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Video realizzato dalla scuola dell’infanzia di Cisterna d’Asti sul tema delle “storie” della tradizione orale.
Fiabe narrate dai nonni e raccolte da Maria Luisa Rivetti nella pubblicazione “Fiabe Piemontesi”
Sabato 15 marzo 2014 si è tenuta a Guarene la premiazione del primo concorso “Riscoprire cultura e tradizioni del passato del nostro territorio” organizzato dai Comuni di Guarene e Castagnito in memoria delle maestre Nadia e M.Grazia. Molte le scuole partecipanti che hanno realizzato lavori veramente belli sulla tematica del territorio e delle tradizioni. Anche noi abbiamo partecipato con due cartelloni: il primo inerente la recita di Natale sul nostro paese ed il Cantè Magg ed il secondo inerente il racconto di una nonna. Qui di seguito alcune foto dell’evento.
NOI BAMBINI DELLA CLASSE PRIMA INSIEME AI NOSTRI COMPAGNI DI SECONDA E TERZA ABBIAMO PARTECIPATO AL CONCORSO: “TRADIZIONI DEL PASSATO”.
SU UN CARTELLONE E’ STATA DISEGNATA LA SAGOMA DEL CORPO DI UN NOSTRO COMPAGNO. CON I COLORI A TEMPERA L’ABBIAMO PITTURATA E ABBIAMO SCRITTO IN ITALIANO E IN PIEMONTESE I NOMI DELLE VARIE PARTI DEL NOSTRO CORPO.
ECCOLE:
BOCCA BOCA
OMBELICO BOTON DA PANSA
GAMBA GAMBA
PIEDE PE’
CAPELLI CAVEJ
NASO NAS
BRACCIO BRASS
MANO MAN
CLASSE 1^ SCUOLA PRIMARIA DI GOVONE
FINALMENTE SIAMO PRONTI, ANCHE NOI SIAMO …
“MAGNIN”
CON I COMPAGNI DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA SIAMO ANDATI A BUSSARE DI AULA IN AULA CANTANDO: ” e nui suma di muntisei …
E PER FINIRE NON POTEVAMO CHE MANGIARCI INSIEME LE CARAMELLE CHE CI HANNO REGALATO E CONCLUDERE CON UNA SUPER CORIANDOLATA!
SE ANCHE NOI, A CARNEVALE, CI VOGLIAMO VESTIRE DA “MAGNIN” DOBBIAMO OSSERVARE I LORO COSTUMI E PROVARE A IMMAGINARE QUELLO CHE PIU’ CI PIACE!
ECCONE ALCUNI TRA I PIU’ FANTASIOSI:
OGGI I NONNI DI STEFANO SONO VENUTI NELLA NOSTRA SCUOLA A RACCONTARCI UNA TRADIZIONE DEL CARNEVALE: I MAGNIN (CALDERAI O AGGIUSTATORI DI PENTOLE)
OGNI ANNO, IL GIOVEDI’ GRASSO, I RAGAZZI SI VESTIVANO INDOSSANDO VECCHI ABITI SMESSI DAI NONNI E ANNERIVANO LE MANI E IL VISO CON FULIGGINE.
POI PASSAVANO DI BORGATA IN BORGATA CANTANDO LA TIPICA CANZONE DEI “MAGNIN” ACCOMPAGNANDOSI CON DEI TAMBURI SPECIALI CHE OGNUNO AVEVA PROVVEDUTO A COSTRUIRSI.
E nui suma di muntisèi e me pare a l’è il pi vèi
Paiùl è rut madamiséla ramìmhe e brùns da féla cumudé …
QUESTO STRUMENTO CONSISTEVA IN UNA LATTA A CUI ERANO STATI PRATICATI DUE FORI LATERALI PERSI INSERIRE UN LACCIO E LEGARLA AL COLLO, LA LATTA VENIVA POI PERCOSSSA CON DEI BASTONI PER SUONARLA COME UN TAMBURO.
QUASI TUTTE LE FAMIGLIE OFFRIVANO DOLCI E CARAMELLE CHE I BAMBINI DIVIDEVANO ALLA FINE DELLA GIORNATA.