna d’Asti
Ilaria, Letizia, Diego, Vittorio, Simone, Moreno, Andrea, Luca, Enrico, Sara, Chiara, Ester, Agnese, Alessia